Buon Natale ... Ellery ! (Merry X-Mas Ellery ! )

 

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Buon Natale ... Ellery

Collana : I mistery di Puka Beach (3° episodio )

Un racconto giallo per ragazzi , di Ellery Sinclair

 

Ellery Sinclair Copyright 2018

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Personaggi :

Neil Girato                         :      Proprietario del 5 Stars

Paul Tody                           :     Tenente  di polizia

Ellery Sinclair                    :       Impiegato e entertainer

Candy Worldy                   :      Moglie di Ellery

Dino Cardoni                     :      Proprietario del Bazar Santa Ana

Max , Paula e Celestine  :       Staff del Pacific Fishes

J.Luke  Sanders                 :       Proprietario del The Surfers

Marty e Dany                    :       Bariste del The Surfers

Ted Valley                          :      Proprietario di Puka Shell Radio

Alex , J.Jade  ,  Barbra      :       Figli di Ellery e Candy

Daniel , Georgia , Elena   :       Gestori del Green Pine

Bob Williams         :  Proprietario discoteca Disco Studio

Dick Walker           :  Socio minoranza discoteca

Don Quintana       :   Uomo di affari

Deana Row            :   Direttrice  Disco Studio

Sam Potter           :   Magazziniere Disco Studio

Luke Vegas            :   Disk Jokey  Disco Studio

Lucy Few              :    Barista Disco Studio

Beverly Doll         :   Guardarobiera  Disco Studio

Nick Bolletti         :   Garzone ristorante

Vinnie Carapezza :  Sommelier Disco Studio

Canelli                    :  Agente polizia

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Prefazione.

Capitolo terzo della collana I Mistery di Puka Beach. Spero Vi possa piacere anche questo piccolo racconto che come sempre è stato scritto di getto e senza troppe pretese. Lo pubblicherò on line assieme ai due precedenti e così potrete leggerlo. Lo dico e lo ripeto: io scrivo solo per passione e per il puro e disinteressato piacere di farlo. So di essere l’ultimo arrivato e nonostante abbia già scritto una quindicina di racconti gialli, ho sempre da imparare e tanto. E’ la passione che mi spinge a scrivere questi brevi racconti gialli, ispirati alle collane anni 70 dei Gialli Mondadori come I tre Investigatori, Gli Hardy Boys e Nancy Drew. Mi danno una notevole fonte di ispirazione le canzoni dei Beach Boys, di David Cassidy che mi fanno respirare la brezza californiana, che di persona non ho mai potuto respirare. Mi documento quando scrivo un libro: faccio le cose sul serio (o quasi). Come ho scritto la volta precedente, mi piace poter credere che i personaggi di Puka Beach esistano davvero e voi consideriate il tenente Tody come un ottimo agente del Vostro quartiere; Ellery e Candy i vostri vicini; il Surfers come la Vostra pizzeria preferita e via dicendo. E mi piace sperare che quest’armoniosa atmosfera: Could it be forever . Io in fondo sono una persona semplice. Quando sono da qualche parte, mi piace divertirmi. A tratti sono eccentrico, stravagante, un po’ kitsch e assolutamente vintage. Cerco di predicare bene e razzolare bene, ma cosa importante cerco di vivere quello che predico. Credo nella semplicità e credo nel revival . Ed io nella vita reale sono così. La gente dice … le persone mi giudicano: ma in fondo, la gente cosa ne sa di me? Chi mi conosce: sa come sono.

This book is for Luca and all people who inspired me ( friends , relatives, Roger, Dean ) . Rock and roll !

