Here comes the little ghost !

 

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Here comes the little ghost !

I Misteri di Puka Beach 10°episodio

HERE COMES THE LITTLE GHOST !

(COPYRIGHT 2019)

 

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Interpreti :

 

Ellery……………………………..speaker radiofonico

Candy…………………………….moglie di Ellery

Peter  ‘O Caffey……………….direttore hotel

Joseph Calyton………………..panettiere

Arthur Doyle……………………sarto

Bernie Lomax………………….proprietario locande

Atty Mac Allister……………..maitre

Roger Ewan e Eddie Norman…camerieri

Paul Bushmill………………… reception

Stuart Richards……………….capo giardiniere

Brian Taupin……………………altro cameriere

Trevor Keeble………………….autista

Elly……………………………..…cameriera del Pub

Arthur…………………………….padre di Elly

Martina…………………………..cameriera

Steve Donati …………………..imprenditore

Paul Tody………………………..capitanodi polizia

 

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E abbiamo fatto dieci: decimo episodio dei Misteri di Puka Beach. Secondo capitolo fuori dai confini di Puka Beach . Questa volta ci troviamo nell’estremo nord della Scozia … in Europa. C’è un trade union con l’ottavo capitolo e insomma, mi piace dare continuità a questi racconti che oramai sono diventati parte della mia vita.  Mi piace cambiare, variare … i luoghi e anche dei personaggi ma mi piace anche che certe presenze fisse e principali ma anche qualcuno diciamo satellitare  … siano sempre presenti nei vari racconti.  C’è chi ha definito Puka Beach una sorta di Cabot Cove … c’è chi lo accosta piu’ a Rocky Beach (dei Tre Investigatori): diciamo che ci sono dei punti comuni a entrambi i luoghi e nelle mie intenzioni c’era il fatto di offrire comunque sempre l’immagine di un paese piccolo ma conviviale e positivo dove fossero presenti le bellezze californiane come l’oceano pacifico, le spiagge, il surf. Come dico sempre, sono racconti estremamente semplici e con un ampia descrittività’. Corretti e ricorretti: ma sicuramente qualche errore lo troverete qua e là. L’imperfezione fa parte della mia vita: nessuno è perfetto ed io non lo sono (ma neanche ambisco a esserlo).  Viviamo insieme in serenità questi momenti di svago immergendoci nella vita di Puka Beach e nei vari personaggi presenti che oramai sono diventati per me come quelli di Cluedo …conosciutissimi e amati. Lo scrivere per me rappresenta solo una passione e pubblico volentieri il tutto su questa piattaforma on line affinché’ possiate fruirne e rilassarvi per qualche decina di minuti. Ma non hanno nessuna pretesa se non quella di farVi passare un po’ di tempo in serenità. Come sempre : buona lettura e … al prossimo capitolo dei Misteri di Puka Beach. 

PS Questo libro è dedicato al mio alter ego artistico …Ellery al quale voglio tanto bene e col quale non sono così poi tanto differente … anzi. 

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L’estate passata a Marine Beach era stata veramente eccezionale per Ellery e sua moglie Candy: la soluzione del caso Rock and Roll li aveva riempiti di un’enorme soddisfazione personale, e inoltre le nuove amicizie che avevano stabilito, erano veramente di buonissimo livello. Prima fra tutte, quella con la pop star Olivia Newton John. Ad agosto erano stati ospiti per un week end nella sua casa di Malibu’, e ora che l’autunno avanzava minaccioso, avevano senza dubbio immagazzinato legname a sufficienza da mettere in un buon camino ed avere da raccontare per tutto l’inverno. Le orde di turisti che avevano popolato Puka Beach durante l’estate si erano per la maggior parte lentamente evaporate e il paese si stava preparando a entrare progressivamente in quello che si poteva tranquillamente definire come letargo invernale. Era il periodo nel quale tante attività si preparavano a fare una sorta di rimessaggio e stavano sistemando tutto il possibile immaginabile nei vari magazzini esterni o nelle stesse strutture per poi chiudere a dovere il tutto e riaprirlo non prima della prossima primavera. Era un lavoro se vogliamo, lungo e noioso, ma che se fatto con perizia e impegno, avrebbe poi facilitato le varie operazioni alla riapertura dell’esercizio : ricominciare e trovare un certo ordine nella disposizione delle cose riposte sarebbe stata una cosa assolutamente positiva e propositiva rispetto ad averle accatastate con ordine sparso senza una logica apparente. Avrebbero chiuso circa la metà dei punti ristoro presenti e almeno il quaranta per cento dei negozi di varia natura esistenti nel piccolo paese. Al momento erano ancora tutti aperti, ma eravamo agli sgoccioli. Era stata una stagione assolutamente ottima per il turismo locale: tra gare, campionati di surf e le riprese del film Rock and Roll, gli incassi erano stati notevoli a 360°. Chi chiudeva, poteva vivacchiare tranquillamente sino alla primavera, oppure poteva andare a fare la stagione invernale in qualche località di montagna negli stati vicini. Le attività che rimanevano aperte, erano piu’ che sufficienti a garantire a tutti i residenti di Pula Beach, l’indispensabile per vivere degnamente il mite inverno che li attendeva. Negozi come il bazar di Dino Cardoni si riciclavano e per la stagione invernale abbandonavano tutto ciò che era tipicamente estivo, per venire incontro alle varie esigenze dei cittadini. Era un periodo dove anche la piccola delinquenza era praticamente nulla e il lavoro del capitano Tody era molto ridotto per non dire inesistente.  Candy lavorava al ristorante Da Mario che era aperto tutto l’anno. Era specializzato in cucina italiana e aveva sempre un ottimo giro di clienti che lo tenevano in vita anche in inverno. Idem il Pacific Fishes che alla fine era l’unico reale ristorante di solo pesce presente nel periodo invernale.  Verso le colline interne resisteva il Little Cabbage in zona Blue River e piu’ all’interno il Two Lakes che si trovava alle pendici delle colline. Sulle colline invece avevano il Green Pine che con il suo classico allestimento di legno era adattissimo per l’imminente stagione invernale. Ellery era sempre impegnato nella sua doppia attività d’impiegato presso una locale ditta di pollame e di speaker radiofonico a Puka Shell Radio, emittente di proprietà di Ted Valley. A centinaia e centinaia di chilometri di distanza, e precisamente inScozia, la situazione nel paesino di Joshburg non era delle piu’ felici. L’economia locale si basava principalmente sul turismo e sulla pesca, e sino a poco tempo fa le cose parevano procedere in maniera ottima, e i locali abitanti ben si erano integrati con le frotte di turisti che in parecchi mesi dell’anno affluivano per ammirare i tipici e meravigliosi paesaggi scozzesi. I problemi, e non piccoli, erano sorti solo da pochi mesi, e tutti si erano concentrati al White Seagull, un bellissimo hotel a metà strada tra un residence e un maniero. A essere sinceri dava senza dubbio l’idea che fosse stato proprio un maniero poi adibito in un secondo momento a residence. Si trovava  in piena campagna, a parecchie miglia da Kirkwall, un’amena cittadina delle Orkney Island, proprio al nord della Scozia. Era il vertice di un triangolo, la cui base era tracciata tra Wick e Thurso. L’isola non era grandissima e come spesso succede in questi casi, tutti si conoscevano. Appena fuori del paese, al termine di una stradina lastricata c’era Joseph, il panettiere, un uomo sula sessantina che amava spassionatamente il suo lavoro, e che a detta di tutti, faceva i panini piu’ croccanti e saporiti del luogo. Un centinaio di metri prima vi era Arthur, il sarto, uno dei pochi veri e autentici maghi del settore, ancora in circolazione. Una persona austera e alla vecchia maniera Ai margini di un modesto parcheggio c’era un pub, il piu’ grosso di Joshburg. Si chiamava The Darts, e in esso confluivano la maggior parte degli uomini della cittadina, e da esso defluivano pinte e pinte di rossa birra, spumeggiante e dissetante. Insomma, era un paesino nel quale il tempo pareva passare piu’ lentamente che altrove, con tutti gli abitanti perfettamente attenti che non prendesse velocità, ben orgogliosi delle antiche e centenarie tradizioni. Il White Seagull era senza dubbio l’albergo piu’ grande: con le sue settanta stanze, garantiva spazio per tutti. Inoltre era l’unico che poteva offrire anche una piscina e un paio di campi da tennis. Il resto erano alberghetti di seconda fascia, quasi locande o poco piu’, che soddisfacevano egregiamente i palati meno esigenti. L’Hotel era di proprietà di un imprenditore americano che aveva sempre creduto nel progetto e che si era adoperato affinché nulla e nessuno potessero danneggiare il rapporto con la popolazione e con la natura circostante. Il proprietario dei restanti alloggi era Bernie Lomax, un omone sulla cinquantina, con due spalle rubate all’agricoltura e due foltissimi baffi grigi che gli riempivano parte del labbro superiore. Era un ottimo imprenditore che sapeva fare sfruttare al massimo quella decina di locande che possedeva. Il resto degli alloggi era ben poca cosa, e a parte un campeggio da una stella, Joshburg non offriva altro. I guai del White Seagull erano iniziati appena dopo la riapertura in seguito a dei lavori di manutenzione e ristrutturazione che lo avevano tenuto chiuso per un mese circa. Il direttore dell’albergo, il rispettabile signor Peter’O Caffey aveva personalmente sovrainteso scrupolosamente ai lavori, ma sfortunatamente per lui non si era potuto accorgere della presenza di alcuni ospiti, causa dell’improvviso declino economico della struttura: i fantasmi! Dall’altra parte del mondo e precisamente a Puka Beach, Candy era in macchina (piovigginava leggermente) e si stava dirigendo alla propria sede di lavoro.  Era armata di un leggero maglioncino di cotone per proteggersi dai primi freschi del pacifico. Salutò David Wilson che stava tirando su la tenda del proprio negozio sportivo e passò davanti al 5 Stars di Neil Girato. La aveva appena chiamata velocemente il marito : “ Jane Sutton mi ha chiamato  mezz’ora fa e ha detto che era una cosa molto importante. L’ha cercata Donati e gli ha chiesto di rintracciarci. A proposito, adesso come perfettamente sai si è completamente ristabilito ed è in pienissima forma. Ho detto a Jane di chiamarmi stasera verso le 17.30 appena arrivo a casa , così potremmo ascoltare la conversazione col viva voce!”. “Donati!” esclamò Candy “ Che piacevole sorpresa; sarà un vero piacere sentirlo!”. Era solo della primavera scorsa l’aver salvato la vita a questo imprenditore americano. Chissà cosa desiderava da loro. Lo avrebbero saputo questo pomeriggio.  Erano le 17.30 e lo speaker era appena arrivato a casa, percorrendo la dorsale che partiva dalla sua ditta e si allungava sino alla costa : lo squillo non si fece attendere.