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Ci troviamo a Puka Beach: anno 2017, per essere esatti. Per essere ancora più esatti, eravamo nella settimana che precedeva il Santo Natale.   Il Disco Studio era uno dei locali più in voga della California. Pensavate che un paese piccolo come il nostro, non avesse neanche una discoteca? Beh, avete ragione … ma solo in parte. Il locale rimaneva a metà strada con Zuma ed esattamente a Rocky Beach, sì … proprio il paese di Jupiter Jones (NB dei Tre Investigatori) La discomusic non era più all’apice della sua popolarità, ma il locale in passato si contendeva con il mitico Avalon Disco di Los Angeles, la palma del luogo più alla moda della zona.  La discoteca apparteneva a Bob Williams. Un passato ricco di gestioni e proprietà di locali che faceva invidia: era quasi un trentennio che Bob si muoveva in quel settore e tutti i suoi investimenti avevano sempre avuto un grande successo. Il classico faccendiere con le mani in pasta … ovunque. Era sulla settantina, scapolo, capello corto con un’ampia stempiatura. Statura media. Catena d’oro con crocefisso; elegante e colto. Col passare degli anni aveva diminuito gli acquisti e la sua presenza fisica sul mercato. Per il Disco Studio si era affiancato a un socio: Dick Walker. Quasi la stessa età di Bob. Baffi bianchi a spiovere sulle guance, stivaletti di cuoio. Origini texane. Piccoletto di statura. Erano circa cinque anni che Dick era arrivato come socio al 35% del locale: locale che era attivo dal 1973. Partito come piccolo club si era a mano a mano allargato, conquistando tantissime simpatie sia tra la gente comune che tra i vip. Ampio, spazioso con una bella pista quadrata proprio in mezzo…circondata e sovrastata da tante luci e glitter ball ... piene di colori. Si era evoluto con gli anni, cambiando genere e tendenze, per poi tornare come prodotto principale al revival dance decade degli anni settanta … primissimi ottanta. Nei duemila il vintage era tornato prepotentemente di moda e il locale, ancora una volta aveva cambiato direzione, adeguandosi alle tendenze. Per riuscire a sopravvivere era necessaria questa politica, che al momento aveva sempre pagato. Gli incassi non erano più come un quarantennio prima , ma il Disco Club era sempre ottimamente considerato nelle varie guide ed il pubblico lo affollava sempre in maniera soddisfacente. Il locale , una volta , non riusciva a soddisfare il sempre grandissimo numero di richieste per entrare . Ove possibile era fatta una selezione per garantire all’interno sempre gente che non fosse fonte di potenziale caos. Lo stesso era fatto anche dal rivale storico … l’Avalon Disco. Il Natale a Puka Beach era sempre stato un’operazione imponente e colorata, in fatto di sforzi organizzativi e decorazioni ed anche quest’anno … era così. Per le strade si respirava un’aria molto ma molto natalizia e i negozi erano tutti addobbati a tema, come del resto la piazza principale (fontana compresa) e le strade. Don Quintana era un italo americano dalle folte sopracciglia, un grosso naso, braccialetto di cuoio al polso e una stazza discretamente imponente ... specie nella pancia. Era l’unico proprietario dell’Avalon Disco e aveva manifestato a più riprese l’interesse per il Disco Studio. Voleva acquistarlo per fare un polo unico dedicato al ballo da discoteca. Sinceramente non ne aveva bisogno: il suo locale incassava molto bene, almeno quanto il diretto concorrente, se non di più. Al momento le sue offerte erano state rifiutate, specialmente da Bob. Si parlava di cifre con parecchi zeri, ma al momento nessuna trattativa veramente concreta era mai stata avviata. La gestione di un così impegnativo locale abbisognava di un ottimo personale. La direttrice era Deana Row: una quarantenne che aveva dimostrato a più riprese di avere delle qualità imprenditoriali non indifferenti. Intuitiva e molto precisa nel suo lavoro. Teneva i rapporti con i fornitori, si occupava di interloquire con la stampa e cercava di mantenere un certo decoro all’interno del locale. Alta … snella, capelli mori e lisci, occhiali con montatura in metallo.  La discoteca viveva di gran luce specialmente nel weekend. Il vecchio detto “Thanks God ... it’s Friday” era puntualmente messo in pratica dagli avventori che affollavano il locale a frotte, anche in questo periodo pre-natalizio. Sam Potter, il magazziniere, aveva un gran da fare in quei giorni, come anche in quelli precedenti, per sistemare, spostare, ottimizzare, preparare a dovere tutto il locale (specialmente per gli ultimi addobbi). Era un ragazzo di una trentina d’anni, robusto e muscoloso. Aveva una folta capigliatura bionda e riccia e questo lo rendeva molto simpatico … e visibile anche da lontano.  Lavorava nel locale da una decina di anni. Si era dimostrato sempre gentile e cortese, nonché gran lavoratore. Ellery aveva appena archiviato la pratica Jake Balsam, l’investigatore del 5 Stars che era stato quasi assassinato perché stava scoprendo un brutto giro di soldi.  Aveva lavorato ancora una volta, a gomito a gomito col Tenente Tody e per lui era stata una bella dose di adrenalina pura.  Il ruscello della vita era tornato adesso a scorrere tranquillamente … senza dislivelli o salti improvvisi. Ma questo valeva anche per tutto il paese. Il buon Dino Cardoni dopo un paio di mesi di vendite minime, stava riacquistando quota con le imminenti feste natalizie: il suo bazar era stato addobbato benissimo. Con l’aiuto di Dany e Marty (le due ragazze del Surfers) il negozio era diventato un bel bijoux. Il Pacific Fishes aveva invece scelto una strada più soft, in linea col carattere sobrio del locale: ma anche da loro l’atmosfera natalizia era palpabile. Di ben altro tenore decorativo era il Surfers dove si era scelto di coniugare il Natale alla passione della zona … il surf. C’erano surfisti vestiti da Babbo Natale e creste di onde … innevate. La glitter ball per l’occasione era stata dipinta di rosso.  Il 5 Stars era uno sfavillio di luci : la mania di grandezza di Girato era risaputa e lui non faceva niente per nasconderla. L’Hotel aveva avuto un novembre molto fiacco, ma adesso era pieno in ogni stanza. La temperatura media di dicembre era sui 20°, con delle minime vicino ai dieci. Ciò rendeva sicuramente gradevole il soggiorno. Poi c’era la possibilità di visitare tante cose interessanti, magari facendo un po’ di strada. Dalle metropoli come Los Angeles a qualche bel parco natura interessante ( come il mitico Yellowstone )  . Ma, per chi voleva rimanere in paese , c’era tutto quello che poteva servire per passare qualche giorno in totale relax e vivere in  maniera coinvolgente, l’imminente Natale. Dove lavorava Candy, le origini italiane dei proprietari rendevano la cosa ancora più sentita: Da Mario era un cuore pulsante che scandiva i battiti all’insegna delle decorazioni e del buon umore. Il pranzo di Natale era un tripudio di cibo italiano e aveva già quasi tutto pieno in fatto di prenotazioni. Il che voleva dire che anche il giorno di Natale, Candy (la bella moglie di Ellery) avrebbe dovuto lavorare. Al Disco Club, dopo il weekend molto impegnativo, il resto della settimana trascorreva abbastanza serena. Nelle sere dove non andava in scena la discoteca, apriva solo come pub e quindi il lavoro era sicuramente meno impegnativo anche per Lucy Few la barista titolare del locale. Vi lavorava da circa tre anni: svelta, preparata e capace. Non molto alta, mora con due occhi bellissimi. Alternava il capello sia liscio sia raccolto dietro. Era molto attenta che non mancasse mai niente da servire ai clienti e questo, unita anche a una gran varietà di scelta, aveva reso il posto molto frequentato da un pubblico molto eterogeneo. Il locale era come un piccolo paese, sempre attivo e laborioso. C’è chi lavorava dietro le quinte e chi alla luce della ribalta. Beverly Doll era un mix tra le due cose: era la guardarobiera del locale (con altre due ragazze). Aveva un bel gran da fare a sistemare tutto quello che gli era consegnato, ma era comunque visibile al pubblico che entrava e la poteva ammirare. Era una bella ragazza sicuramente: capello corto, castano, altezza media, collane coloratissime al collo, simpatica e comunicativa. Era nel locale da appena un paio di stagioni. Circa venticinque anni. Il suo compito era di tenere sempre in ordine le stanze del guardaroba e cercare di ottimizzarne gli spazi, per arginare gli improvvisi afflussi di persone. Non era un compito facile e Beverly ci metteva sempre grande dedizione. Qualsiasi compito nel locale era impegnativo e tutti dovevano organizzarsi affinché il proprio ingranaggio continuasse a girare in maniera efficace, e s’incastrasse alla perfezione con tutti gli altri. Le visite saltuarie di Don Quintana erano quasi all’ordine del giorno. Ogni volta veniva con una proposta per acquistare il locale, e ogni volta Bob Williams la respingeva. Erano proposte che avrebbero sicuramente permesso ai due proprietari di vivere e bene sino alla morte … di rendita. Un dettaglio che poteva invogliare … chiunque … ad accettare. Ma Bob Williams … tirava dritto per la sua strada. Cari amici: ci sono persone che amano quello che fanno e quello che hanno, e non smetterebbero mai di farlo e non venderebbero mai quello che hanno. E’ una semplice questione di cuore e non di portafoglio.  Era un martedì e i ritmi seppur sempre attivi erano molto più blandi rispetto al weekend, nonostante il periodo pre-natalizio. Era tarda mattinata … primo meriggio e il locale era chiuso. In console vi era il Dj del locale, Luke Vegas. Era lì da una vita e Bob Williams lo aveva strappato proprio all’Avalon Disco. A Luke era piaciuta la sfida di poter far crescere con la propria impronta, il locale di Bob. Non percepiva uno stipendio più alto: per questo giovanotto castano, un metro e ottanta di altezza e occhiali in celluloide, era prevalsa la passione e la voglia di costruire un qualcosa di nuovo e impegnativo. Praticamente una sfida nella quale buttarsi e cercare di avere anche soddisfazioni a livello personale. Quintana a dire il vero, non la aveva presa bene a suo tempo, ma si sa che proprio il tempo … a volte … rimargina le ferite e i rancori. Nel mondo degli affari è così: spesso chi lavora da una parte è preso da un’altra attività e così via.  In fondo varcare il Disco Studio, era come entrare in un’immagine a fumetti degli anni settanta, quando non c’era di tutto e di più, come in questi anni, ma forse ci si divertiva lo stesso ed anche maggiormente.  Si respirava aria di skateboard, frisbee, pattini a rotelle, glitter, telefilm di Kojak, Fantasy Island, Love Boat, il color giallo senape o verde smeraldo . Vegas stava provando dei nuovi dischi che erano appena arrivati (lavorava prevalentemente col vinile): il locale era all’avanguardia per ciò che riguarda la discomusic e il funky e Luke cercava sempre di tenere il passo verso le eventuali ristampe o novità. Faceva anche qualcosa di moderno e le mode erano spesso effimere. Quindi bisognava spesso anche guardare avanti e prevedere quello che avrebbe potuto andare bene ... tra due o tre mesi, oltre a consolidare l’attuale momento. Bisognava applicarsi con una certa costanza per essere sempre … pronti. C’era anche Beverly Doll , la guardarobiera. Stava sistemando un po’ la sua area, finendo con gli ultimi addobbi natalizi e cercava di mettere in qualche sacchetto trasparente qualche capo che la gente si era scordata di ritirare. Era un classico. Complice magari qualche bicchierino di troppo o una semplice dimenticanza, specie nelle stagioni di mezzo, spesso la gente se ne andava dal locale senza ritirare il capo di abbigliamento col quale era venuto. Era presente anche Lucy Few, intenta a sistemare gli ultimi arrivi e a mettere in magazzino l’eccedenza. Deana Row, la direttrice, era nel suo ufficio. Sam Potter la aveva avvertita che doveva eseguire un lungo lavoro di spostamenti e ricollocamenti in cantina e sarebbe stato reperibile tramite interfono e di insistere molto nel suonarlo, poiché poteva essere anche in un punto un po’ ovattato del magazzino, che si trovava nel piano interrato del locale o se preferite … in cantina. Era prevista una nuova visita di Don Quintana, che per le ore 13 arrivò da Bob Williams e Dick Walker. Fu Dick che chiamò il vicino ristorante e ordinò da mangiare per tre persone; pranzo che arrivò poco dopo, portato dal fattorino di Italian Pasta (così si chiamava il ristorante) ... un giovane di venti anni: Nick Bolletti, alto, biondo con una linda giacchetta bianca da cameriere. Il locale era dalla parte opposta della strada: non aveva fatto tanta fatica con questa consegna. A dire la verità il ristorante non faceva take away, ma Bob e Dick erano due personaggi influenti e Italian Pasta … faceva loro volentieri qualche piccolo piacere.  Don, mangiò il suo pasto con appetito e l’atmosfera sino a quel momento era rimasta sempre a livelli educati e accettabili, con una buona convivialità. Si parlava ovviamente del suo interesse per acquistare il Disco Studio … la sua ennesima proposta. Dick sembrava molto interessato: ascoltava con attenzione qualsiasi micro particella che dicesse Quintana. Bob era più distaccato … svogliato. Sembrava già che sapesse sin dall’inizio che la proposta non gli sarebbe interessata. Era questo l’eterno conflitto: uno dei due soci avrebbe forse voluto vendere e l’altro no. Quintana mise sul piatto un’offerta che si rivelò assolutamente faraonica. Il pacchetto di dollari era notevole. In assoluto l’offerta più alta che avessero mai esternato. E si parlava di cifre a sei zeri: non noccioline. L’offerente, ringraziò per il pranzo e disse : “ Ragazzi, come sempre vi dò il tempo necessario per pensarci. Buona giornata!” . Strinse la mano a entrambi e uscì dall’edificio. Quintana era fatto così : la sua era una insistenza, martellante nel tempo , ma di persona era comunque gradevole e mai eccessivamente petulante. Lui puntava alla legge dei grandi numeri: faceva mille proposte con il pensiero e la speranza che almeno una … alla lunga, potesse andare bene ai due soci. Per la mattina, in paese era prevista una piccola manifestazione sportiva. Si trattava di una piccola marcialonga denominata: Corri verso il Natale. La prima parte si svolgeva in mezzo a tutto il centro del paese, per accarezzare con mano tutta l’atmosfera natalizia che pervadeva in questi giorni. Poi si andava verso il lungomare e per un tratto anche sulla spiaggia. Infine si tornava verso la cittadina per arrivare nella piazza centrale. Era una manifestazione non competitiva che aveva una lunghezza di quattro miglia, da percorrere ai ritmi che uno preferiva. Tenetevi bene ancorati sulle vostre sedie: Ellery, vi avrebbe partecipato. La sua idiosincrasia per lo sport era abbastanza nota, e si capiva anche dai suoi bassi addominali ben sviluppati; ma questa volta aveva fatto un’eccezione. Parte del ricavato dell’iscrizione sarebbe stato devoluto in beneficenza e questo era già un buon motivo. In fondo otto miglia non erano tante e fatte con calma erano alla sua portata. David Wilson era della partita: dove c’era sport ... c’era anche lui. Tutti i negozi avevano offerto qualcosa come premio: era una bella cosa sicuramente, così in tantissimi alla fine avrebbero avuto un piccolo ricordo della manifestazione, oltre ad una piccola medaglia e un diplomino elettronico da scaricare nell’area preposta del sito ufficiale. Partecipava anche qualcuno del 5 Stars : Bernie e Betty erano della partita. La giornata era piacevole; temperatura mattutina sui diciotto gradi. Partenza alle ore nove.  