“Pronto? Chi parla ?” disse rispondendo la mogliealla chiamata. “Buonasera, sono Steve Donati, Volevo cortesemente parlare con Ellery!”

“Salve signor Donati, sono Candy , la sua moglie . Si ricorda di me?”

“Certo, e come potrei dimenticarmi di tutti voi che mi avete salvato la vita?

“Adesso la metto in viva voce: siamo solo io e mio marito. Parli pure!”. “Salve ragazzi. Tra quindici minuti prendere il mio aereo privato. Devo parlarvi, e vorrei farlo a quattrocchi. Dove possiamo vederci? Vi va bene alle 21,30 al Surf Surf? Ho prenotato la stanza ottantaquattro: venite direttamente su da me , e non vi allarmate senza ragione . Non esiste assolutamente nessun problema. Ok?”. “Va benissimo!” disse Ellery “A dopo allora!”. “Ci vediamo stasera, e faccia buon viaggio!” concluse la moglie. Nello stesso istante, nella hall del White Seagull, l’ennesima comitiva era sul punto di lasciare le proprie camere.

“Vi prego, non ve ne andate!” supplicò ‘O Caffey “ I fantasmi non esistono. Non vi fate influenzare da tutte le voci!”. “Senta!” rispose il capo gruppo “Siamo qui da tre giorni, e per ben due sere di seguito abbiamo distintamente sentito rumori di catene e ululati. Ce ne andiamo!”. Questa era la classica scena che andava ripetendosi dall’inizio dell’autunno. Erano veramente poche le persone che resistevano ai presunti fantasmi, e tra queste per forza di causa maggiore, vi era tutto il personale. Vi era il maître, Atty Mac Allister, dall’aspetto serio, professionale e posato. Era sulla cinquantina, moro di capelli e sorridente con tutti. Pareva molto orgoglioso dell’incarico ricoperto, che svolgeva con tanta passione e dedizione. Un tipo giovanile e gioviale. Gli altri camerieri di una certa rilevanza erano: Roger Ewan, un ragazzo sulla trentina, rosso di capelli, due spalle grosse come un armadio, e Eddie Norman, leggermente piu’ giovane del precedente, moro di capelli e con cinque o sei chilogrammi in piu’ del suo peso forma. Il capo dei giardinieri era Stuart Richards. A vedere lo stato della tenuta non propriamente piccola, era una persona veramente in gamba: tutto era al proprio posto armoniosamente e con un certo gusto coreografico. In parallelo a Marine Beach, Ellery e Candy si stavano avvicinando al Surf Surf per incontrare Donati. “Chissà cosa vorrà ?” si chiese la ragazza. “Io non ne so molto piu’ di te !” disse il marito “ E’ stato di poche parole, ma ci ha rassicurato su un fatto, e cioè che non ci saranno cattive notizie!”. Con un leggero anticipo sull’ora fissata, il dinamico duo arrivò all’Hotel. Non fu necessario salire in camera: ad attenderli nella hall trovarono il capitano Tody e Ivan, il responsabile lavorativo di Ellery, che ne fu alquanto sorpreso. “Hey capo !” disse con non poca meraviglia l’impiegato. Come mai da queste parti?”. “Ho ricevuto una telefonata da un certo Donati, il quale mi ha pregato di poter essere presente a questo incontro. Non so altro, se non che ci aspetta al bar. Ci ha riservato un tavolo: forza, andiamo!” rispose l’interpellato . “Ellery” esclamò, con un sorriso, l’imprenditore “ Che felicità rivedervi!”.“Buona sera signor Donati: è un grande piacere costatare che è tornato in pienissima forma!”. “Sì, e lo devo solo a voi … non lo scordate, perché io non me lo dimenticherò mai!”. “E’ stato un piacere!” disse Candy, che proseguendo: “Ma quale buon vento l’ha portata sino a Puka Beach?” . “ Già “ disse Tody sorridendo “ Sono curioso! Ci dica!”.  “Prima di tutto devo ringraziare tutti voi per essere venuti : siete stati molto gentili. Seconda  cosa: vi domando l’assoluta riservatezza su ciò che sto per dirvi”. “Non si preoccupi, sa che su di noi può contare ciecamente!” disse lo speaker.

“Voi sapete che avete un vitalizio di vacanze da passare ad Aspen, e a questo proposito spero che tra poco vorrete onorare il nostro patto. Adesso vi faccio una proposta extra. Da circa 5 anni ho acquistato un maniero in Scozia. Era un’occasione, e da buon imprenditore, avevo fiutato l’affare. Ho investito un bel gruzzoletto, e l’ho ristrutturato alla grande trasformandolo in un hotel a quattro stelle. Gli affari sono sempre andati a gonfie vele, tanto piu’ che poco tempo fa, per fare, dei lavori di manutenzione, ho perso parecchia clientela, chiudendo per un breve periodo. Il problema è che dopo la riapertura, sono cominciati a sorgere dei problemini che hanno portato a un fuggi fuggi generale dei numerosi avventori.” . “E quale sarebbero questi problemi?” chiese Ellery . “La presenza di ….fantasmi! E…vi prego…non mettetevi a ridere. Ricordatevi che vi sto parlando di un paesino piccolo e zeppo di tradizioni popolari , nelle quali la credulità è senza dubbio ai primi posti!”. “Fantasmi?” si auto domandò Ellery, quasi a convincersi che quello che aveva sentito corrispondeva a realtà. “Hai capito benissimo!” rimarcò Donati “Fantasmi! Io so che siete in gamba. Jane mi ha raccontato che avete risolto altri casi, e che il capitano Tody garantisce per voi; quindi mi è venuta un’idea.  Pensavo di inviarvi in missione a Joshburg; là nessuno vi conosce e potrete muovervi in totale libertà. Prima di intervenire direttamente vorrei tentare la vostra carta. E qui entrano in gioco il signor Ivan ed anche il responsabile di Candy che ho già contattato telefonicamente … perché dovreste partire la prossima settimana , e stare via almeno sette o otto giorni. Resta ben inteso che la trasferta sarà totalmente pagata. Avrete duemila dollari extra per le vostre spese e un rimborso per ogni cosa che comprerete per riuscire a capire l’arcano!”. “Beh!” disse Candy “ E’ una proposta interessante. Lei è troppo gentile! Cosa le ha risposto il mio capo Mario ?”. “ Il periodo è tranquillo e per lui non ci sono problemi. Troverò sicuramente il modo di sdebitarmi con lui in qualche modo !”. “Io non credo ai fantasmi, e per ciò che mi riguarda, sono d’accordo!” dissero Ellery . “Prima di tutto la ringrazio per l’offerta, e la ringrazio pure per dare così ampio credito alle nostre capacità. Ha fatto benissimo a chiamare il mio capo, perché in questo momento non avevamo pianificato nessun tipo di ferie, e quindi non vorrei mettere in difficoltà l’azienda . Per quello che riguarda la radio, ho tutto il tempo necessario per lasciare a Ted del materiale di supporto che ovvierà alla mia assenza. Non sarà lo stesso, ma questa è un’occasione imperdibile che penso che sarà compresa senza problemi. . Signor Donati, la ringrazio per la fiducia, e da parte mia non troverà nessuna opposizione.”. “Per ciò che mi riguarda “ disse il capo dello speaker dell’azienda di pollame “ Alla luce di quanto di buono avete fatto e delle garanzie che piu’ di una volta il capitano ha usato per far ottenere a Ellery dei permessi, posso dire che anche per me non ci sono problemi. Il periodo sembra tranquillo e avrai il tempo di passare qualche incombenza ai tuoi colleghi  !”.  “Benissimo” disse Donati “ La ringrazio. Non è che sia sicuro di un imbroglio, ma il fatto di avere in loco una pattuglia agguerrita come la loro, merita di essere sfruttato. Uniranno l’utile al dilettevole, e vi assicuro che il posto è veramente incantevole. Ricordatevi: voi non mi conoscete. Organizzerò come se risulti un viaggio premio vinto da qualche parte. Nessuno al White Seagull saprà mai che siete miei  ospiti. Domani Ellery ti arriveranno i duemila dollari per le vostre spese, e per ciò che riguarda gli extra, ti darò un numero di fax dove inviare le ricevute: ti sarà immediatamente fatto un bonifico al tuo conto corrente. Mi raccomando, la Scozia rimane al Nord dell’Europa, quindi considerata la stagione , portatevi dei bei maglioni pesanti e una bella giacca!”.

“Terremo conto del consiglio!” disse Candy “ E grazie ancora per l’offerta!”.

“Purtroppo” disse Donati “ La data non è procrastinabile in nessun modo, e quindi obbligatoriamente dovrete partire tra otto giorni esatti!”. “Spero che saremo tutti al nostro posto!” terminò Ellery. Si salutarono: Donati aveva l’aereo che lo avrebbe riportato ad Aspen alle sette di mattina. “Domani mattina ” disse Ellery tornando a casa “Mi documenterò subito sulla Scozia e su Joshburg !”. “Mamma mia che viaggio lungo!” disse Candy “Non mi era mai successo di andare nel vecchio continente, ma sono fermamente convinta che sarà una buonissima esperienza!”. “In Scozia si pesca bene !” disse lui “Potrei approfittare per portare la mia canna da pesca che mi hai regalato non tanto tempo fa, ma potrei anche assaggiare tutti i whiskey possibili: dicono che quelli scozzesi siano eccezionali.” “Per ciò che mi riguarda” disse la moglie “ Mi concentrerò sulle stupende stoffe locali tipiche dei piccoli paesi ! ”. “Mi raccomando però!” disse Ellery “ Non discostiamoci troppo dalla missione primaria, che è quella di scoprire l’esistenza o meno di qualche complotto. Nel tempo libero, sono sicuro che troveremo al 100% il modo di divertirci!” . Ok, mi sembra giusto!” disse lei abbracciandolo. La settimana seguente fu passata a preparare al meglio la trasferta: passarono da Cardoni per scegliere un abbigliamento piu’ consono al posto, che rimaneva molto a nord. Lui registrò diverse bobine da consegnare a Ted Valley per sopperire alla sua temporanea mancanza. All’occorrenza sarebbe stato sostituito da Roby Bear che lui considerava all’altezza della situazione. Ellery andò da Mark Tommy per procurarsi pellicola a sufficienza per immortalare gli splendidi luoghi che di lì a poco avrebbero visitato, e come di consueto l’esperto fotografo lo aveva rifornito in maniera piu’ che soddisfacente. Quindi cercò di passare qualche consegna per le incombenze piu’ urgenti, nella ditta dove lavorava . Da Mario avrebbero sopperito alla mancanza di Candy con una cameriera temporanea. Visto il periodo di relativa calma, non ci sarebbero stati problemi di nessuna sorta. Erano elettrizzati per questa nuova avventura e non lo nascondevano. In fondo avevano ricevuto un’ottima investitura che a loro aveva fatto molto piacere ma che contemporaneamente li aveva caricati anche di qualche responsabilità. I preparativi proseguirono intensamente nei giorni a seguire: preparare una trasferta in un altro continente era sicuramente una cosa impegnativa. Bisognava ottimizzare e alla grande lo spazio a propria disposizione che ovviamente non era enorme, cercando di portare via tutto quello che teoricamente avrebbe potuto servire. Candy era molto brava in questo e fece un ottimo lavoro mettendo in valigia quello che sarebbe sicuramente stato utile … ed anche qualcosina in piu’! Arrivò il giorno della partenza: dovettero andare a una ventina di miglia da Puka Beach per prendere l’aereo che li avrebbe portati a destinazione. Salirono su di un comodo Boeing: Donati aveva riservato loro un posto in prima classe. Il viaggio si prevedeva come lungo e noioso, e così fu’. Ellery, che mal digeriva tutto ciò che non rimaneva ancorato al suolo, con relativa fobia, riuscì a dormire qualche ora e a vedere un paio di film. Anche la moglie si era orientata sulla stessa strategia. Il loro atterraggio fu tranquillo e senza intoppi. Un torpedone li aspettava per portarli allo zenit della Scozia: lì avrebbero preso un traghetto che li avrebbe guidati sino a Kirkwall. Da quel punto avrebbero preso un bus di linea per Joshburg. Arrivarono alla reception alle undici di mattina, un po’ scombussolati: il viaggio sul traghetto, a causa della scarsa collaborazione del mare, non era stato dei migliori, e i due stomaci non erano al meglio della condizione. Era un fresco martedì mattina, e il sole autunnale, pallido e poco efficace, aveva il solo pregio di illuminare l’ambiente, lasciando a un tagliente vento il compito di rinfrescarlo a dovere. L’entrata del White Seagull era veramente bella: un’enorme cancellata di ferro battuto segnava il suo inizio. Parallelamente correvano sia la strada riservata alle macchine, che conduceva al retro che era regno di un ampio parcheggio, sia il vialetto riservato ai pedoni, che tra due file di alberi, scortava l’avventore sino alla porta a vetri che introduceva nella costruzione. Colpiva immediatamente l’enorme lampadario che, ancorato da solide funi di acciaio, spioveva dal soffitto in legno. “Maestoso” esclamò Candy guardandolo con ammirazione. Ai lati dell’entrata vi erano due armature che sembravano sorvegliare il tutto: in mezzo a loro, infatti, correva un tappeto rosso che conduceva sino al massiccio bancone della reception. “Buongiorno ragazzi! ” esclamò Paul Bushmill, il giovane addetto al ricevimento degli ospiti. Superava il metro e ottanta d’altezza e aveva un aspetto pulito e rassicurante. “Buongiorno a lei!” esclamò lo speaker! Io mi chiamo Ellery, e assieme a mia moglie che vede accanto a me, sono il vincitore di un soggiorno. Ecco il buono ...le prenotazioni dovrebbero essere già state fatte da chi di competenza !”. “Un attimo che controllo … Mmmhhh … si! Ecco qua. Avete una bella matrimoniale che si trova nell'ala est del castello, una parte che rimane un po’ defilata, ma che offre un panorama stupendo. Recentemente è stata ristrutturata: sicuramente sarete contenti della sistemazione!”. “Ne siamo convinti! disse Candy . “A proposito!” riprese Paul “ La sala pranzo apre dalle 12 sino alle 14 : avete tutto il tempo a disposizione per sistemare i vostri bagagli e darvi una rinfrescata. Per qualsiasi cosa, suonate i campanelli a vostra disposizione. Il nostro compito è quellodi assicurarvi una tranquilla permanenza!”. “Grazie mille, lei è molto gentile!” disse Ellery. Presero le chiavi e si allontanarono. L’ala est effettivamente era piu’ defilata, e comunque la vista che offriva era veramente come preannunciato : subito dopo le mura iniziava un largo pergolato al termine del quale si apriva  un boschetto. Piu’ a sinistra, in lontananza si poteva vedere Kirkwall e tutta la distesa verde che stava in mezzo.  La loro camera era dominata dal legno, e possiamo dire, dalla tradizione, unita però a un comfort ultra moderno che garantiva sicurezza totale. Il bagno era ampio e spazioso e offriva anche una vasca idromassaggio. Un piccolo terrazzo poteva offrire un valido punto di osservazione. Le altre stanze ricalcavano le stesse orme: grandi uguali e con gli stessi optional. Il termostato del riscaldamento era posizionato sui 20 gradi : Ellery lo alzò di circa due tacche . Il freddo patito sul traghetto gli aveva raffreddato le ossa e aveva bisogno di riequilibrare il tutto. Candy nel frattempo aveva già disfatto le sue valigie e aveva diligentemente  sistemato abiti e accessori nei capienti armadi :”Mi infilo subito nell’idromassaggio ... ne ho proprio bisogno!” Si sfilò’ camicetta e gonna e si avviò verso il bagno. Ellery si dedicò a sistemare le sue valigie, e dopo poco gli diede il cambio nella vasca. Ne uscirono entrambi ritemprati e soddisfatti del servizio veramente ottimo offerto sino al momento dall’hotel. Alle 12,25 erano nel salone da pranzo. Era uno stanzone dove i tavoli e le sedie erano disposti in maniera armoniosa, denotando da parte del maître Atty e del responsabile dell’hotel, un innegabile buon gusto. Roger Ewan venne verso di loro con un ampio sorriso : “ Buongiorno ragazzi, so che siete venuti dall’America! Spero che vi troverete magnificamente da noi. Vi informo che potrete assaggiare e degustare sia il cibo tradizionale scozzese, come la famosa interiora, che quello tipico europeo e americano!”. “Ne siamo contenti!” disse Candy “Però almeno per ora gradirei qualcosa di americano. Mi fido di lei! In fatto di verdure sarei però curiosa di assaggiare qualcosa di tradizionale!”. “Bene…ci penso io! Anche per lei va bene lo stesso?” chiese al marito. “Ok, mi fido della vostra competenza” rispose. “Bene, non ve ne pentirete! Brian!” e chiamò un ragazzo “ Pensaci tu. Americana la carne e scozzese i contorni!”. Era un cameriere molto giovane, rosso di capelli e con la faccia piena di lentiggini. Si mostrò cordiale ed efficiente! Dopo un’ora, tornarono soddisfatti nelle loro camere. Ellery alzò la cornetta che squillava. Era il capitano Tody che ovviamente era a conoscenza della loro missione: “ Ciao ragazzi, come ve la passate?”. “Benissimo. L’hotel è una favola e al momento non abbiamo riscontrato nulla di anomalo. Oggi pomeriggio cominceremo a perimetrare tutto l’edificio e forse, troveremo o noteremo qualcosa. Lo staff mi sembra molto cordiale!” disse lo speaker. “E il tempo?” chiese l’ufficiale . “Il sole è bello, ma l’aria … brrrr ... è veramente fredda. Mi sa che oggi m’infilerò il mio gilet di piumino. Appena avremo news rilevanti la chiameremo . Ciao, e a presto !” . Si riposarono per un’oretta e mezza, e si ritrovarono intorno alle 16,15 nella hall per andare a visitare un po’ la cittadina. Vi erano circa un paio di miglia scarse per arrivare al paese, e decisero per quella volta di andare a piedi. La strada non era particolarmente affollata, e durante il percorso trascrissero gli orari degli autobus, ritenendo piu’ saggio percorrere l’aria fresca e le ombre del tardo pomeriggio sopra quattro comode ruote. Arrivarono a Joshburg in poco meno di mezz’ora, e incontrarono subito la bottega di Joseph, il panettiere: ” Buongiorno ragazzi!” esclamò. “Veniamo dal White Seagull . Buongiorno a lei” disse Ellery “La camminata ci ha messo appetito, cosa ci consiglia?”.