Erano previsti un paio di ristori volanti lungo il percorso. E lì, si concentrarono i maggiori sforzi di Ellery … ah ah. La gara fu piacevole: la gente assiepava tutto quanto il percorso ed Ellery si fermava spesso a fare una chiacchera veloce con chi veniva alle sue serate o lo ascoltava in radio. Lui era così: si fermava sempre a fare due chiacchere con tutti quelli che avevano piacere di farle con lui. Per la cronaca, il vincitore fu David Wilson e ne fu molto contento. Dopo il terribile attentato che aveva subito due estati fa, era come una sorta di rivincita sulla vita, per lui. Era una manifestazione semi locale. Pochi gli atleti amatoriali che provenivano dalla vicina Zuma o Rocky Beach. Ma era comunque un ottimo risultato per lo sfortunato surfista, che durante la premiazione si emozionò tantissimo.  Per Ellery invece significava solo un modo per muoversi un attimo e fare un po’ di beneficenza. Aveva preso mezza giornata di permesso per partecipare, ma alla fine ne era valsa la pena. La manifestazione fu un successo : e d’altronde … cosa poteva esserci di meglio che sgambettare in mezzo alle vie tutte addobbate e poi davanti al sempre e salubre fantastico oceano pacifico ? I ristoranti per l’occasione avevano fatto una promozione particolare, ossia un menù a dieci dollari per tutti. Era una festa e tale doveva essere. Un primo, un secondo con contorno, un quarto di vino, mezzo litro di acqua e un caffè. Un buon rapporto qualità prezzo: ovviamente si doveva scegliere solo una, tra le tre cose che il locale ti proponeva sia come primi, che come secondi e contorni, ma dopo una bella sgambettata … l’appetito era tanto ... ed era facile scegliere. E anche chi non aveva partecipato, aveva l’occasione di mangiare a un buon prezzo e provare qualche piatto nuovo. I locali erano pieni ed anche questo significò l’ottima riuscita della manifestazione. Ma torniamo un momento a Rocky Beach. Nel frattempo Nick Bolletti era tornato a riprendere i piatti e tutto il resto del pranzo che aveva portato circa un’ora fa. Per poco in corridoio non fu travolto da Dick che dava l’apparente impressione di uscire da una bella e accesa discussione con Bob. Alterato, si diresse quindi verso l’ufficio di Deana Row e le loro urla furono sentite sin da Beverly Doll … al guardaroba. Dick accusava Deana di non spalleggiarlo a dovere circa la vendita del locale e che lui era ampiamente stufo di questa situazione.  La aveva anche minacciata di licenziarla per comportamento ostruzionistico. La sua ira era palpabile ma assolutamente ingiustificabile. Un proprietario doveva inequivocabilmente mantenere un certo decoro e rispetto nel modo di proporsi, sia verso i dipendenti sia verso i clienti. Poi era uscito come un facocero e si era chiuso nel suo ufficio sbattendo sonoramente la porta. Ordinò un Bloddy Mary a Lucy Few per calmarsi, ma anche questo non sortì l’effetto sperato. Dick evidentemente ancora arrabbiato e con un paio di bicchieri di vino in corpo bevuti a pranzo s’inalberò con la ragazza ... apostrofandola d’incapacità e gettandogli il cocktail addosso ... e questo solo dopo averne bevuto mezzo sorso.  Lucy era una brava barista, professionale e competente, e non si meritava questo trattamento. Passava di lì Luke e stava per spaccare la testa a Dick se la Few non glielo avesse impedito. Il DJ non sopportava queste scene gratuite e mai avvalorate da un qualcosa di serio.  Per lui il rispetto verso il prossimo era inciso sulle tavole di pietra come fosse l’undicesimo comandamento.  Lucy lo calmò e gli disse di non preoccuparsi: ma era evidente nei suoi occhioni la tanta amarezza per il trattamento subito. C’era una bella atmosfera elettrica oggi al Disco Studio: l’aria era talmente pesante che si poteva tagliare a fette … e servire come antipasto. Il Natale sembrava lontano anni luce! Come potete vedere ogni posto non è migliore o peggiore dell’altro. Ci sono momenti di gioia e ci sono momenti di lacrime . L’erba del vicino non sempre è la più verde. Fortunatamente il pomeriggio lavorativo del Tenente Tody era più tranquillo rispetto a quello che stava succedendo al Disco Studio. Alla centrale di polizia erano giornate di routine. Per lui si trattava di sbrigare qualche pratica amministrativa, organizzare le ronde, partecipare a qualche evento, ma niente di più. Lo si vedeva spesso passeggiare per le vie del paese, vigilando che questo periodo pre-natalizio non riservasse spiacevoli sorprese. Lo conoscevano tutti, e due veloci chiacchere con i vari negozianti erano all’ordine del giorno. Anche Dino Cardoni e il suo bazar stavano avendo un periodo tranquillo, almeno relativamente. La calca estiva era distante, ma dicembre era comunque un mese discretamente intenso. La calma sarebbe tornata a gennaio … per almeno un due o tre mesi. Il suo bazar era addobbato alla grande e la gente che aveva in mente di fare qualche regalo alternativo, da lui poteva trovare sicuramente qualcosa. Aveva comunque anche una manciata di articoli tradizionali.  Il Surfers di J.Luke non aveva flessioni. La gente bene o male lo frequentava tutto l’anno. Faceva una delle pizze più buone di Puka Beach e questo era un biglietto da visita invidiabile per chiunque.  Per chi voleva pesce, avevamo il Pacific Fishes che in inverno era aperto solo a mezzogiorno nei giorni feriali e anche alla sera nel weekend. Max e Paula erano sempre alla ricerca del prodotto migliore da cucinare. Al resto ci pensava il caposala Celestine, che dispensava sempre ottime indicazioni e suggerimenti ai vari clienti. Da Mario e la sua ottima cucina italiana invece, era sempre aperto. Altri punti ristoro del paese, in inverno preferivano non aprire, non avendo dei rientri economici atti a giustificare l’apertura all seasons. Stiamo comunque parlando di un paese che in inverno aveva ritmi normali e che si accendeva un po’ solo nel mese di dicembre. Per qualche attività non era remunerativo tenere aperto tutto l’anno. Qualche titolare di queste attività andava a fare lo stagionale in qualche ditta nella zona industriale a nord del paese e così poteva tranquillamente vivere senza patemi d’animo anche in questa grigia stagione. La giornata scorse tranquilla, senza nessun sussulto. La buonanotte come sempre, era scandita dalla secolare fontana nella piazza centrale che zampillava senza sosta, producendo un aulico suono. Il risveglio di Ellery fu come sempre attivato dalle due sveglie che la sera prima caricava accuratamente per assicurarsi una certa sicurezza sonora atta a scaraventarlo giù dal letto. Candida era già in piedi e quindi fecero colazione insieme. American coffee per lui … caffè espresso per lei : una brioche a testa per completare l’opera. Mangiate un po’ calde … erano favolose.  Anche se gli inverni della California, durante il giorno erano assolutamente umani, durante la notte il freddo era più palpabile. Durante la notte una scaldata con i termos non era assolutamente un’idea da scartare. Il tempo era bello: cielo terso senza neanche un filino di nebbia. Ellery uscì con la sua macchina: passò davanti ai due meccanici della città (Alex e Fabio) e li salutò.  Sfilò la macelleria di John e si diresse verso il 5 Stars. Alla sua destra c’era la strada che lo avrebbe portato al lavoro. Era sempre bello percorrerla perché sembrava che un sipario si chiudesse e se ne aprisse immediatamente uno completamente nuovo. Era il fiume che tagliava in due la terra e ti apriva a nuovo scenario: la zona agricola e a seguire, quella industriale … dove Ellery lavorava. Era una strada ampia a quattro corsie. Solo nel ponte che con grande rispetto ecologico, passava sopra al Blue River, si trovavano due corsie, che comunque erano più che sufficienti per assicurare un passaggio continuo senza intasamenti. Le attività intorno al fiume erano tutte chiuse: rimaneva solo un punto ristoro gustoso e variegato, utilissimo per chi non voleva usufruire delle varie mense aziendali presenti nelle industrie e gradiva mangiarsi un qualcosa di veloce e da scegliere tra le numerose scelte che offriva il Little Cabbage, un locale gestito da Mary, l’alta e snella proprietaria che aveva scelto anche di vivere in quella zona, proprio sopra il piccolo ristorante-pizzeria. Adesso erano solo in due a lavorarci visto la bassa stagione: lei e la signora Columbo. Ellery solitamente preferiva mantenersi leggero e mangiare in pausa lavoro un yogurt con muesli e della frutta. Ma ogni tanto non disdegnava la buona cucina del Little Cabbage , ed era anche l’occasione per scambiare due chiacchere con la proprietà. Spezzava la routine lavorativa … ed era sempre piacevole. Il plateatico dava proprio verso il fiume e anche la principale vetrata: era bello sedersi a mangiare vicino alla vetrata e osservare il lento scorrere del letto del fiume. Sulla destra, in lontananza, si poteva vedere il piccolo parco acquatico che in estate era meta di tanti turisti, ma anche di tanti residenti, che cercavano refrigerio dall’afa californiana e preferivano una location più tranquilla , rispetto alla spiaggia. Era bello mangiare un boccone e perdersi con i pensieri in questi paesaggi sempre affascinanti. In fondo le cose semplici erano quelle che El adorava ed erano quella che alla fine davano più soddisfazioni. Ellery ci passò davanti: stavano preparando delle colazioni. Proseguì verso la sua meta. La mattinata di Candy era diversa: lei iniziava il suo turno alle ore 11 e aveva tempo di seguire qualche faccenda di casa e andare a fare un po’ di spesa. A lei piaceva girare per il paese tutto addobbato per le imminenti feste natalizie. Candy aveva un animo dolce, tranquillo, che amava tutto quello che portava serenità e allegria. La piccola cittadina era un prezioso e luccicante gioiello tutta vestita di bianco e rosso … ma anche di blu e verde. Come spesso accade, la ragazza incontrò sua figlia Barbra con Nick, suo nipote (sì … quello che Ellery chiamava Meatball). Era anche un’occasione per fare due chiacchere e magari scegliere qualche regalino per i famigliari. Andarono anche da Dino, che subito’ esclamò: “Buongiorno Candy!”. “ Buongiorno anche a te. “ rispose l’interpellata “ Come stai Dino ?”. “ Bene. Sono giorni intensi come lavoro. La gente in questo periodo ha voglia di spendere, ed io sono qui per accontentarli.  Gli incassi mi serviranno per pagare qualche tassa arretrata e arrivare serenamente a marzo. Come vedi ho anche Marty e Dany a darmi una mano. A loro ho lasciato il compito del settore prettamente natalizio. Io mi occupo della mia merce tradizionale !” . “ Hai pensato bene: una mano non fa mai male e loro sapranno sicuramente eseguire il compito che gli hai assegnato. Buona giornata Dino e salutami le due giovani , che ora vedo essere occupatissime ad impacchettare tante cose !”. “ Va bene, riferirò. Ciao ragazze!“ e si mise a servire un cliente. Questa era comunque l’atmosfera tipica di questo paese: il piacere di scambiare due chiacchere anche se non si doveva comprare niente. Non era un dovere, ma un piacere. Tornò quindi a casa, si cambiò e si diresse al lavoro, al ristorante di cucina italiana, Da Mario. Anche il pomeriggio, come la mattina, scivolò via senza alcun colpo ferire. In centrale di polizia tutto stava filando liscio. Al 5 Stars : idem. Non sembrava ci fossero problemi in paese, e di questo il Tenente Tody ne era felice. Sapeva fare il proprio lavoro e spesso lui usava tanta prevenzione per intervenire prima ancora che potesse succedere qualcosa di grave ed evitare quindi … danni. Tastava il polso per capire il battito del cuore di ogni situazione: quando le pulsazioni aumentavano troppo … interveniva. Per la serata, Ellery e Candy decisero di andare a mangiare una pizza al Green Pine. Non era vicinissimo, ma era un po’ che non ci andavano. Partirono presto. Alle ore diciannove si misero in macchina: il sole era già quasi al suo nadir. Il paesaggio semi notturno della periferia era ancora affascinante. Arrivarono al locale dopo una mezz’ora piena, prendendosela con calma. Il Green Pine rimaneva alle pendici delle colline: come altitudine eravamo sui 200 piedi … niente di che. Ma in pieno inverno si aveva la sensazione di essere quasi in alta montagna.  Il locale era carino: tanto legno all’interno e questo lo rendeva caldo e accogliente . “Ciao El “ esclamò Georgia, e’ un piacere rivedervi. “. “ Il piacere e’ nostro “ rispose Candy . “ Era un po’ che non passavamo da queste parti per mangiarci una pizza e allora , ci siamo detti  … perché no? “. “ E avete fatto bene “ disse Daniel “ Abbiamo delle novità da farvi assaggiare se volete”. “E tutta roba buona !” aggiunse Elena, la terza proprietaria del locale. “Guardate “ disse lo speaker “ Sapete che mi fido di Voi. Se si tratta di pizza o focacce, con noi andate sul sicuro. Proveremo sicuramente tutto ciò che ci vorrete proporre. Intanto ci accomodiamo e da bere … il solito !”. Per loro il solito era mezzo litro di bianco frizzante per lui e una Pepsi grande senza ghiaccio per lei. Ellery quando riusciva, si fermava velocemente a salutarli prima di andare in radio. Puka Shell Radio rimaneva proprio in cima alla collina, a circa quattro miglia dal Green Pine. E più si saliva e più la strada si faceva tortuosa. Un calice di bianco, lo aiutava a sciogliere un po’ la lingua, prima di andare in onda…da buon fan di Dean Martin. Non c’era tanta gente, ma la serata fu molto piacevole. Le novità che assaggiarono erano tutte notevoli. Fecero colpo su Ellery la pizza Mexico e un’insalata american style veramente ricca di cose tutte buone. Candy era un’amante della focaccia e anche in questo campo arrivarono degli assaggi tutti ottimi. Con calma a fanali ben spianati sull’asfalto, tornarono a casa, e alle 22.30 erano già nel mondo dei sogni. Un giorno nuovo stava per arrivare: chissà cosa avrebbe riservato ai nostri amici? La mattinata si aprì’ con un piccolo incidente stradale appena fuori Puka Beach: non c’erano morti fortunatamente e neanche feriti. Un camion della Drinky Good si era ribaltato e parte del trasportato si era rotto : non era roba di valore … casse di acqua minerale , ma quelle poche bottiglie in vetro presenti ( oramai una rarità ) avevano prodotto un pericoloso tappeto di cocci e detriti che unitamente a varie casse di plastica rotte, ostruivano la carreggiata.  Ellery fu costretto a prendere una via secondaria per aggirare il problema, ma riuscì egualmente a essere puntuale a passare il badge di presenza, al lavoro.  Candy non aveva di questi problemi: lei andava al lavoro a piedi. Non doveva percorrere neanche un miglio per arrivare e questo era sicuramente piacevole per vari motivi. Il primo era che, praticare due passi faceva sempre bene. Poi ciò gli permetteva di attraversare un pezzo di paese e fare due veloci chiacchere con chi incontrava. Inoltre respirare la brezza dell’oceano … era sempre piacevole … a prescindere. Al Disco Studio la mattina iniziava molto tardi. Apriva solo la sera, quindi a parte Deana Row, la direttrice, e il magazziniere Sam Potter non vi erano molte altre persone. Deana aveva sempre da tenere qualche rapporto con fornitori, clienti, sponsor e altre mille cose. Sam Potter stava finendo quegli spostamenti di cui vi avevamo parlato a inizio storia. Non era per niente semplice ottimizzare gli spazi, come non era neanche semplice ottimizzare il metodo di ricerca delle varie cose. Se cercavi delle bevande, dovevi avere un senso logico di ricerca … specie se di qualche tipologia particolare della categoria, ce ne erano di diversi tipi. Acqua, bibite, vino … erano tutte cose che avevano una grande scelta e non si potevano lasciare alla rinfusa. Spesso la velocità nel servizio era una cosa che lasciava il segno nel cliente. Sam Potter ci aveva studiato parecchio su per trovare una soluzione, chiamiamola intelligente e intuitiva e alla fine aveva iniziato i vari spostamenti dei materiali. Stava lavorando sui vini: era un settore che durante la settimana, quando il locale apriva solo in modalità pub, funzionava molto . Avrebbe finito per il pomeriggio. Deana invece doveva incontrare un paio di fornitori molto particolari: non si erano trovati bene per via di certi pagamenti ritardati dovuti a delle contestazioni su merce non ritenuta all’altezza dal locale. Deana cercava sempre di approvvigionarsi di ottime materie prime e dove esisteva ... se trovava, pure una filiera era ancora meglio. Ci sta che ove il prodotto sia meno lavorato possibile, ci possano essere delle imperfezioni, anche se … non dovrebbe succedere. Ma Deana lo sapeva , come lo sapevano anche i suoi interlocutori. La cosa si sarebbe risolta amichevolmente. In paese era stato avvistato anche Don Quintana: aveva prenotato una camera al 5 Stars , il che faceva pensare che avrebbe trascorso la notte a Puka Beach. In paese c’era anche Ted Valley: era venuto a vedere nel locale negozietto di dischi (uno dei pochi rimasti ancora in attività nella zona) se fosse arrivato del materiale che aveva ordinato. Di solito usava internet per cose simili, ma aveva trovato giusto continuare a servirsi anche da Jerry (un pimpante quarantenne appassionato di musica), che gestiva per l’appunto la piccola attività, anche per aiutarlo come poteva a sostenere la difficile situazione che stava attraversando la vendita diretta di musica (oramai quasi soppiantata dalla rete). Oltre ai dischi, vendeva anche alcuni strumenti musicali. Era l’unico del genere in paese e quindi riusciva ad avere un discreto giro che gli permetteva di tirare avanti. In questi giorni poi, stava lavorando parecchio. Le strenne musicali natalizie erano sempre un articolo molto apprezzato.  Ted si affidava a lui specialmente per cercare qualcosa di particolare: del materiale revival per Ellery o qualcosa per la sua collezione personale. David Wilson ordinava musica dei Beach Boys … per esempio, sempre alla ricerca di qualche rarità di questa leggendaria band. Roby Bear invece cercava sempre qualche cosa dei Beatles.  Ognuno aveva le sue passioni e Jerry cercava di accontentarli, procurando loro quello che desideravano con tanta passione. Il negozio di per sé non era enorme. Era grande il giusto: una discreta scelta di vinili (che stavano tornando in voga), un’ampia scelta di cd e come abbiamo detto … qualche strumento musicale. Per finire … un po’ di gadget, che erano sempre carini e divertenti e in questo particolare periodo, anche un’idea regalo diversa dal solito, che incontrasse sempre un ottimo gradimento. Come vedete, stiamo imparando a conoscere questo grazioso paese sempre più. Stava lavorando a pieno ritmo anche Tony, il barbiere del paese. La gente ci teneva a essere in ordine per le imminenti festività. Barba, capelli, baffi: tutto era richiesto. Il suo negozio aveva all’esterno quelle classiche insegne lunghe, roteanti e colorate, tipiche del barber shop. Un periodo intenso quello di questi giorni. Era facile arrivare senza dare nell’occhio, partire e non essere visti, mescolarsi alla folla senza dare nell’occhio. Per il pomeriggio era prevista una parata con banda locale e majorette, ovviamente a tema natalizio. A Ellery dispiaceva non esserci: lui amava la musica e anche se questa non era nelle sue corde, era sempre … musica. Lui amava le canzoni tradizionali del periodo: una White Christmas cantata da Dean Martin, per lui era il top. Era una piccola manifestazione ma anche questa contribuiva a creare interesse, attirare persone: magari la gente consumava qualcosa nei bar … o comprava un regalino in più. Era un modo quindi sia per dare un qualcosa in più alla gente ed anche per dare un incremento all’economia locale. C’era anche Luke Vegas che intratteneva prima e dopo con alcuni musica per sgambettare un po’. Lucy e Berverly del Disco Studio fecero un salto veloce, prima di andare a prepararsi per la serata del locale. Distribuirono un po’ di volantini e dopo andarono a cambiarsi di abito, per l’imminente serata. Quella sera il locale avrebbe lavorato solo come bar o se preferite come salottino.  Raccoglieva comunque sempre un gran numero di clienti … e un minimo d’incasso era assicurato. La serata di Ellery e Candy era diversa: era prevista una visita al Surfers di J.Luke. Ancora ricordavano quando il proprietario del locale aveva steso Bruno Brichetti qualche mese prima, nella sala ovest del 5 Stars con una bottigliata in testa . Rideva come un dannato con questo collo di bottiglia in mano … che era quello che era rimasto. E … vino ovunque. Il suo intervento era stato provvidenziale: si era trovato al posto giusto, al momento giusto. “Ciao boss “ disse lo speaker “ Prima di passare una porta, devo stare bene attento che tu non sia dietro “. “Non preoccuparti Ellery “ disse J.Luke “ Sai che non sprecherei mai un’ ottima bottiglia di vino, solo per dartela in testa  … ah ah ah! Accomodatevi. Cosa mangiate di buono? ”. “ Io “ disse Candy “ Mangerei anche una bella focaccia ripiena con formaggio, prosciutto e funghi !” . “Ma sì “ disse il marito “ Anche per me . Ci accomodiamo !”. “ Perfetto “ disse il padrone del locale “ Mettetevi comodi e godetevi il buon cibo del Surfers !”. Incrociarono Betty Ford del 5 Stars : la incrociavano spesso in questo locale.  Al Disco Club invece, anche se non doveva lavorare, era presente Luke Vegas. Era affezionato al locale e per lui era come una seconda casa. Passava sempre volentieri per bersi una buona birra e fare due chiacchere. Sam Potter aveva finito il suo turno e non era presente. Aveva terminato il suo lavoro di sistemazione del magazzino ed era molto stanco. Erano stati giorni molto impegnativi per lui: ma era contento dell’ottimo lavoro svolto. Deana Row andava e veniva: la sua era, una presenza incostante, almeno per quella sera. Presenti sia Lucy sia Beverly, che abbiamo incontrato nel pomeriggio alla manifestazione musicale. Si erano cambiate di corsa e adesso erano pronte per iniziare una nuova serata, che si presumesse fosse relativamente tranquilla. Era sicuramente Lucy che aveva il compito più impegnativo per la serata. Aperto in modalità PUB , significava  un impegno soprattutto per il settore bar, mentre il guardaroba aveva una meno densa . La gente veniva, ordinava e si sistemava sui divanetti a degustare quello che avevano richiesto. Spesso mettevano parte dell’abbigliamento a fianco di dove sedevano. Come accennavamo, durante la settimana l’afflusso non era diciamo … importante. Ma ciò permetteva al locare di guadagnare qualche soldino in più … che facevano sempre comodo. Era un posto dove si poteva trovare qualità: vini particolari e pregiati, ma anche quelli diciamo, più abbordabili per il cliente medio.   Dick e Bob erano soliti fare un breve briefing ante apertura e quindi nessuno si preoccupò non vedendoli presenti nel locale. Era una procedura normale che andava avanti da mesi e mesi. Dopo una trentina di minuti dall’apertura arrivò Dick: andò subito da Luke e si scusò del proprio comportamento di qualche ora prima, a suo dire … inqualificabile e deprecabile. La stessa cosa fece con Lucy: ed era sicuramente un atto doveroso. L’afflusso di gente era assolutamente nella norma per un periodo come questo: un po’ più del mese di novembre ma inequivocabilmente meno dei mesi estivi. Comunque era importante dare continuità al locale anche in questi periodi meno floridi. E Bob aveva pensato a inventarsi queste aperture durante la settimana, solamente dedicate alle bevande e nient’altro; quello da mangiare era solo di accompagnamento a vini e/o bevande, ossia patatine…arachidi…piccolo assaggi di formaggi, ma niente di più. Erano tutte cose che poteva preparare Lucy senza dover aprire le cucine. Luke chiese a Dick notizie di Bob Williams, che ancora non si era visto nei paraggi, e il socio disse che era almeno una mezz’ora che non aveva notizie. Dopo la classica chiacchierata si erano divisi e non sapeva, dove fosse andato. Erano solo soci e non sapevano dove andasse il 50% di questa società, se non quando c’erano appuntamenti importanti da discutere insieme. Allora uno doveva obbligatoriamente rendere conto all’altro circa la sua posizione. Al Surfers la situazione era diversa: J.Luke era il solo proprietario. Non doveva rendere conto a nessuno tranne che a se stesso e a qualche cliente che magari con troppo puntiglio gli faceva delle osservazioni sul cibo. Stessa situazione anche da Mario. Al Pacific Fishes invece c’erano due padroni che erano fratello e sorella.  Ma adesso, torniamo all’Avalon . Luke si rivolse alla barista: “ Ciao  Lucy, non avresti mica un bicchiere di quel buon vino che mi avevi fatto assaggiare qualche giorno fa?Non ricordo il nome ma era molto buono!“. “Fammi pensare Luke … no qua sopra da me non lo ho, ma sono sicura che in cantina dovrei averne ancora un cartone. Mando Vinnie a prenderlo!”.  Vinnie Carapezza era il sommelier (italo-americano) del locale e lavorava solo nei giorni che il locale non faceva discoteca. Era un ottimo conoscitore di vini e sapeva fare e bene il suo lavoro. Si diresse verso la zona cantina riservata alle bevande, in special modo al vino. Rimaneva un po’ defilata e non comodissima. La porta era stranamente chiusa a doppia mandata: una cosa inusuale . Generalmente si chiudeva solo alla fine della serata, per evitare eventuali furti. All’interno vi erano anche dei vini molto costosi. Vinnie cercò subito l’interruttore posto appena entrati sulla destra, ma la luce non si accese e presto, avanzando tastoni di un metro, capì il perché: sotto le sue scarpe sentì uno scricchiolio sinistro pestando dei frammenti, presumibilmente di vetro, che potevano essere quelli di una lampadina. Sapeva, dove trovare una torcia che era stata lasciata in loco per le emergenze.  La prese e la accese: illuminò in terra e vide i frammenti di vetro. Cominciò a fare una breve ricognizione tra le file degli scaffali: in quella centrale della ricca cantina trovò Bob Williams, riverso a terra ... con la faccia rivolta al soffitto e una bottiglia rotta nella sua mano … e tutto il vino intorno. “Cristo “ esclamò “ Il signor Williams! “. Tastò il polso ma non ebbe alcuna indicazione positiva in quella direzione. Non si perse d’animo: chiuse la porta a chiave e tornò subito al piano superiore, paonazzo in volto. Fortuna volle che era appena entrato nel locale per una verifica di un permesso e per un caffè , Il tenente Tody che era di pattuglia . “Tenente ” esclamò tutto  trafelato Vinnie “ Venga presto ... mi segua! “ e rivolto agli altri colleghi “ Ho paura che il signor Williams sia morto!“.  L’ufficiale chiese a tutti i dipendenti di rimanere in zona , di non far entrare più nessuno e di non fare uscire nessuno. Lasciò a sovraintendere, l’agente Frank Jersey, che era con lui di pattuglia. La poca gente presente (era ancora presto) fu lentamente fatta accomodare sui divanetti in attesa di successive disposizioni. Tody scese di corsa, seguito a ruota da Vinnie Carapezza: quest’ultimo aprì la porta della cantina, accese la torcia e indicò al sergente, dove si trovava il corpo di Williams. All’ufficiale non rimase altro che costatarne la morte. Vinnie non aveva toccato niente a parte aver calpestato dei frammenti di vetro.  