“Ci penso io : vedrete che dopo ciò che vi farò assaggiare, tornerete da me. Ecco fatto, sono appena usciti dal forno. E questi altri, ve li regalo io. Ciao e buona giornata!”. “Grazie mille” rispose Candy a nome di entrambi. Uscirono e sgranocchiarono le delizie appena comprate, e le trovarono sublimi. Joshburg era una piccola cittadina e non s’impiegava molto a visitarla, ma vollero comunque eseguire una visita abbastanza capillare. Ellery si annotò su di un taccuino, vicoli e vicoletti che componevano il paese. Annotò nomi di botteghe, nomi di vie e tutto quello che in futuro poteva tornare utile. Intanto l’autunno scozzese cominciava a scalpitare: il sole stava emanando gli ultimi pallidi raggi, sostituiti dalla morbida oscurità, che senza che se ne accorgessero, li avvolsero rapidamente. L’autobus passò in orario, e li condusse all’entrata del White Seagull. Qui incontrarono Trevor Keeble, il responsabile del parco macchine dell’hotel. Era un omone alto, dall’aspetto non proprio amichevole, ma che a dispetto dell’immagine, si dimostrò molto gentile, scambiando due chiacchere con il dinamico duo. “Brrrr!” esclamò Candy “ Fa veramente freschetto. “Presto, infiliamoci dentro” disse lui, tremante. Nella loro camera trovarono tutto il comfort che cercavano : all’interno della stanza la temperatura era regolata dal termostato, mentre nei vari saloni vi era un impianto centralizzato che soddisfaceva ad ogni esigenza. “Non capisco” disse lei “Come un hotel di questo genere possa avere dei problemi. E’ a dir poco fantastico!”

La sua domanda fu interrotta dal toc toc della porta : “Avanti” disse subito lui ,quasi colto di sorpresa. “Devo consegnare un pacco a Ellery Sinclair !” disse Jonathan il factotum. “Eccomi, sono io” e gli mostrò un documento d’identità! Una volta rimasti soli aprirono il pacco, incuriositi sul relativo contenuto. “Porca vacca!” esclamò Ellery “ Un telefono satellitare. Aspettate che c’è un biglietto. E’ di Donati: <<Salve ragazzi, questo gioiellino vi permetterà di poter mantenere facilmente i contatti con l’America. Chiamate quando e quanto volete: il credito non ha limite. Anzi, chiamatemi subito a questo numero: è una linea prioritaria che ho fatto installare e che conoscete solo voi. A presto!”>>. “Certo che questo imprenditore sta investendo molto su di noi!” esclamò Candy. “Si !” disse Ellery “E non dobbiamo deluderlo. Da domani inizieremo ad indagare!”. Chiamarono il loro definiamolo padrino e quindi andarono a mangiare. Fu un’ottima cena variegata e di buona qualità. Quindi tornarono in camera. “Pero’!” disse Candy mentre, si stava sfilando pantaloni e camicia “ Qua la sera fa veramente fresco. Prima ho messo il naso fuori dalla finestra e a momenti mi si staccava dal freddo!”. “Eh già! Qua il vento è veramente con la V maiuscola. Chissà se domani troveremo una bella giornata? Boh!…dormiamoci su!”. Erano circa le tre di mattina quando Ellery spalancò gli occhi: sentiva distintamente in lontananza, un rumore di catene e un vago lamentio. Si stropicciò gli occhi per essere sicuro : dopo pochi istanti il rumore cessò!. “Mah! Forse la mia era solo immaginazione! Scenderò a prendere qualcosa per cercare di riaddormentarmi …. qualcosa di caldo … magari un bicchiere di latte!”. Fece bene attenzione a non svegliare la moglie. Aprì la porta e si trovò davanti ad un vicino di stanza che gli disse : “Buonasera , non riuscivo a dormire e sono sceso a prendere una bevanda calda alle macchinette . Ebbene, sia all’andata ma specialmente al ritorno mi è sembrato di sentire dei rumori strani!”. “Sa che devo dirle in tutta sincerità che anche io ho sentito la stessa cosa? Mah, torni pure in camera: io vado alle macchinette a vedere se trovo qualcosa anch’io. Non pensiamo piu’ a quei rumori, forse li abbiamo solo immaginati !". Percorse pochi metri e i rumori si ripeterono, questa volta ancora piu’ forti: sembravano provenire dalle pareti. Davanti a lui si spalancarono alcune porte e molte persone spaventate si dirigevano verso la hall. Ellery rientrò in camera immediatamente per paura che la moglie si spaventasse. La ritrovò che si era appena alzata dal letto e si stava stropicciando gli occhi: “Che cosa succede El?” “Sembra che abbiamo visite ... i fantasmi?”. “Ma dai! Non crederai anche tu a simili fandonie? “disse lei. “Infatti non ci credo, però i rumori li ho sentiti, e la gente scappava veramente impaurita. Stavo scendendo a prendere un bicchiere di latte caldo e ho distintamente sentito i rumori: urla soffocate e catene rotolanti! Anche un nostro vicino che era sceso poco prima di me li ha sentiti! Ho cercato di sminuire la cosa ma l’ho visto veramente preoccupato. Adesso , possiamo telefonare a Donati ed avvertirlo che c’è stato un primo avvenimento!”. “Digli pure che nessuno di noi si è spaventato, e che pensiamo che sia solo credulità popolare!” disse Candy. “Sì, senza dubbio!” esclamò lui “Ma in effetti, anche se i rumori li ho sentiti anch’io, penso che la soluzione sia sicuramente un’altra! Siamo qui in missione e direi che è arrivato il momento di metterci in movimento. Oramai non ho piu’ sonno; giù nella hall c’è un trambusto tremendo e non riuscirei piu’ a dormire. Io vado a dare un occhio in giro, dentro e anche fuori. Tu rimani in camera attaccata al telefono che non si sa mai! Preferisco dividere le forze che in caso di problemi almeno uno dei due possa rimanere pienamente operativo per allertare Donati ”. “Fai attenzione” esclamò Candy rivolta al suo marito. Dieci minuti dopo, Ellery era pronto: era ben imbacuccato per difendersi dal freddo pungente. Candy scese nella Hall a vedere la situazione: qui regnava un trambusto incredibile. C’era gente che reclamava a gran voce un rimborso; il pesante bancone di legno tremava sotto le spinte dei turisti. Fu un assonnato Peter ‘O Caffey  che prese la parola : “ Sentite, mi spiace molto per ciò che sta succedendo. Questi sono eventi che non dipendono dalla nostra volontà. Non vi preoccupate: sarete rimborsati totalmente. Se volete, potrete sistemarvi negli altri alberghi della zona : provvederemo a contattarli!”. Le sue parole placarono la sommossa popolare, e dopo una ventina di minuti, la calma era rientrata. Ellery stava scendendo a valle passando per le scale antincendio, non volendo dare nell’occhio. Sua intenzione era quella di perimetrare l’edificio.  Partì dalla parte est che era la meno illuminata, e ben presto nella parte vicino alle loro camere, arrivò la quasi totale oscurità. Il White Seagull ora stava riposando: poteva girare indisturbato. Non vi erano segni di effrazione: le finestre e le porte esterne parevano intatte. Ellery si addentrò brevemente nel boschetto vicino all’Hotel, ma dovette ben presto rinunciare per l’impossibilità di vedere decentemente dove stava andando: “Domani mi armerò sicuramente di torce!” disse tra se’. Si fermò un secondo a prendere fiato: fu allora che sentì distintamente un rumore di rami spezzati … che risultò quasi impercettibile . Poi di nuovo silenzio, tombale. Fece un paio di passi in direzione del rumore: niente. Attese in silenzio per cinque minuti : ancora niente. Poiché si stava congelando mani e piedi, decise di incamminarsi verso il parcheggio. La parte ovest era decisamente più illuminata, ma ciò la rendeva anche meno adatta per nascondersi. Anche lui non riscontrò nulla di anomalo: porte e finestre erano ok. L’aria nel frattempo era sempre piu’ pungente. Candy era all’interno e dopo aver visitato la hall, si mise a ispezionare a spanne il resto dell’hotel. Stava passeggiando nel corridoio quando un suono sordo risuonò nell’aria. “Chissà cosa è stato?” si chiese tra se “ Non è niente, devo aver preso una mattonella vuota!”. Per esaminare la mattonella urtò la parte superiore di un portacenere, scaraventandolo a terra con estrema facilità, quindi rimase impigliata in un grosso tendone che sporgeva forse qualche centimetro di troppo da un ampio finestrone: “Mi sembra di essere su candid camera !” pensò a voce alta. Fece una decina di metri e ricominciarono le urla e le catene! “Ragazzi” disse Candy “ Manteniamo la calma Non corriamo nessun pericolo questo è sicuro !” si ripete’ per darsi coraggio “Continuo il giro etutto si sistemerà!”. Dopo due minuti i rumori cessarono, ma un’altra frotta di turisti era già sul piede di partenza. Nella loro ala vi erano oramai solo quattro stanze occupate, compreso la loro! Fece rientro nella sua camera per rimandare l’ispezione a quando le acque si fossero calmate. Ellery nel frattempo era nel parcheggio e stava toccando con il palmo della mano, ogni singola macchina, per capire se qualche vettura era stata usata di recente. Tutto sembrava normale. Nel frattempo lo speaker stava proseguendo il suo giro: era in procinto di tornare indietro. A est si sarebbe ricongiunto con il bosco e a ovest avrebbe trovato tutte le attrezzature e gli impianti sportivi. Comunque, valeva la pena di tentare! Nel frattempo le acque all’interno si erano chetate e Candy riprese la sua opera di perlustrazione. Erano oramai le 4,30 di mattina e non vi era personale in giro. Trovò una porticina: la aprì! Era al termine di un lungo e tetro corridoio. I montanti cigolarono un poco e dopo pochi istanti comprese che la rampetta di scale davanti a lei dava al lato est. Intravide il bosco, dove Ellery si era recato, e subito dopo la richiuse: un aria veramente fredda la aveva congelata . Alle 5,15 rientrò anche Ellery e relazionò la moglie di ciò che aveva visto e sentito . Poi disse : “Dormiamo un po’, ne abbiamo bisogno! Ci alzeremo alle 8 per la colazione!”. Piombarono in un sonno profondo, che li portò dritti dritti sino alle  7,55. Un’abbondante colazione e la previsione di un pisolino pomeridiano, li aveva ritemprati. Il maître Atty Mac Allister aveva due borse sotto gli occhi piuttosto evidenti, e non dava l’idea di essere al top della forma. Dopo poco piombò in sala O’ Caffey per scusarsi nuovamente di ciò che era successo. Offriva un rimborso, lauto per giunta, a tutti quelli che per ovvie ragioni avessero voluto lasciare l’albergo, o in alternativa, offriva un soggiorno gratuito di una settimana per la prossima primavera. Il salone era riempito per poco piu’ della metà, e dopo l’annuncio del direttore, un'altra quota decise che era piu’ saggio e sano lasciare l’hotel: tutti scelsero il lauto compenso. Roger Ewan e Eddie Norman parevano sinceramente preoccupati della situazione: quello, per loro era un impiego ottimamente retribuito, e con la penuria di clienti, la loro posizione poteva sicuramente traballare. Alla band sembravano due brave persone ed erano dispiaciuti del fatto che potessero rimanere senza lavoro. Decisero di dedicare la prima parte della mattinata a ispezionare il verde che circondava la zona. L’aria era sempre pungente, ma la giornata sembrava riservare loro un buon sole e al momento la quasi totale assenza di vento. Quando uscirono, salutarono Paul e si diressero verso il bosco. “Ecco, piu’ o meno ieri sera avrei dovuto trovarmi in questi paraggi” disse Ellery “Ecco la gomma da masticare che ho gettato in terra: lo so che non avrei dovuto farlo, ma volevo ritrovare il solito punto di ieri sera!”. “Birbante!” disseCandy “ Per questa volta sei perdonato. Allora in che direzione erano i rumori che hai sentito?”. “Là…verso quella quercia!”. Si mossero in quella direzione. Il sole oggi era tiepido e rendeva piacevole questa chiamiamola specie di scampagnata. “Avevo ragione!” urlò Ellery “Qua ci sono parecchi rametti spezzati. Può essere che ieri sera realmente ci fosse qualcuno, si vedono anche delle impronte. MMMhh … ma piu’ che impronte sono affossamenti, come se qualcuno fosse rimasto accucciato per un po’ di tempo!”. “Il mistero s’infittisce” disse sua moglie “Cosa cavolo ci può fare qualcuno a quell’ora in mezzo al bosco?”. “Ah…non saprei!” disse Ellery “Proseguiamo il giro e teniamo gli occhi aperti.” Trovarono un paio di gazebo e qualche panchina. Dopo pochi metri la radura cominciava a dirigersi verso un degrado nella sua manutenzione, segno che il bosco in quel punto non era frequentato. Esaminarono quindi la parte nord, quella che ospitava il parco macchine, ma anche in questo caso il sopralluogo fu deludente. Il capannone che ospitava il parcheggio era veramente grande: l’alto numero di stanze dell’hotel imponeva una sistemazione adeguata per tutte le auto degli ospiti. In piu’, in fondo vi era una piccola ma attrezzatissima officina per risolvere i problemi piu’ leggeri. Dietro al capannone vi era un punto che si congiungeva col bosco, proprio come avevano visto la notte precedente al buio. Il lato ovest era senza dubbio il piu’ gradevole. Vi erano due campi da tennis all’aperto e uno coperto . Il campo da minigolf era a ridosso di un campetto da Beach Volley, con tanto di sabbia; vicino si trovava un’attrezzatissima palestra che offriva diverse e valide opzioni. Un cartello ingiallito dalle intemperie diceva che il locale era riscaldato, e fornito di una piscina da 25 metri, nonché di tutti i servizi necessari. “Interessante!” dissero “Approfittiamo subito per chiedere qualche lume in piu’ !”.S’informarono sull’utilizzo dei campi da tennis e della piscina. La perlustrazione si chiuse con il lato sud, che era quello da dove si entrava, e quindi anche il piu’ luminoso, specie di notte. Non trovarono niente! Decisero di proseguire per il paese per fare due passi. Fortunatamente per loro l’autobus era in perfetto orario, e li scodellò proprio davanti al panettiere: “Buongiorno Signor Clayton!”. “ Buongiorno ragazzi. Ho saputo che ieri sera all’hotel c’è stato un po’ di trambusto!”. “Si! Certo che le voci corrono veloci qua a Joshburg!” disse Candy. “Cosa vuole signora , il paese è piccolo, e qua non ci sono molti altri divertimenti : una notizia fa presto a correre. Comunque spero che le cose si sistemino : mi occupo io delle forniture di pane, e da questo punto di vista gli affari non vanno bene!”.   “Certo che il White Seagull dovrebbe assicurarle una buona parte d’introiti!” disse Ellery. “Si, ha perfettamente ragione. Faccio questo mestiere da quaranta anni e lo adoro. Ma ho ancora una figlia da sistemare e di recente ho ristrutturato la bottega, quindi quei soldi mi fanno comodo!”. “La capisco perfettamente !” disse Candy. “Comunque” riprese Clayton “Spero per voi che possiate avere un buon soggiorno. Non crederete mica ai fantasmi, vero? Mi sembrate dei ragazzi troppo svegli per crederci!”. “Infatti non ci crediamo!” disse Ellery “ Però devo confermarle che i rumori li abbiamo sentiti distintamente. Ma una spiegazione deve comunque esserci!”. “Lo penso anche io” disse il panettiere “Ecco, prendete questi panini speciali , sono ancora caldi : offre la ditta! Spero di rivedervi presto!”.