Cambiò subito la lampadina (dopo aver chiesto il permesso) e così poterono avere più luce.  Prese quello che rimase della bottiglia e lo mise in un sacchetto trasparente. Era una bottiglia di vino rosso, un Red Passion, di discreta levatura, che era prodotto a Las Vegas, una città dove il consumo di questa bevanda era sempre notevole. Il tenente Tody si trovava in mezzo ad una situazione non facile. Era stato subito incaricato per cercare di dipanare il tutto. Rocky Beach non aveva una locale stazione di polizia: era un paese ancora più piccolo di Puka Beach e a parte una piccola postazione aperta durante il giorno, le grosse incombenze e problematiche erano divise tra i commissariati di Zuma e Puka. La scena del delitto era abbastanza chiara. Il cadavere di Bob non lasciava dubbi: era stato avvelenato. Tody aveva immediatamente chiamato il fidato agente Canelli e la sua pattuglia altamente qualificata per i vari rilevamenti. La prontezza di Carapezza nel richiudere la scena del delitto a tenuta stagna, aveva consegnato all’ufficiale, una situazione ideale. Erano le ventidue circa e il tenente prese il cellulare: “Ellery, che ne diresti di fare due passi sino all’Avalon di Rocky Beach ?”. “ Buona sera Tody, c’è una bella festa revival?” chiese, immaginandosi però già la risposta . “ Magari “ rispose l’ufficiale “Hanno fatto fuori  Bob Williams!”. “ Il boss del locale? ”. “Esatto! Lo conoscevi?“. “ Ci siamo incrociati qualche volta. Abbiamo scambiato due chiacchere, ma niente di più. Era considerato un’icona nell’ambiente. Una persona capace e assolutamente leale, da quello che so. Arrivo subito. Mi dia una mezz’ora!”. Candy era al suo fianco e intuì che c’era qualcosa di poco piacevole che era successo. Ellery gli spiegò la situazione e la ragazza giacché si trattava di un morto, preferì rimanere a casa. I rilevamenti intanto all’Avalon stavano procedendo a pieno ritmo. Squillò ancora il cellulare dello speaker : era sempre Tody : “ Ellery , tua figlia e’ in zona o a spasso per la California? Non riesco a rintracciare il nostro fotografo che comunque so essere fuori città. Potresti mandarmi tua figlia che conosco come essere una discreta fotografa?”. “ Penso che sia a Zuma. Domani dovrebbe esserci una grande manifestazione surfistica e dovrà fare un reportage per una grossa rivista sportiva. La chiamo e gliela mando se è disponibile. Ora parto e vengo da lei”. In macchina chiamò la figlia ed ebbe un feedback positivo. Si ritrovarono entrambi alla discoteca. Lei ricevette breve istruzioni dal tenente e si mise subito all’opera . “Caro Ellery “ esordì ufficiale “ Dopo pochi mesi ci ritroviamo in una situazione critica. “Già, ma cosa è successo?”. “ Il locale ha aperto come sempre, senza apparenti problemi. Di solito i due soci eseguono un breve meeting per fare il punto della situazione. Al termine di quello, insieme, a poca distanza l’uno dall’altro, vanno nel salone principale per sovraintendere alla serata e ad eventuali problematiche. Il DJ gradiva un bicchiere di vino che Lucy, la barista, non aveva al bancone bar. E’ stato inviato Vinnie, il sommelier, a prenderlo in cantina. La porta era chiusa a doppia mandata e appena entrato si era accorto che la lampadina era stata rotta. Sapeva, dove trovare una torcia di emergenza e una volta presa ha dato un occhio tra i vari scaffali. Ha trovato Bob riverso a terra: ha avuto la prontezza di chiudere a chiave la cantina ed è salito a chiedere aiuto. In quel momento sono entrato nel locale per un caffè. Noi di Puka con Zuma, ci dividiamo la pattuglia notturna per Rocky Beach a giorni alterni. Sembra avvelenamento da cianuro!”. Ellery si guardò in giro: cercava qualcosa che avesse potuto contenere il cianuro. Ma non trovò assolutamente niente . “ Faccia analizzare il vino nella bottiglia rotta, se ne esiste ancora traccia” disse lo speaker. “Già fatto!” rispose Tody “ Se t’interessa, è una bottiglia di Red Passion, prodotta a Las Vegas”. “ Grazie. Io penso che non sarà facile arrivare a una breve soluzione, caro ufficiale, ma ce la faremo. J.Jade, tu come sei messa con le foto ?”. “ Ho finito. E’ stata dura fotografare un cadavere ma l’ho fatta. Appena riesco a sviluppare le foto, vi avverto. Nel frattempo manderò qualche file digitale a Tody !”. “ Grazie” rispose quest’ultimo “ Ci hai fatto un grosso favore. Fammi sapere. So che domani avrai un grosso reportage da fare. Vai pure a riposare e grazie ancora!”. La ragazza salutò tutti e tornò a Zuma. Deana Row era sconvolta. Lucy e Beverly piangevano. Era arrivato anche Potter, avvertito da Lucy. Vegas era incredulo. Era Williams che lo aveva fortemente voluto al Disco Club. Aveva una grande riconoscenza verso di lui. L’atmosfera era surreale. Dick era nel suo ufficio con lo sguardo vitreo. Tody andò da lui : “ Buonasera signor Walker. So che non è un buon momento , ma volevo sapere se aveva qualcosa da dire o da segnalare!”.  “ Non si preoccupi tenente . So che sta facendo il suo lavoro. Abbiamo fatto il nostro briefing come sempre, nel suo ufficio. Poi ci siamo divisi e non l’ho più visto. Una cosa normale. Io ho finito di fare alcune cose e poi con calma sono andato in sala. Una gran perdita. Adesso mi scusi ma sono ancora sconvolto. Vado a casa. A sua disposizione per qualsiasi cosa”. “ Vada pure “ disse l’ufficiale” La ricontatterò domani !”. Dick uscì.  “ Brutta faccenda “ disse Ellery “ Per quello che conosco Williams si è sempre comportato bene con tutti, ma sicuramente, nonostante la sua trasparenza, può aver pestato i piedi a qualcuno e quindi la lista che lo voleva morto,e’ lunga e fitta. A partire da  …!”. “Signor Quintana ! “ esclamò Tody “ Che ci fa qui?”. “ Tenente, buonasera . “ esclamò Don “ Ho saputo della morte di Bob. Lo avevo visto pochissimi giorni fa. Ci tengo che il colpevole sia consegnato alla giustizia. Era un mio avversario, ma di quelli leali e trasparenti. Non nascondo che qualche volta l’ho odiato perché non mi voleva vendere il locale, ma l’ho sempre rispettato e vorrei di cuore che chi lo ha ucciso, sia catturato e paghi il suo debito con la società !”. “ Lo faremo “ disse Ellery “ Il tenente è un ottimo ufficiale e sicuramente chi ha sbagliato, pagherà ed anche salato !”. “Sì” rimarcò l’ufficiale “ La contatterò nei prossimi giorni per vedere se potrà essere utile alle indagini. Può andare signor Quintana.”. “Grazie tenente !”: si girò e se andò”. “Ellery “ disse Tody “ Puoi andare anche te. Teniamoci in contatto. Qua se non hai più niente da fare o vedere, non occorre che tu rimanga. So che domani mattina avrai il tuo lavoro che ti aspetta. Ho già chiamato i tuoi responsabili e gli ho detto che domani mattina saresti andato al lavoro dopo mezzogiorno, perché stasera ti avevo trattenuto a darmi una mano sino a tarda ora!”. “ Grazie Paul. E’ stato gentile da parte sua, lo apprezzo molto. Sì, torno a casa e cerco di riordinare le idee. Domani mattina ci sentiamo !” e se ne andò . La notte che trascorse non fu rilassante. Ellery tornò’ a casa e informò Candy di tutto quello che era successo, nei minimi dettagli. “Sicuramente non sarà facile per voi dipanare questa matassa “ disse lei “ Ma forse la cerchia non dovrebbe essere così larga come si pensi. “ . “Che vuoi dire? “ gli chiese il marito . “ Ha tutta l’aria che sia stato uno del personale oppure uno molto vicino a loro. Non tutti hanno accesso alla cantina e a quelle zone in genere !”. “Ottima osservazione” disse lui “ Penso anche io la stessa cosa anche se l’assassino o l’assassina può aver trovato la porta aperta … recuperato le chiavi addosso a Bob o nella toppa e aver chiuso lui. O … può essere entrato da qualche finestra aperta ... o da un’uscita di sicurezza. Effettivamente penso anch’io che la talpa … sia nascosta non troppo lontana! Ma siamo veramente agli albori … e al momento e’ ancora tutto molto confuso. Tody mi ha fatto ottenere mezza giornata di permesso per domani e mi recherò da lui prima di andare in ufficio “. Ellery aveva davanti a sé ancora l’immagine di Williams morto. Anche se la conoscenza con lui era stata sempre superficiale e marginale, a lui dispiaceva che un personaggio così, fosse morto.  Aveva una passione verso i locali che acquistava e gestiva. Ci investiva sempre dentro e … credeva nelle persone che assumeva. E le persone che credono in qualcosa avevano sempre la sua più profonda ammirazione. Piombò presto in un sonno profondo. Il risveglio fu graduale: aprì prima un occhio e poi l’altro … ma con mooooolta calma. Era provato dai recenti avvenimenti. Candy rimase a letto. Lui si alzò e si preparò il classico american coffee. Niente muffin. Non aveva appetito. Prima di andare al lavoro doveva passare da Tody e così fece, “Buongiorno tenente: eccomi qua, come promesso “. “Ciao Ellery. Accomodati. Durante la giornata mi aspetto qualche foto di tua figlia, ma non ho dubbi che non me le spedirà. Non abbiamo molto altro in mano. Dick e Bob hanno fatto il loro briefing e si sono separati.  Una routine … che andava avanti giorno dopo giorno. A quell’ora gli uffici sono deserti. Deana è l’unica persona che poteva esserci … ma all’ora del briefing dei due, era in sala a bere qualcosa. Rimane un intervallo di trenta minuti circa durante i quali non sappiamo le mosse dei due. Era normale che si dividessero e arrivassero separatamente nel bar della discoteca. Dick è entrato ma il suo socio no, poiché giaceva a terra in cantina. Da fuori si può entrare senza eccessivi problemi. L’allarme è messo in funzione solo a locale chiuso. La porta posteriore non rimane chiusa e un paio di finestre son facilmente forzabili. Ma in questo caso mancherebbe il movente. Non penso che un esterno venga dentro ad un locale per uccidere qualcuno, quando può tranquillamente farlo all’uscita … oppure seguirlo sino a casa !” . “Lo penso anch’io “ disse Ellery “Anche se a priori non possiamo scartare neanche questa ipotesi. Avendo contatti con tanta gente, pur essendo una persona onesta, può avere pestato i piedi a qualcuno che magari si è legato al dito una qualche azione di Bob. Ma sono solo supposizioni, dei ragionamenti a voce alta ! Forse la soluzione proviene dall’interno del locale. Ora è tutto molto nebbioso. Abbiamo solo una bottiglia di vino rotta. A proposito tenente: è stato fatto analizzare quello che rimaneva di quel vino? ”. “ Si, ed è proprio come pensavamo. Il Red Passion non contiene alcuna traccia di veleno. La bottiglia è stata presa in mano dalla vittima per altre ragioni. Sicuramente non conteneva nessuna traccia di veleno! “. “ Io penso che il cianuro sia stato fatto bere attraverso un altro canale. Comunque ho dato un’occhiata in giro e non ho trovato niente di niente che potesse dare motivo di qualche sospetto !” disse Ellery. “Brutta faccenda!” esclamò l’ufficiale . “ Sì . Anche perché sono convinto che questa mancanza d’indizi, ci complicherà la vita. Comunque, non disperiamo. Altre volte ne siamo venuti fuori e sono convinto che anche questa volta ce la faremo. Si tratta solo di fare mente locale a tutto quello che può essere accaduto, a quello che sta succedendo e a quello che potrebbe ancora succedere. Dovremo sicuramente parlare con ogni singolo membro del cast del locale !”. Nel frattempo arrivarono i primi file digitali delle foto di J.Jade . Una dozzina in tutto … i più indicativi. Li guardarono ma non uscì niente d’interessante. La scena del delitto era semplice averla vista dal vivo ed era altrettanto semplice a vederla in foto. Scarna era e scarna rimaneva. Erano in attesa anche dell’autopsia, ma ci sarebbe voluto ancora un po’ per quello. La giornata era bella: il sole splendeva e le temperature erano miti. Oggi in città non era prevista nessuna manifestazione di piazza o sportiva. Candy nel frattempo si era alzata e con calma si stava preparando per andare al lavoro. Fece due passi: il sole invogliava a farlo. Salutò Dino, J.Luke, il trio del Pacific Fishes, David Wilson e incrociò pure Neil Girato. “Ciao mamma “ si sentì apostrofare. Era sua figlia Barbra dalla parte opposta della strada, in macchina, che stava portando Nick all’asilo. Un altro saluto gli arrivò da suo figlio Alex, passando davanti alla sua officina, dove era sotto il ponte idraulico intento a fare dei lavori a una vecchia Ford. Il mercatino settimanale di Puka Beach aveva dei banconi in più in questo periodo, che vendevano materiale Natalizio che spaziava dal classico albero di Natale vero e non finto … ai vari addobbi, dai tipici dolci ai vini per brindare, dal banco giocattoli a quelli di abbigliamento a tema. Era bello perdersi simpaticamente nel mercatino, perché oltre a poter salutare tanti conoscenti, si aveva la possibilità di avere qualche idea per qualche regalino dell’ultim’ora. Ma bisognava dare un occhio anche all’orologio : era quasi ora di tornare a casa e prepararsi per il turno giornaliero da Mario, dove la ragazza lavorava da anni come cameriera. Oggi Mario avrebbe offerto a tutti i suoi clienti, a fine pranzo, una fetta di panettone, il famoso tipico dolce natalizio italiano. Bisognava quindi aprire le scatole e tagliare tutte le fette. L’iniziativa fu un successo: tutti gradirono l’omaggio offerto dalla proprietà del ristorante. Spesso bastava poco per far contento il cliente: il poco era sempre meglio del nulla. E comunque una bella fetta di panettone era sicuramente una cosa più che piacevole. Per il ringraziamento dell’ottimo lavoro svolto in questa giornata più impegnativa del solito, Candy ricevette un panettone tutto per lei. Anche al Pacific Fishes cercavano di lasciare un ricordino ai propri clienti: loro lasciavano una piccola pallina di Natale con la scritta sopra di Buon Natale e il nome della loro struttura! Fabio, il meccanico, invece aveva fatto dei piccoli calendari tascabili con il logo dell’officina. J.Luke del Surfers aveva scelto anche lui di omaggiare i clienti con una fetta di dolce , ma lui aveva scelto l’altro della tradizione italiana, ossia il Pandoro. In paese tutte le attività commerciali cercavano di poter lasciare all’avventore un piccolo ricordo di questo imminente Natale ed era una cosa molto carina, che tutti apprezzavano, piccola o grossa che fosse stata. Ellery nel frattempo aveva finito da Tody: erano rimasti d’accordo che uscito dal lavoro, sarebbe andato da lui per poi dirigersi all’Avalon per cominciare a sentire qualcuno del cast. Si fermò a mangiare un boccone al Little Cabbage: aveva voglia di una bella pasta e fagioli, e lì la facevano veramente buona. Arrivò quindi al lavoro, pronto per fare la mezza giornata che gli rimaneva da eseguire, cercando di recuperare il più possibile dell’altra metà persa. Erano tempi intensi anche per la ditta, dove lavorava El: il pollame era un articolo che sotto Natale funzionava sempre bene. Se in estate erano altri gli articoli che andavano maggiormente (fra questi c’era il pollo allo spiedo), il tacchino era l’animale più gettonato per queste feste imminenti. Dopo il giorno del ringraziamento, il tacchino arrosto era molto presente nelle case americane anche per Natale. Uscito dal lavoro, chiamò subito Candy e la avvisò che sarebbe andato a Rocky Beach con Tody per parlare con qualcuno del cast. Sarebbe tornato per l’ora di cena. Arrivò dall’ufficiale e partirono subito per la destinazione prefissata. A quell’ora trovarono solo Deana, che era nel suo ufficio. Li fece accomodare : “Buon pomeriggio tenente . Buon pomeriggio Ellery. In cosa posso esservi utile? “ chiese con voce ancora rotta dalle tristi emozioni della serata precedente . “Buona sera Deana “ disse Tody “ Volevo sapere se poteva raccontarci la serata di ieri, se aveva notato qualcosa di strano ... i suoi spostamenti e quelli dei suoi colleghi. Non si preoccupi … sono atti dovuti !”