Ringraziarono e uscirono. Passarono sotto l’insegna di legno del negozio, e si diressero verso il Darts: il pub era veramente come se lo erano immaginato. Il legno era dominante rispetto a qualsiasi altro materiale. Le spine che dispensavano le pinte di birra, erano colorate e soprattutto molto numerose. “Buongiorno ragazzi!” esclamò una ragazza. Era sui venticinque anni, bionda, capello castano legato dietro con una treccia interrotta in due o tre punti con dei laccetti colorati. Indossava un classico costume locale sul quale il verde e il rosso prevalevano: si chiamava Elly !”. “Buongiorno a te!” disse lo speaker “Siamo americani e siamo in vacanza al White Seagull. Cosa ci puoi dare di tradizionale da assaggiare?”

“Vista l’ora, vi posso dare dei tramezzini di salmone, con un pesce del luogo che sono certa non avete mai mangiato. E poi direi … mezza pinta di birra: scegliete quella che volete!”. “Aggiudicato il tramezzino. Per la birra ci fidiamo di te!” rispose lo speaker . “Che divertimenti ci sono in questo paese?” chiese la moglie.  “Come avete potuto constatare Joshburg è un paese piccolo, molto tradizionalista, e non offre molti divertimenti. Per noi giovani ci sono una piccola discoteca e un bowling. Si vocifera che ci siano anche delle bische clandestine, ma non saprei dirvi! Questo è un bar serio: la sera chi fa danni o confusione viene cacciato via. Mio padre Arthur ha le idee ben chiare: niente droga e niente scommesse.”. “Allora vuol dire che ci verremo spesso “disse El “ Siamo pienamente d’accordo con tuo padre. A proposito, io mi chiamo Ellery e lei è mia moglie Candy !”. “Tanto piacere, io sono Elly. Spero che ci rivedremo allora!”. Avevano fatto una nuova amicizia e ne erano felici. Il paese offriva una stupenda chiesa del quindicesimo secolo, tutta da visitare, e non persero l’occasione. Non vi erano tante altre cose da vedere, anche perché sicuramente l’attrazione principale era data dalla flora. I colori gialli e rossi, dominavano questo scorcio autunnale, e i viali e le piazze dove passavano erano sempre un piacere per gli occhi. Passarono davanti all’Old Sea, uno dei tanti alberghetti a una stella di proprietà di Bernie Lomax, e il colpo d’occhio era evidente. Erano poco piu’ che locande e la differenza con il White Seagull era notevole. Si era fatta l’ora di pranzo, e rientrarono in Hotel.A parte la quasi certezza che qualcuno avrebbe potuto essere nel boschetto ieri sera, non avevano avuto molto successo con la perlustrazione . In fondo, questo era solo il primo giorno d’indagini: non potevano aspettarsi altro. Il programmato riposo dopo pranzo li ricaricò ben bene, nel fisico e nel morale. Mentre erano a letto nel corridoio, non vi era un gran trambusto: vi erano solo le cameriere che giravano incessantemente da una parte all’altra per finire tutti i lavori che non erano riuscite ad espletare la mattina. In particolare Martina si stava dedicando alla pulizia del lungo corridoio. Oramai le camere del piano regolarmente abitate erano rimaste solo quattro, e confidava che tutte quante fossero state occupate per un sonnellino, in modo da potere lavorare indisturbata. Fu allora che si accorse di una mattonella leggermente rialzata, forse la stessa sulla quale risuonò il tacco di Candy. La cameriera con il suo attrezzo la alzò e la sistemò e si ripropose quanto prima di avvertire qualcuno della direzione o qualche addetto alla manutenzione, del problema. Alla loro uscita la trovarono ancora intenta a pulire il lungo corridoio; furono avvertiti del leggero impedimento affinché non ci inciampassero. Si scusò a nome dell’albergo, e promise che presto avrebbero provveduto a sistemare l’inconveniente. Martina sistemò anche il portacenere, che ieri sera era stato urtato e un po’ goffamente risistemato, e poco dopo raddrizzò anche il drappo della tenda, dove era rimasta impigliata la ragazza. Ellery pensò: ”Il maniero è vecchio, qualche piccolo assestamento al pavimento, può succedere! ”Rimase comunque impressionato dalla scrupolosa attenzione messa dalla ragazza nel sistemare le cose. Fecero rapporto a Donati e ritornarono nel centro di Joshburg per fare un po’ di shopping. Non vi erano molti negozi, ma trovarono un paio di botteghe molto caratteristiche che soddisfarono la loro sete di acquisti. Passarono a salutare Elly e si accordarono per vedersi la sera. La ragazza li avrebbe portati nella piccola discotechina a est del paese : “Non vi preoccupate per tornare all’Hotel . A quell’ora non ci sono piu’ autobus, ma vi accompagnerò io con la macchina. Mio padre ha un furgoncino per il pub : ci staremo tutti!”. La ringraziarono: era stata molto gentile a sfruttare la sua serata libera in questo modo. Le ombre si stavano addensando sulle loro teste. E allora fecero ritorno al White Seagull. La temperatura nelle loro stanze, pareva resistere al vento gelido che sferzava in direzione della costruzione, ed Ellery e Candy pensarono che forse una bella immersione nell’idromassaggio, avrebbe loro giovato: che senso rappresentava avere a portata di mano delle comodità senza goderle? Dopo cena fecero il punto della situazione. “Io penso…” disse Ellery “ Che quando torneremo dalla discoteca sia meglio sorvegliare il piano. Possiamo dividere la sorveglianza in tre spicchi da circa un’oretta e mezza l’uno. Io ne farò due e tu uno se te la sentirai “ disse alla moglie “ Così facendo dovremmo riuscire a coprire gli orari nevralgici!”. “Ok, non c’è problema!” disse la moglie “Sono pronta: il riposino di oggi mi ha tirato a lucido!”. Si prepararono a uscire: l’ultimo autobus che passava davanti all’hotel sarebbe transitato alle 21,30. Puntualissimi, lo presero! Alle 21,37 erano davanti al Darts. “Ciao ragazzi” disse Elly “ Forza ,salite! La sala da ballo è a circa tre miglia da qua, meglio approfittare del mezzo ,no?”. “Ciao “ disse Candy “Come sei elegante stasera!”. In effetti, la ragazza era ben diversa da come la avevano vista al bar: vestiva semplice ma con ottimo gusto. Sotto un cappotto leggero, si notavano una minigonna nera, calze nere, scarpe di velluto con un discreto tacco, e una graziosa magliettina di raso. “Grazie mille, ma non posso certo competere in eleganza con te che stai veramente benissimo !”. “Grazie “ disse Candy . “ Comunque mi associo a mia moglie : stai molto bene! “disse Ellery che ridendo “Ho capito … l’unico a non essere passabile sono io … ah ah ah!”.  Tutti risero della malinconica ma scherzosa battuta. Il locale si chiamava “Blue Laser” ed era una piccola ma graziosa discoteca. Da una parte vi era anche un palchetto riservato a un’eventuale orchestrina, che comunque per la sera non era annunciata. Ballarono sino a mezzanotte e mezzo, ed Elly si dimostrò un’ottima compagnia. Poco dopo, giusto il tempo necessario per riprendere fiato, furono accompagnati dalla ragazza al loro hotel. All’una esatta Ellery era rimpiattato in un anfratto del corridoio, pronto a iniziare il suo turno. 

Candy rimase con lui per una decina di minuti ma poi, vinta dal sonno, fece ritorno in camera. Era appena rientrata … saranno passati due minuti, quando cominciarono a sentirsi gli ululati e le catene. “ Ci risiamo” pensò tra se “Ma non ho notato niente di strano. Cristo : cosa c’è che mi sfugge?”.

Da una camera vicina uscirono gli occupanti della quarta stanza del piano abitata oltre la loro. Non avevano l’aria impaurita, e sembravano quasi piu’ scocciati del caos che timorosi dei fantasmi. Esasperati dalla situazione, stavano lasciando l’hotel. L’ennesima fuga. La moglie raggiunse il marito e gli domandò: “Hai visto qualcosa?”. “No, non vi è stato niente di anomalo. Tu sei stata un poco con me e poi sei tornata in camera e nel breve lasso di tempo che ne è seguito non ho notato niente. Dopo poco sono cominciati i lamenti! Adesso conviene lasciare passare la calca, e poi ci guarderemo intorno!” propose lui. “Io vado a dare un occhiata fuori” disseEllery “ Mi metto qualcosa di pesante e vado a curiosare un po’. La torcia stavolta la porterò con me … non si sa mai!”. Scese le scale e s’inoltrò nelle cantine: uscì da quella piccola porticina che dava verso il bosco. Ellery non accese subito la torcia: strizzò gli occhi sino a poter riuscire a sfruttare quei pochi raggi che la luna irrorava. L’aria era fredda e pungente. Era quasi alla fine della parte curata del boschetto, quando sentì dei rumori dietro di lui: questi ultimi aumentarono d’intensità. Sembravano delle persone che stessero correndo. Chiamò al cellulare Candy :” Hey , sono nel bosco. Qualcuno che era dietro di me ha aspettato che mi allontanassi ed è fuggito. Scendi subito e prova a vedere se dalla porticina passa qualcuno. Io proseguo, a dopo!”.