.  “Beh, a dire il vero non ho notato niente di anomalo. Le giornate e le serate qua all’Avalon non sono poi così differenti le une dalle altre. Io mi sono divisa come sempre tra sala e ufficio. Il mio turno lavorativo normale finirebbe più o meno verso questa ora, ma un salto anche alla sera lo faccio sempre. Lo stipendio che prendo è buono e sia Bob sia Dick son sempre stati molto gentili in questo. Aggiungiamo che oltre a quello c’è la passione in quello che faccio. Non vengo tutte le sere … ma diciamo che sono più quelle che passo, rispetto alle altre. Il briefing che facevano era una cosa normale : tutti i giorni prima dell’apertura si ritrovavano per discutere dell’andamento del locale, degli incassi, degli investimenti e sicuramente di noi dipendenti “ e sorrise “ Dopo arrivano in sala … quasi mai insieme. Per questo nessuno si è insospettito quando il signor Walker è arrivato da solo e di Bob non si aveva nessuna traccia. C’erano Vegas, Lucy e Beverly.  Non mi pare, almeno quando ero presente, di aver visto nessuno di loro abbandonare la zona bar. Potter non era presente. Aveva avuto una giornata pesante. So che stava sistemando un po’ il piano interrato e sicuramente di fisicità ne avrà messa tantissima. Di solito dà sempre il massimo quel ragazzo. Mancavano anche le altre due ragazze del guardaroba. Durante la settimana, Beverly riesce da sola ad adempiere perfettamente il servizio. So che Vinnie è stato mandato a trovare una bottiglia per Vegas … ma non ero presente.  E poi, è accaduto quello che è successo e mi vengono i brividi solo a pensarci !”. Non ricordo niente di anomalo. Mi spiace. E neanche ho sentito rumori sospetti provenire da esterno o interno !” . “Non si preoccupi Deana “ esclamò lo speaker “ Capiamo il suo stato d’animo e si vede che è ancora sconvolta. Ci è stata di aiuto. Stiamo cercando di ricostruire un po’ il tutto e sentiremo ovviamente anche i suoi colleghi. Non sarà facile, ma sentendo tutti voi cercheremo di avere una idea più precisa della scena del delitto e dei suoi dintorni con tutte le atmosfere tristi o felici che aleggiavano in quel momento !”. “ La lasciamo andare a casa!” disse Tody “ E grazie ancora per la chiacchierata !” e uscirono dal suo ufficio. Incrociarono Walker e gli chiesero se potevano sentirlo riguardo ai fatti di ieri sera. Lui li fece accomodare, senza problemi . “ Vedete “ iniziò “ … ancora non mi capacito della perdita del mio socio. Ieri sera è andata come tutte le altre sere. Un breve meeting e poi ci siamo separati. Bob ha il suo ufficio ed io il mio. Non mi sembra di averlo visto entrare nel suo. Io invece sono andato nel mio e ci sono rimasto per tanto. Ho sentito Deana che si era affacciata alla porta e mi disse che si assentava una trentina scarsa di minuti per andare a mangiare un panino al bar. Lo faceva spesso quando era qui: mangiava un panino e poi tornava a occuparsi delle sue scartoffie. Alla fine c’ero solo io nella sezione uffici e tale son rimasto per parecchio. Una volta rientrata Deana, sono andato in sala per vedere se c’era qualche problema, come faccio sempre tutte le sere. Bob non so dove sia andato. Le discussioni ci sono sempre state sia con lui sia con qualcuno del cast: facevano parte della quotidianità anche quelle. Recentemente ho avuto un brutto scatto di nervi e me la son presa con un paio del cast. Poi mi sono scusato. Tanti pensieri, la fretta: tutte situazioni che ti portano a queste cose, anche se non si dovrebbe. Quando il sommelier è corso su dalla cantina, io ero su un divanetto a bermi un drink … e mi ricordo che lei era appena entrato. Altro non mi ricordo.  Niente di particolare. Fuori abbiamo un paio di telecamere. Le farò avere le registrazioni !” . “ Grazie “ disse Ellery “ Ci saranno molto utili anche quelle. Inutile chiedere se ne avete anche della cantina! “. “ Esatto. Non avrebbe senso. Abbiamo sì dei vini costosi ma non tali che giustifichino un posizionamento di videocamere. Un paio sono anche fuori dai bagni : vi passerò anche quelle !” . “ Grazie Dick “ esclamò l’ufficiale “ La lasciamo al suo lavoro” e uscì assieme al suo compagno d’avventura. Tornarono a Puka Beach e le loro strade si separarono. Ellery chiese se per il giorno seguente poteva convocare Lucy e Beverly alla centrale per poter parlare tranquillamente con loro !”. “ Certo, manderò una pattuglia a prelevarle e poi le farò riportare a Rocky Beach. Per le 18 va bene ?”. “ Perfetto per me ... e a anche per loro che alla sera dovranno iniziare il loro turno . Tempistica ottimale. A domani !” e se ne andò verso casa. Candy aveva preparato un’ottima cena: la sua abilità di cuoca costava a Ellery qualche kg in più, ma a lui non importava. Il vinello era in fresco e … fu un’ottima cena, durante la quale informò la moglie di quello che era successo dopo il lavoro. “Spero “ disse Candy “ che i prossimi colloqui Vi diano qualche indicazione maggiore !”. “ Non saprei , sai ! Magari l’autopsia, le ulteriori foto che J.Jade ha mandato a Tody e un ulteriore visita all’Avalon, ci chiariranno le idee. Aspettiamo anche le riprese delle videocamere di sorveglianza, ma non penso ci saranno d’aiuto. A sentire tutti, è sembrata una serata normale. Niente di sospetto, niente di anomalo, niente che non fosse sempre successo nelle serate precedenti. A parte l’omicidio, queste serate sembrano fatte tutte con lo stampino. Domani sentiremo Lucy e Beverly e spero anche poi di sentire Potter, quando sarà libero. E poi sinceramente non saprei più cosa fare! ”.  “Cosa dice il tenente ? “ disse la moglie . “ In parte si sta barcamenando come me. I rilevamenti sulla scena del delitto hanno dato esito negativo. La bottiglia rotta non conteneva veleno. E anche lui si trova nella mia situazione … un po’ spaesato. Ma una soluzione dovrà esserci. E noi la troveremo, o almeno lo spero. Comunque sia, sono sempre onorato che il tenente mi abbia chiamato. Io sono un membro non ufficiale del suo staff … e ci tengo a rimanere semi ufficiale. A proposito, abbiamo avuto notizie di Pasty Norabesco. Si è sposata con Sam Packer e sta vincendo tantissime gare. Ha pagato il suo debito e si sta rifacendo una vita. Chissà che gli era saltato in mente quella volta che ha quasi ucciso Wilson. La psiche umana è veramente strana. Ma il mondo è bello perché vario e allora, prepariamoci sempre all’imprevisto … sempre! Certe volte faccio fatica a capire anche me stesso, perso nelle spigolature del mio carattere. Ma a differenza di tanta gente, non arriverei mai a fare del male a qualcuno !”. “Lo so “ disse Candy “ Io direi che possiamo riassettare la cucina ed andare un po’ a riposare. E’ stata una giornata molto impegnativa per entrambi. Speriamo che la notte ti porti consiglio e che qualcosa vi si accenda nella mente riguardo all’omicidio di Williams”. La giornata seguente era l’ante vigilia di Natale. Mancava oramai poco al grande giorno, ma in questo momento Ellery aveva solo una gran voglia: quella di poter risolvere presto il caso. Un’idea comune col tenente … con il quale era rimasto d’accordo di vedersi per le ore 18 in commissariato, per sentire Lucy e Beverly. Colazione con Candy: era la mattina che entrambi si dovevano alzare presto e non si lasciarono scappare l’occasione. La moglie chiese al marito se la notte avesse portato consiglio … ma purtroppo la situazione era rimasta immutata tra tanti dubbi e poche certezze … quasi nulle. Anche per la giornata odierna i ristoratori della cittadina avevano in programma tante simpatiche iniziative natalizie: c’era chi regalava piccoli addobbi … c’era chi praticava dei piccoli menù a tema a 11 dollari tutto compreso … c’era chi a fine pranzo offriva dolci tipici … c’era chi praticava un po’ di sconto. Anche i negozi facevano iniziative simili: erano gli ultimi due giorni prima di Natale e bisognava cercare di accaparrarsi più clienti possibili. Chi non era assillato da tutto ciò era Dino Cardoni: il suo bazar offriva un piccolo gadget a tema per chi spendeva almeno 15 dollari. Ma era tranquillo : aveva fatto i suoi bei incassi in queste due settimane ed era già contento. Idem David Wilson che proprio durante la mattinata ricevette la visita di Pasty Norabesco che gli portò un enorme cesto natalizio come regalo, pieno di leccornie tutte da gustare. La ragazza chiese perdono al giovane per ciò che gli aveva fatto. Fu un bel siparietto. Al 5 Stars l’ambiente era come al solito abbastanza sfarzoso. Nella hall troneggiava un gigantesco albero di Natale e Neil come sempre non aveva lesinato sui soldi per addobbare la sua creatura nella miglior maniera possibile. Ci teneva che i clienti avessero il massimo anche in questo. Bernie aveva addobbato anche parte del campo da golf. Insomma … un tripudio di luci e colori. L’hotel era pieno … ed anche il portafoglio del proprietario … di conseguenza. Al Green Pine l’atmosfera era più calda ancora: al suo interno scoppiettava di solito un bel ceppo posto nel suo alloggio, in un camino. Festoni verdi e un’albero di natale completavano la tematizzazione. Idem per Puka Shell radio: ghirlande … palline … albero. La sera Ellery aveva chiesto a Ted se poteva fare un’oretta extra di trasmissione prima di cena. Voleva vedere se riusciva a scaricare un po’ di tensione e rilassare la mente. Arrivarono presto le ore 18 e le due ragazze dell’Avalon erano già da Tody quando lo speaker arrivò, esordendo : “Ciao ragazze e scusate il disturbo. Volevamo fare solo due chiacchere , come vi avrà già anticipato il tenente, per cercare di capirci un po’ di più circa quello che era successo a Bob Williams!”. Fu Beverly che prese la parola : “ Allora. Iniziamo da quando arrivo. Di solito arrivo una mezz’ora prima dell’apertura. Non ho molto da fare. Il guardaroba durante la settimana non è molto utilizzato e quindi sono operativa in tempi abbastanza esigui. Non ho visto niente di anomalo. Sembrava in tutto e per tutto una serata come le altre. Io ho avuto poco lavoro. La gente non spende un dollaro per mettere il proprio capo di abbigliamento in guardaroba … o almeno non tutti. Quando Vinnie è rientrato di corsa in sala io, ero nella mia postazione, luogo dal quale non mi sono mossa per tutta la serata. E’ terribile quello che è successo. Spero possiate prendere chi ha commesso questo delitto!”. Williams era una brava persona : precisa nel pagare e sempre gentile verso noi dipendenti !”. “Aveva nemici ? “ domandò Tody . “ Che sappia io, no! ” rispose la ragazza “ Non sono a conoscenza dei suoi affari fuori dall’Avalon, ma qui è sempre stato assolutamente impeccabile !”. Passarono a Lucy Few, che cominciò la sua amichevole deposizione  : “ Io arrivo prima della mia amica. Devo verificare che il bar sia fornito in maniera perfetta per evitare di dover assentarmi durante la serata per approvvigionarmi di qualcosa. Per i vini mi da una mano Vinnie, ma per il resto me ne occupo io. Quella sera era tutto a posto e non son dovuta scendere prima dell’apertura e penso neanche Vinnie. Oltretutto Potter aveva finito di sistemare un po’ di cose e non so se sarei riuscita a trovare qualcosa in tempi brevi. Il pubblico non era tantissimo ma ha comunque fatto le sue belle consumazioni. Dick è arrivato dopo un po’ e mi ha chiesto scusa per uno screzio che avevamo avuto nel pomeriggio. Era arrabbiato, non so il perché, e mi aveva trattato molto male. Vegas voleva intervenire ma l’ho bloccato in tempo. Si è risolto tutto amichevolmente comunque. Williams non era detto che arrivasse in coppia con Walker. Qualche volta accadeva e altre volte no. Quando li ho visti prima del briefing, mi sembravano entrambi tranquilli. Non saprei che altro aggiungere. Niente lasciava presagire a quello che poi è successo. Tra noi andiamo tutti abbastanza in accordo, quindi non capisco! Non so se sia importante ma nell’ultima visita che ho fatto in cantina mancava una bottiglia di Cabernet Sauvignon di una quarantina di anni fa, che reputo fosse una bottiglia pregiata alla quale i due soci tenevano parecchio e avrebbero aperto solo per una occasione speciale!”. “Grazie mille Lucy e grazie anche a te Beverly . Gentilissime a venire. Adesso vi faccio riportare a Rocky Beach e se avremo bisogno , vi ricontatteremo !”disse l’ufficiale .E le accompagnò fuori. “Beh “ disse Ellery “ Niente di che. Vale la pena vedere se intorno al locale si trovi traccia di quella bottiglia famosa. Tenente, se può sguinzagliare qualcuno dei suoi per vedere se troviamo qualcosa …! Sentiamo anche Carapezza. E … mi piacerebbe sentire anche Potter. Adesso ho un’ora di radio, a proposito, mi ascolti, e poi che ne dice di portare Sam e Vinnie al Surfers diciamo per le ventuno? Vorrei fare due informali chiacchere anche con loro !”. “ Perfetto “ rispose l’ufficiale “ Va bene. Io verrò con l’agente Canelli !”. “Ed io con mia moglie Candida “ Così l’informalità sarà maggiore. Se non sbaglio stasera il locale ha il turno di chiusura settimanale e non dovremmo avere problemi ad averli entrambi !” . Ellery s’incamminò verso la radio sulle colline: aveva bisogno di rilassare la mente e cosa c’era per lui, meglio di una diretta radiofonica di un’oretta? Passò davanti al Green Pine ma oggi non aveva il tempo necessario per fermarsi e un po’ gli dispiaceva. Arrivò in sede accolto come sempre dal solare Ted Valley : “ Ciao . E’ arrivato Rudolph, la renna dal naso rosso! “ parafrasando la tipica canzone natalizia unendo la passione del suo speaker per il buon vino !” . “Esatto … ma non ci sono regali per il cattivo Ted “ rispose ridendo Ellery. Stavolta l’amica Roby era, come palinsesto, prima di lui. Finì la sua programmazione con un vecchio pezzo di Rick Astley. Si salutarono e lui iniziò subito il suo programma, non previsto ma sempre bene accetto da Ted, che se aveva occasione di riempire il suo palinsesto, era sempre contento. Il sipario fu aperto con Disco Inferno. Ellery aveva una passione smisurata per la glitter ball, o se preferite la mirror ball che identificava la discomusic e il periodo a cavallo tra i settanta e gli ottanta : ne aveva anche una piccola attaccata allo specchietto della sua macchina. E quel brano: identificava alla perfezione … il tutto. Era contento di iniziare così: si stava già rilassando la mente. La musica era ottima, sempre. Lui lo sapeva e ne attingeva a piene mani. L’oretta trascorse velocemente tra la musica e le chiacchere che lo speaker sempre faceva tra un brano e l’altro. Queste variavano da qualche curiosità del disco che stava suonando a qualche chiacchierata rivolta agli ascoltatori. Anche quelle aiutavano a rilassarsi. Ne uscì, alla fine dell’ora, rigenerato e propositivo. Era pronto per il meeting con Vinnie e Sam. Salutò Ted, uscì e montò sulla sua macchina: innestò la prima e si diresse a casa. Doveva cambiarsi velocemente e con Candida dirigersi al Surfers, dove ad attenderli c’erano Tody, Canelli  e i due dell’Avalon. Alla fine il locale, essendo ante vigilia di Natale era aperto: Sam la sera non lavorava, mentre Vinnie aveva ottenuto un permesso speciale da Dick Walker.  J.Luke aveva già portato dei piccoli antipasti  per rendere molto informale l’incontro. Ordinarono le pizze e iniziarono a parlare.  Iniziò Vinnie : “ Ero presente come sempre all’ apertura del locale. Io rimango a disposizione dei clienti o di Lucy in caso di bisogno. Servo io i vini ai clienti: lo stappo, lo lascio decantare quello che serve, limitatamente a quello che è possibile fare, temporalmente parlando, e lo verso. Poi lascio la bottiglia sul tavolo e torno in zona. Vegas aveva chiesto un bicchiere di un buon vino che non teniamo spesso al bancone bar: la gente di solito va o sul tanto economico o sul tanto costoso. Quello di Luke era un buon vino, ma nella media.  Un rosso delle nostre zone che per il costo che ha, comunque può misurarsi con vini ben più costosi. Noi lo abbiamo a km zero … per quello è molto competitivo sul mercato. Sono andato in cantina: rimane un po’ defilata dal resto dei locali. La porta stranamente era chiusa. Di solito la chiudiamo solo la sera quando finiamo il turno e la lasciamo per comodità, aperta durante l’orario di apertura. Ho ovviamente le chiavi della cantina. Ho aperto e acceso la luce: l’interruttore rimane appena sulla destra, all’interno. La luce non si accese. Andando avanti carponi ho pestato dei pezzi di vetro ed ho pensato fossero i resti della lampadina rotta. Sapevo, dove trovare una torcia di emergenza e l’ho accesa. Ho cominciato a camminare tra gli scaffali e poi sono arrivato al punto, dove c’era il signor Williams a terra, face up, faccia all’insù. Tra le mani teneva ancora il collo della bottiglia presa dallo scaffale. Ho chiuso per non permettere a nessuno di entrare o uscire e sono corso su e ho visto lei. Prima non era successo niente di anomalo e la serata sembrava come tante altre. Non saprei che altro dirvi. Dopo, anche voi siete stati nel locale ed io non ho comunque visto niente da segnalare !” . “ Grazie Vinnie “ disse Tody “ E’ stato esaustivo. E lei Potter cosa ha da dirci? “.  “ Intanto che questa pizza è ottima” disse ridendo “ Io come sapete non ero lì la sera che è successo il fattaccio. Posso dire solo che durante il giorno a parte una sfuriata del signor Walker che hanno sentito anche a mezzo isolato di distanza, non è successo molto altro. Ma è normale che in una piccola cittadina come può essere il nostro ambiente di lavoro, ogni tanto qualcuno esterni la propria rabbia in maniera più o meno contenuta. E’ stato un periodo intenso per me. Mi sono messo a ottimizzare gli spazi delle cantine e a cercare di rendere più’ snella la ricerca delle cose, specie delle bevande. Quando ogni cosa è al proprio posto, si lavora meglio ed anche più veloce. Il signor Williams era un discreto intenditore di vini. Aveva fatto un corso di sommelier e se la cavava egregiamente circa la qualità, le aree di provenienza e tutto quello che ne derivava. Per il resto, giornata normale. Ho staccato verso le 19 e sono andato a casa stanchissimo. Era qualche giorno che stavo sistemando la cantina ed ero molto contento di aver finalmente finito. Penso di aver fatto un ottimo lavoro. MI spiace molto che Williams non lo abbia mai potuto apprezzare! “. “ Per quello che mi riguarda, potete andare “ disse l’ufficiale “ Non ho altro da chiederVi !”. “ Neanche io “ disse Ellery . “ Io tornerei al locale per vedere se hanno bisogno di me !” disse il Sommelier, che salutò tutti e uscì.  “ Io invece mi finisco con calma la pizza e dopo magari mi bevo un bicchiere di buon vino “ esclamò il magazziniere. L’agente Canelli era rimasto in silenzio per tutta la sera. Si era annotato qualcosa ma anche lui aveva l’impressione che ben poco di quello che si era sentito, sarebbe stato utile. Una volta finita la pizza e degustato un ottimo bicchiere di vino locale, anche Potter tornò a casa e rimasero nel locale i due poliziotti con Candy ed Ellery . “ Siamo sempre al punto di partenza “ disse Tody “ Sembra che niente lasciasse presagire alla tragedia. Tutti hanno sottolineato che la serata era come le altre e che anche la giornata che era appena trascorsa … non era poi cos’ tanto diversa dalle precedenti. “. “Mi sono sembrati tutti sinceri !” esclamò Candy . “ Sì “ riprese il marito “ Ma è una cosa che purtroppo non ci aiuta per niente ! La cosa sembra così normale che è difficile trovare qualcosa. Possibile che l’assassino non abbia lasciato nessuna traccia? “. Tornò anche l’agente Canelli che si era un attimo assentato . “Tenente. Hanno ritrovato i resti di una bottiglia in un cestino dell’immondizia appena fuori paese. Inoltre sono arrivati tutti i file fotografici di J.Jade. Un paio di ingrandimenti sono in viaggio e arriveranno in centrale tra non molto !”. “ Ottimo: portate subito la bottiglia da Lucy Few a sirene spiegate e chiedetegli se era quella la bottiglia della quale aveva avvertito la mancanza in cantina ... subito !”. Domani e’ la vigilia di Natale : Ellery , tu lavori?”. “Dovrei lavorare al mattino, ma se ha bisogno di me,faccia avvertire che se per i miei capi va bene, andrò domani pomeriggio. Prevede una notte lunga?”. “Può essere . Passa da casa, riordina le idee e vieni in centrale. Esamineremo gli ultimi sviluppi. Chiamo io in azienda !”. Ellery uscì con Candy e si avviò a casa. Alla propria mail trovò anche lui le foto della figlia ma non ebbe il tempo di guardarle. Giusto il tempo per un  american coffe. Andò, dove era sicuro di trovarlo ma non fu fortunato. Aprì meglio lo sportello, ma s’imbatté solo in scatole di merendine e biscotti. “Candy “ esclamò “ Sai mica dove hai messo l’american Coffee ? “ . “ Scusa Ellery, ma stamattina ho sistemato un po’ la cucina e l’ho spostato dall’altra parte dei pensili … in quello a sinistra, il primo. Così è più vicino alle tazze. Quando ogni cosa e’ al proprio posto si lavora meglio ed anche più veloce !”. Il marito ebbe un sussulto: le stesse parole che aveva pronunciato Potter. Avevano una loro logica : “ Cara moglie hai sposato un cretino. La soluzione era fin troppo facile e l’ho sempre avuta sotto i miei occhi. Mi serviranno le foto di mia figlia ed anche una buona dose di fortuna. Non ho tempo per fare nessuna verifica. Adesso chiamo subito Tody e  … “ , “Gli dici di convocare tutti gli indiziati in un qualche posto !”. “Già cara moglie e il posto prescelto è l’Avalon Disco. Andremo direttamente sulla scena del delitto! Chiamo subito il tenente. Tra un’ora tutti in loco e che Dio ce la mandi buona. Vorrei solo avere del tempo per fermarmi in centrale, vedere al volo le foto e avere riscontro sulla bottiglia! Bevo un caffè, e andiamo. “ Chiamò il tenente e gli spiegò la sua teoria e ricevette un cenno positivo : anche lui sapeva che bisognava fare tutto dal vivo , in tempo reale , senza nessuna verifica. Ma ... conosceva bene Ellery e sapeva che era perfettamente conscio di quello che voleva fare . La coppia si vestì un po’ più pesantina: l’aria di sera era notevolmente fresca. L’ufficiale chiese a J.Luke se poteva portare un piccolo buffet a base di pizza e panini all’Avalon , che aveva la cucina chiusa durante la settimana.  Fuori aveva iniziato a piovere! La tentazione di uscire per il nostro speaker fu forte: ma si trattenne … non poteva presentarsi bagnato fradicio. Andarono in centrale a piedi: bruscolava. Sarebbero andati a Rocky Beach col tenente. L’ufficiale li accolse calorosamente : “ Ciao ragazzi. Mi fa piacere che si sia accesa una luce in questo corridoio abbastanza tetro e lungo. Abbiamo poco tempo. Ho convocato la riunione alle 23.30. Dunque, ho avvisato in ditta e ti aspettano solo per il pomeriggio un paio d’ore. Lucy Few ha riconosciuto la bottiglia mancante: a dire il vero le spiegazioni potrebbero essere, per sua stessa ammissione, molteplici … ma teniamo come buona la pista. Ho ordinato al laboratorio di fare il possibile per vedere se esistesse una qualsiasi anche minuscola traccia di veleno. Le immagini delle videocamere non ci dicono niente d’interessante. A proposito: l’autopsia ha confermato l’avvelenamento da cianuro. Cosa altro dovevo dirti? Ah si…ci saranno Dick, Deana, Lucy, Beverly, Vinnie, Luke, Sam, Quintana, Bolletti e un altro paio di collaboratori occasionali. J.Luke porterà il consueto catering volante . Noi andremo in macchina ufficiale. Canelli l’ho già spedito in loco e vigilerà che non succeda niente di strano. Non voglio che succeda come l’ultima volta con Brichetti. Ecco le foto di tua figlia: ha fatto un ottimo lavoro. E’ un ottimo reportage ma non mi sembra che dicano molto !”. Ellery le guardò attentamente e sorrise: la figlia aveva fatto una panoramica di tutte le scaffalature dei vini presenti con tutte le bottiglie in bella vista. E lui sapeva che la soluzione poteva essere proprio nella cantina. Le volle esaminare per cinque minuti: poi si collegò a internet e fece una breve ricerca. Era anche lui un appassionato amatoriale di vini. Salirono in macchina e partirono alla volta di Rocky Beach. Il locale aveva chiuso: il tempo non invogliava e l’ante vigilia non era un giorno ideale per uscire. Meglio così: potevano fare la loro riunione in tutta pace e in qualsiasi posto del locale. Ellery decise che la sala discoteca ampia e spaziosa avrebbe fatto al caso loro. Fu il tenente che prese la parole : “ Prima di tutto un ringraziamento a tutti voi che con breve preavviso siete riusciti ad essere presenti qui, stasera, all’Avalon Disco. Sono passati pochissimi giorni dalla tragedia che ha colpito questo locale e stasera siamo qui proprio per cercare di capire qualcosa in più. Qua con me c’è anche Ellery che ci ha dato un’amichevole mano nelle ultime due indagini. La scena del delitto è chiara: Williams è stato ucciso per avvelenamento da cianuro. Vinnie l’ha trovato a terra, già morto, mentre stava cercando una bottiglia di vino per conto di Lucy. Il sommelier ha avuto la prontezza di chiudere la porta e andare a cercare aiuto. Ricordo che la lampadina della cantina era stata rotta. Una volta in sala, sono entrato io che ero di pattuglia e mi stavo ordinando un caffè. Non abbiamo potuto fare altro che costatare la morte di Bob, blindare la zona e fare qualche domanda in giro. Abbiamo fatto il nostro reportage di foto e abbiamo fatto analizzare il contenuto della bottiglia rotta che è stata trovata in mano al cadavere. La bottiglia non conteneva nessuna traccia di veleno. In questi due giorni abbiamo interrogato un po’ tutti alla ricerca di un indizio. La serata sembrava tranquilla: una come tante altre. A parte un alterco qualche ora prima tra Dick, Luke e Few … tutto sembrava normale. Una delle solite discussioni tra Bob e Dick … ma sembra che anche queste erano se non all’ordine del giorno, almeno settimanale. Williams da quello che sappiamo era un personaggio molto noto nell’ambiente locale. Ne aveva comprato e venduti un bel numero, agendo sempre in perfetta legalità e onestà. Sicuramente può aver pestato i piedi a qualcuno che magari non era riuscito a spuntarla nei suoi confronti e quindi i moventi anche se improbabili, possono esserci stati. Ci sono tanti piccoli punti interrogativi che questa sera cercheremo, per quanto ci sarà umanamente possibile, di risolvere. Vi chiedo quindi di prestare la massima attenzione a tutto quello che sarà detto o fatto in questa serata. Domani sarà la vigilia di Natale: spero che per allora, questa faccenda si possa risolvere. Intanto potete mangiare e bere qualcosa: c’è un piccolo buffet che spero possa ricompensarvi almeno in parte del disturbo che vi abbiamo arrecato. Adesso passo la parola ad Ellery !”.   “Grazie Tody “ rispose l’interpellato “ Il quadro che ha fatto il tenente è stato preciso ed esaustivo. Io sono arrivato sulla scena del delitto neanche un’ora dopo che era successo il fattaccio. I tecnici hanno lavorato molto bene e son stati fatti tutti i rilevamenti del caso. Una possibile traccia che Bob può aver lasciato prima di morire era forse da ricercare nella bottiglia che aveva ancora in mano quando è caduto a terra. Nessuna traccia di veleno all’interno, il che ci porta a escludere che il cianuro sia stato bevuto con quel canale. La bottiglia era un comunissimo vino da pasto … un Red Passion. Non ci dice molto a parte che è stato prodotto a Las Vegas … che di primo impeto ci porta a sospettare di Vegas !” . “ Ma io son stato sempre in sala !” disse il Disc Jockey . “E’ vero” disse Lucy “ E’ sempre stato a chiacchierare qua al bancone bar da quando abbiamo aperto sino alla scoperta del cadavere !”.  “ Lo sappiamo “ e rispose ad entrambi “ Abbiamo fatto le nostre verifiche e una sorta di dettagliata ricostruzione della serata in base alle vostre testimonianze. Vegas, sicuramente è stato un caso che Bob abbia preso quella bottiglia e ti abbia involontariamente incolpato. Può essersi arrampicato e averla fatta cadere per errore… per esempio. Fatto sta che secondo me quella bottiglia ha comunque un significato. Qua in cantina tutti potevano avere accesso: rimaneva aperta durante l’apertura del locale e il personale poteva entrare e uscire a suo piacimento. Idem per un’improbabile persona esterna. Si sarebbe potuta introdurre da un’uscita di servizio o una finestra semi aperta e aver poi richiuso il tutto con le chiavi di Bob. Ma, abbiamo visto che le chiavi erano regolarmente in tasca del cadavere. Tutto il personale aveva copia delle chiavi della cantina, ci siamo informati. Qua con me ho le copie di qualche foto che sono state scattate appena dopo il delitto. Prego … dateci un occhio e passatele tra di voi; poi restituitemele. Non avevo trovato niente che potesse giustificare un qualsiasi tipo di inserimento o inalazione del cianuro … ed anche questo mi dava da pensare. Quello che cercheremo di fare stasera è una prassi consolidata: mi piace riunire tutti Voi per vedere le reazioni e analizzare insieme i vari scenari. Questa ricostruzione la faremo live …come dire: buona la prima. La scintilla mi è scoccata un paio di ore fa e sono sicuro che possa accendere un bel fuocherello!” . Intanto le foto erano tutte ritornate indietro. Chiamò a sé l’agente di supporto a Canelli, l’agente Roarke, e gli indicò un vino nelle foto, chiedendogli veloci e maggiori delucidazioni sulla sua provenienza. E riprese a parlare : “ Potter : sappiamo che nei giorni scorsi si è adoperato per dare una sistemata alle cantine del locale per ottimizzare al meglio lo stoccaggio e la ricerca dei vari prodotti. Giusto ?”.  “ Esatto “ rispose il giovane “E’ stato un lavoro lungo e faticoso che mi ha portato via tante energie . Ho terminato proprio il pomeriggio della morte del signor Williams!” .  Ellery riprese : “Io immagino che la nuova sistemazione abbia stravolto e non poco la piantina della cantina . Penso che nessun vino sia rimasto al suo posto, giusto? “. “Esatto “ rispose il magazziniere “ Qualche vino è rimasto vicino ad altri, ma in posti completamente diversi !”. “ Bene . Presumo che esista una piantina con la nuova disposizione, giusto? “.  “Assolutamente sì “ disse Potter “ Una copia l’ho consegnata a Vinnie , in caso la sera avesse dovuto andare in cantina e un’altra in busta chiusa l’ho depositata in un contenitore apposito per la posta in entrata nell’ufficio del signor Williams con un biglietto nel quale chiedevo di inoltrare il tutto anche al signor Walker  !” . “Canelli !” disse Tody “ Vai subito a vedere di trovare quella lista famosa! “. L’agente scattò subito. Tornò dopo cinque minuti con la busta in mano e con ancora attaccato l’appunto del magazziniere !   Ellery la aprì’ e si prese un paio di minuti per visionarla.  Poi chiese la copia di Vinnie e le confrontò: erano esattamente uguali. E riprese : “Io penso che Bob conoscesse l’assassino. Con una falsa scusa e dopo vi dirò la mia ipotesi, ha bevuto un bicchiere di vino con lui. L’occasione montata ad arte doveva essere importante, perché secondo me è stata usata una bottiglia di Cabernet Sauvignon abbastanza pregiata che solo una grande occasione poteva prevedere. Ricordo che il cianuro è inodore e insapore. Il veleno ha presto fatto effetto. L’assassino ha lavato accuratamente i due bicchieri e li ha rimessi al suo posto. Ha pulito il piccolo lavandino di servizio della cantina e ha nascosto la bottiglia, vuotandone il contenuto nello scarico e sciacquandola più volte. Poi ha nascosto la bottiglia da qualche parte per poi disfarsene in un secondo momento. E’ uscito ed ha chiuso a chiave, rompendo prima la lampadina della cantina. A questo punto Bob deve avere avuto un ultimo anelito di vita e ha voluto lasciarci un indizio. Non aveva le forze necessarie per scrivere un biglietto. Non aveva niente intorno, se non del vino. Si è trascinato sino allo scaffale ed ha afferrato una bottiglia, per poi piombare a terra. Era un Red Passion. Ed è qui che una frase detta sia da Potter sia da mia moglie Candy mi ha acceso la scintilla: quando ogni cosa è al proprio posto, si lavora meglio ed anche più veloce. Ecco il punto. Io sono andato a prendere il necessario per farmi un caffè e pensavo di trovarlo in un ripiano in cucina. Invece era in un altro posto … dalla parte opposta. Candy si era scordata di dirmi circa la nuova sistemazione. Bob non aveva ancora letto la nuova piantina ed è andato a colpo sicuro cercando un vino in particolare, ignorando che al suo posto c’era il Red Passion. Incolpevolmente l’indizio era rivolto al signor Vegas, senza dubbio innocente! Vinnie: mi va a prendere una bottiglia del vino che sino a poche ore prima avrebbe dovuto essere in quel posto? Lei se lo ricorda vero? “. “Certo “ rispose Carapezza e comunque ho anche una piantina della vecchia disposizione. Arrivo con entrambe le cose. Datemi 5 minuti !”. Intanto la gente approfittò per tastare l’ottimo buffet preparato da J.Luke che era rimasto anche lui in zona per sentire gli eventi. Roarke arrivò con l’informazione chiesta dallo speaker e Vinnie tornò con la bottiglia e la piantina: Ellery verificò la corrispondenza, prese la bottiglia e la girò verso il pubblico. “Ecco il vino che Bob avrebbe voluto prendere dallo scaffale !”. Era un Pinot Nero del sud dell’Africa che non suscitò particolari emozioni o reazioni tra il pubblico . “Forse a voi non dirà molto . Posso dirvi che i neri del sud dell’Africa sono molto buoni. Ci sono diverse zone di produzione, ma a noi ne interessa una in particolare e qua ci giochiamo tutto! Il vino in questione è stato esattamente prodotto a … !” e l’attesa fu di quelle lunghissime, anche se alla fine si trattò solo di una manciata di secondi  “Tenente : vuole leggere lei ? “ . Tody prese la bottiglia e sorrise : “ Walker Bay . Canelli : arresta il signor Walker !”. Si alzò un mormorio di stupore. Dick non oppose resistenza e si consegnò spontaneamente all’agente che con l’aiuto di Roarke fu caricato in macchina e portato in centrale e Puka Beach. A quel punto si alzò J.Luke e dalla borsa termica che aveva , tirò fuori una bottiglia di bianco frizzante : “ Caro Ellery, io l’avevo portata perché visto l’ultima volta ... poteva servire , ma è molto meglio berla così. “ e la stappò “ Per festeggiare! “ e chiese dei bicchieri per brindare .  Lo speaker riprese: ecco come secondo me è andata. L’ennesima proposta onesta e mai invadente di Quintana ha sicuramente invogliato Dick, smanioso di vendere la sua parte e ritirarsi a vita privata. L’ennesimo rifiuto di Bob ha fatto scattare un qualcosa nella testa del suo socio. Probabilmente dopo gli ha comunicato che aveva cambiato idea: che lui non voleva più vendere a Quintana e che per il futuro non ne avrebbero più parlato. A Williams non pareva vero di non dover più fare estenuanti discussioni col socio a quel riguardo ed ha accettato di buon grado di fare un brindisi. Il veleno ha cominciato presto a fare effetto, dando il tempo a Dick di far sparire le prove e di lavare il tutto, lasciando a terra il socio agonizzante. Una volta uscito non si è accorto dell’ultimo guizzo di vita avuto da Bob che si è trascinato sino alla bottiglia del Red Passion. Ma ... lui non voleva prendere quella bottiglia. Sam il pomeriggio aveva appena finito la sistemazione ma lui non sapeva della nuova disposizione. Ricordiamoci che Williams era un discreto esperto di vini e sapeva esattamente, dove andare. La bottiglia che voleva prendere era il Pinot Nero, prodotto a Walker Bay e proprio Walker voleva incolpare di tutto. Spero di essere stato chiaro in tutto !”.   “ Chiarissimo “ esclamò Tody “ Ottimo lavoro ! Certo che questi soldi stanno mietendo tante vittime. Lo scorso anno Dino Cardoni stava per essere ucciso per la stessa ragione !”.  La platea era incredula: faceva fatica a metabolizzare che il signor Walker potesse arrivare a tanto. Le discussioni, le distonie fanno parte della vita quotidiana. Ma ... da qui ad uccidere ! Vegas era provato: era molto affezionato a Bob e il fatto che il colpevole fosse stato assicurato alla giustizia era positivo. Il fatto poi che l’assassino fosse una persona che per molte ore del giorno viveva accanto a lui lo lasciava esterrefatto e incolpevolmente basito. Beverly aveva il capo chino, come Lucy, che aveva gli occhi gonfi, pronti a piangere da un momento all’altro. Potter e Carapezza stavano scambiandosi degli incoraggiamenti. Deana era rimasta austera e algida, ma si vedeva che non stava per niente bene. Quintana era soddisfatto anche se amareggiato. Il Garzone del ristorante davanti all’Avalon era incredulo. L’atmosfera era surreale, gelida, rarefatta. Tutti ancora non si capacitavano di quanto successo. Ellery era provato anche lui: aveva dato e speso molto, ma i risultati si erano visti. Era andato senza rete, come un trapezista esperto, ma anche un po’ guascone. Immaginava quello che poteva essere successo ma non ne aveva le prove tangibili. Sin dall’inizio aveva sospettato che la bottiglia di vino rotta avesse in qualche modo avuto una parte importante nella faccenda. Immaginava che il colpevole fosse una questiona all’interno del locale, ma anche qui non aveva prove. Fu in cuor suo contento di aver portato a termine quello che Williams aveva voluto indicare. Rabbrividì al pensiero che un uomo, sentendosi spacciato, trovi la forza e la lucidità finale di riuscire a dare una ultima traccia che in qualche modo avesse potuto essere utile per incolpare il proprio assassino. Assassino, tra parentesi, che conosceva bene. Lavorare per anni, di fianco ad un potenziale criminale : da accapponare la pelle . Le sue riflessioni furono interrotte da una forte pacca sulla spalla ricevuta dal tenente : “ Bravo Ellery. Anche questa volta sei riuscito a piazzare il colpo risolutivo!” . “Sì Tody. Come sempre è stato un lavoro di squadra. Avere un supporto come il Vostro è un valore aggiunto … sempre. Avevamo la soluzione davanti agli occhi e questo mi fa un po’ imbestialire , ma tutto è bene quel che finisce bene!” . “Già “ disse Candy “ Sono contenta che anche se involontariamente io ti abbia dato la nota giusta per arrivare a capire questo labirintico inghippo !”. “ Ah ah ah cara moglie , tu sei importante sempre a prescindere . In questo caso quello che hai detto mi ha messo sul chi va là e di questo ti ringrazio. Poi il merito è di tutti: dal tuo amore a quello dei nostri famigliari, dal bianco di J.Luke al pesce del Pacific Fishes, dalla cucina italiana da Mario al bazar di Cardoni, dalla brezza dell’oceano alla bellezza di Puka Beach e ovviamente un grosso grazie va al tenente Tody che ha  l’enorme merito di lasciarmi fare senza chiedere tanti perché , che è una cosa che apprezzo molto. Questa si chiama: fiducia reciproca. E vi assicuro che di questi tempi non è assolutamente poco. Adesso spero che questa spirale d’odio si allontani definitivamente dalle nostre zone e che l’armonia torni a regnare. D’accordo, Williams è morto a Rocky Beach, ma pur sempre vicino a noi. Mi piace sperare che si possa tornare a occuparci solo di surf e della nostra economia locale. Tra pochi mesi si ricomincerà sicuramente a pensare al mare, alle spiagge, al divertimento. Comunque non dimentichiamoci che il mondo è strano e che purtroppo possiamo anche imbatterci in personaggi imprevedibili com’è successo con Walker in questo caso, apparentemente irreprensibile e insospettabile. Certe volte ti trovi di fianco una persona che pensi sia seria e compassata e invece è quello che cerca di farti fuori, di eliminarti, di by-passarti a proprio favore. Non rappresenta dove viviamo ! Qua siamo tutti una grande famiglia ed è bello pensare di vivere in armonia e sintonia “.  Poi si rivolse al cast del locale “ Cari amici. Mi spiace molto ciò che è successo. E’ una sconfitta per tutti noi e significa che il denaro vale più di una vita e ciò è avvilente. Qua avete un personaggio come Quintana che può aiutarvi a fare andare avanti la vostra attività senza rischiare che nessuno di voi resti a casa senza lavoro: io ne approfitterei !” . “ Ed io ci sarò! “ rispose l’imprenditore tirato in causa “ Per far vedere la mia buona fede, terrò valida l’ultima offerta che avevo fatto per rilevare il locale e in caso siate tutti d’accordo, confermo tutti quanti. Darò disposizioni al mio studio legale di andare avanti con la procedura di acquisizione se mi date il vostro ok! “. Tutti risposero di sì. E alla fine il Disco Studio avrebbe continuato a vivere e a brillare di luce propria, solo con un fornitore di energia … diverso.  Erano passate le due di notte ed era ora di andare a letto. Ellery salutò tutti e s’incamminò verso l’uscita con Tody: sarebbero tornati con lui a Puka Beach. Le strade erano deserte a quell’ora e la pioggerellina aveva ricominciato a scendere. Furono lasciati davanti alla loro casa dal tenente : Ellery lo abbracciò e lo ringraziò di cuore per tutta la cooperazione : “ Tenente, siamo una bella banda io e lei. Orgoglioso di farne parte !” . “ Grazie per esserci sempre al momento del bisogno !” rispose l’ufficiale . “ E’ normale : l’amicizia quella vera … e’ anche questa !”. Salirono in casa e si cambiarono per andare a letto. Erano quasi le tre del mattino: “ Siamo alla vigilia di Natale !” disse lo speaker rivolto alla moglie “ Buon Natale Candy!”. “Buon Natale Ellery “ rispose lei .

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