Arrivò in fondo alla radura e decise di proseguire ancora una ventina di metri. Accese la torcia, ritenendo oramai che non esistessero i presupposti per un ulteriore pericolo.  Dopo una quindicina di metri vi era un piccolo fosso semi pieno che tagliava in orizzontale la strada davanti a lui. Salì sul ciglio e puntò la torcia verso l’acqua: una mano umana fece capolino tra l’erba del terrapieno. Ellery schizzò giù nel fossato, che fortunatamente era poco piu’ di un rigagnolo: prese il polso e lo tastò. Batteva debole, molto debole … ma batteva. Chiamò Candy :” Presto, chiama un ambulanza e digli di venire nel bosco. Prosegui per un po’ di metri dopo la sua fine; ti ricordi … ci siamo arrivati … dove c’erano i gazebo. C’è una ragazza, sta molto male: è Martina. Forza … chiama e se vuoi vieni anche tu!”. L’ambulanza impiegò un po’ di tempo ad arrivare, sia per il fatto che doveva arrivare dal paese vicino, sia che per arrivare all’esatto punto, dovevano fare un bel tratto a  piedi . Ellery aveva solo spostato di un metro la ragazza, portandola fuori dalla poca acqua gelata presente nel fosso e poi la aveva coperta con il suo giaccone. Finalmente arrivarono i soccorsi e con loro Candy che li guidava al punto esatto: caricarono Martina sulla barella e corsero verso l’ambulanza. Ellery era veramente sconvolto: non si aspettava di certo un simile ritrovamento; ma la ragazza era viva e forse avrebbe potuto offrire delle spiegazioni. Andò subito in camera e chiamò Donati :” Pronto capo, mi scusi l’ora, ma mi sono appena imbattuto nel corpo quasi senza vita di Martina, una delle cameriere dell’hotel. E’ viva ma mi sembra molto ma molto grave!” e gli spiegò tutta la situazione “Senta, chiami la dottoressa Sutton e gli dica di informarsi costantemente sulle condizioni della ragazza. Inoltre, lei che ha molto peso, faccia piantonare la stanza dell’ospedale: la ragazza era piena di ecchimosi ed è stata selvaggiamente pestata, non si è trattato di un incidente!” . Dopo pochi istanti, si salutarono con la promessa di aggiornarsi presto. Lo speaker uscì quindi dalla sua stanza e si presentò da un assonnatissimo ‘O Caffey che nel frattempo era giunto in Hotel, e gli spiegò la situazione : “Dopo l’ennesima presenza di spiriti, non riuscivo a dormire , e così ho deciso di passeggiare un po’. Non conosco i posti, e forse avevo un po’ perso l’orientamento, fatto sta che mi sono ritrovato vicino ad un fosso, ed è lì che ho scoperto il corpo!” e in cuor suo sperava che se la bevesse! . “Grazie ragazzo!” rispose “Martina è una cara giovane, e spero che si possa salvare. Sarà mio impegno offrire a te e a tutti i tuoi amici, un bonus di sette giorni totalmente a carico della direzione, sempre che non crediate ai fantasmi!”. “Non si preoccupi di questo! Accettiamo di buon grado!” e si salutarono. “Fiuhhh!” esclamò Ellery verso la moglie “ Sembra che l’abbia bevuta. In effetti non era proprio una cosa normale che mi trovassi nel bosco, ma in fondo … perché dovrebbe sospettare!!!??? Comunque terrò gli occhi aperti!”. Tornarono in camera per godersi un po’ di riposo, quando squillò il satellitare: era Donati :” Ciao ragazzi, innanzitutto complimenti. Ellery, hai corso il rischio di perdere la copertura, ma non ha senso che qualcuno sospetti di te, non ne avrebbe ragione. La Sutton si è già messa in contatto col vicino ospedale e purtroppo Martina permane in uno stato di coma fortunatamente non irreversibile. E’ grave ma i medici gli hanno assegnato un 35% di possibilità di salvarsi. Ho già parlato con delle guardie giurate, e mi hanno assicurato che la stanza sarà piantonata ventiquattro ore al giorno. Li pagherò io e risponderanno solo a me. Nel frattempo la dottoressa ha pregato di non diramare bollettini medici ai mass media. Vi saluto e buona fortuna!”. “Capperi!” disse Ellery “Qua la faccenda assume i contorni di un vero mistero!”. “Non crucciarti” disse Candy “ Altre volte abbiamo azzeccato dove gli altri avevano fallito. Chissà che anche stavolta non sia così!”. “Può essere!” disse  Ellery “Se non  altro facciamolo per Martina: è stata selvaggiamente picchiata e senza pietà. Che senso ha inveire così su di una povera ragazza indifesa?”. “Bisogna essere senza dubbio delle bestie, della gente senza scrupoli” disse la moglie con tono sprezzante. “Certa gente andrebbe eliminata” disse il marito “Ci vorrebbe  il classico Paul Kersey! Ma ora … dormiamoci sopra, è tardissimo, e ne abbiamo bisogno!”. Dormirono un sonno profondo, tranne Ellery, nei cui occhi vi era ancora l’immagine di Martina. Si svegliarono comunque con delle occhiaie tremende. Sembravano tutti orsetti lavatori: anche chi aveva riposato. Si misero subito in contatto con il capitano Tody e gli spiegarono l’accaduto. Gli chiesero di sapere piu’ cose possibili su questo paese: fatti, notizie, curiosità e robe simili. La sera precedente li aveva provati, e decisero di dedicarsi a un po’ di sano sport. Candy si fece un po’ di piscina, mentre Ellery fece un’ora di tennis con Paul Bushmill: ne uscì un bel match, tirato e avvincente, tanto che si ripromisero di fare presto un’altra ora insieme. Dopo le rispettive docce si diressero verso il paese: era meglio non curiosare troppo per non dare nell’occhio!   Andarono da Elly per un breve snack. Appena la ragazza li vide esclamò : “Ciao, ho saputo cosa è successo al vostro Hotel: terribile! Meno male che l’avete trovata in tempo. La conoscevo benissimo e per un buon periodo ci siamo anche frequentate. Prego Dio affinché la salvi!” “E’ stata un’esperienza veramente assurda! “disse Ellery “Ho ancora davanti a me il suo corpo martoriato di ecchimosi. Pensa che ho avuto gli incubi per tutta la notte!”. “Comunque!” disse Candy“ E’ viva…messa male … ma viva!”. E spero che si salvi, e che possa dire chi l’ha ridotta così!” . “Mi sembrava una ragazza tranquilla !” disse lo speaker “ Puoi dirci qualcosa in proposito?”. “Martina è la classica ragazza di paese, molto ingenua e con cuore  grosso come una casa. Prestava spesso e volentieri la sua opera per aiutare le famiglie piu’ povere, e ve lo assicuro … non aveva nemici!” disse Elly . “Sembra un buon ritratto!” disse lui “E anche noi immaginavamo fosse una brava ragazza!”. “Si si, ve lo confermo ancora. Mio padre Arthur ha pianto tantissimo. Martina prima di trovare un impiego al White Seagull ha anche lavorato per noi per un breve periodo, ed ha sempre lasciato un buonissimo ricordo. Gentile e servizievole non negava mai un sorriso neanche quando era stanca. Beh, comunque non parliamone come se fosse morta: io spero di rivederla rientrare qui, da quella porta, quanto prima. A proposito, stasera faremo una serata speciale, con tanti assaggi gastronomici: se non avete impegni particolari, passate di qua. Vorrei offrirvi da mangiare e da bere: è il minimo verso coloro che potrebbero aver salvato Martina dalla morte!”. “Grazie Elly “ disse lui “Apprezziamo il gesto, e per onorarlo, se la mia consorte è d’accordo, ci saremo! Anche perché sono veramente curioso di fare qualche mini assaggio dei vostri tanto decantati whiskey”. Elly rise : “Allora ti affiderò a mio padre : sicuramente è la persona piu’ adatta. Ci vediamo stasera. A presto!”. Proseguirono nel loro giro, passeggiando tranquillamente per il paese: a un certo punto notarono un capannello di gente intorno ad un piccolo cottage. Un cordone isolante impediva di avvicinarsi e di oltrepassare la zona limite. All’interno videro un paio di poliziotti, e allora capirono che quella doveva essere la casa dove alloggiava Martina. “Appena in albergo chiamerò Tody e gli chiederò una copia del rapporto della perquisizione!” disse Ellery. La gente mormorava e vociferava: i ragazzi concordarono che Joshburg era il classico paesino dove non succedeva mai niente. Convennero anche che i due poliziotti non sarebbero mai stati all’altezza della situazione, essendosi sicuramente occupati al massimo di un furto di bicicletta.  Terminarono il loro giro. Si misero in contatto col capitano :” Buongiorno Ellery !” esclamò l’interpellato “Ancora in mezzo ai guai? Innanzitutto complimenti ancora per il salvataggio: spero che la ragazza ce la faccia. In cosa posso esservi utile?”. “Senta , passando per il paese abbiamo notato che la polizia stava perquisendo la casa di Martina. Può farci avere copia del rapporto via corriere? Preferiremmo non usare il fax per non dare troppo nell’occhio. In un giorno dovremmo averlo!”. “Non c’è problema. Appena avrò notizie mi farò sentire!”. “E mi raccomando!” disse Ellery “ Usi un pacco o una busta anonimi. A questo punto la riservatezza assume una vitale importanza!”. “Vai tranquillo e mi raccomando: state attenti!” e riattaccò. Il pomeriggio fu dedicato a ispezionare il luogo del ritrovamento del corpo di Martina. Era quasi impossibile trovare tracce degne di quel nome. Il suolo era stato calpestato da curiosi, barellieri, inservienti e poliziotti: il suolo era inutilizzabile per qualsiasi rilevamento. Fortunatamente per loro vi erano altre persone che stavano curiosando, e quindi si mescolarono a loro senza attirare troppo l’attenzione. Non trovarono niente d’interessante ma Ellery fu molto colpito quando davanti a lui vide illuminato a giorno il luogo della tragedia. Per le 17,30 aveva in programma un singolo a tennis con Bushmill, e così fece. Dopo la doccia si prepararono e uscirono dal White Seagull giusto in tempo per l’ultimo bus. La cena offerta dalla bionda Elly fu all’altezza, e Arthur, suo padre, fu ben lieto di prendere sotto la sua ala, il buon Ellery, che degustò una gran quantità di assaggini ottimi whiskey locali, apprezzandone a pieno il sapore, la qualità e l’invecchiamento. Elly prese un quarto d’ora di permesso e li riaccompagnò all’Hotel :” Avete novità ragazzi?” “No !” disse Candy “ Oggi siamo tornati sul luogo dove Ellery ha trovato Martina, ma non è emerso molto!”. “Stamani abbiamo notato che la polizia stava esaminando l’appartamento della giovane ! “ disse lui. “Si, Martina viveva in un piccolo cottage. I suoi genitori vivono a Glasgow, e sono stati subito avvertiti; saranno qui tra poche ore!”. “Non ti viene in mente niente che porti al suo pestaggio?” chiese Candy. “Guarda, ci ho pensato e ripensato per ore e ore, ma la mia mente non è stata capace di trovare una sola causa o ragione. E’ veramente orribile tutto ciò!”. “Non ti preoccupare!” disse Ellery “ Vedrai che la verità verrà fuori, e poi non dimentichiamoci che Martina è viva e sono convinto che la sua forte fibra di giovane ragazza, la aiuterà a superare lo stato comatoso!”. “Lo spero con tutto il cuore. Beh…ragazzi, siete arrivati, vi aspetto domani. Ciao!” li saluto’ Elly. La notte scivolò via tranquilla tranquilla : stranamente non si udirono ne lamenti ne rumori di catene. Il sonno rivitalizzò la coppia, che si svegliò di buon umore e rilassato. Fuori dalla finestra Stuart Richards stava manutenzionando una bellissima aiuola, mentre Trevor Keeble stava entrando con il suo camioncino per il portone principale. Nella sala da pranzo Brian Taupin, con un’aria molto corrucciata e pensierosa, servì loro un’abbondante colazione. Dopo poco furono raggiunti da O ’Caffey : “Tenete, come promesso vi ho portato un bonus per una settimana gratis. Potrete farla adesso, oppure quando meglio crediate. Signor Ellery, la ringrazio ancora per Martina e spero che il soggiorno risulti piacevole e se possibile senza incidenti o disturbi di sorta!” e se ne andò. “Veramente gentile!” Candy “ Che ne dici, approfittiamo adesso o torneremo?”. “Mah … io e te” rispose il marito “dovremo chiedere ai nostri capi che ci avevano accordato solo una  decina scarsa di giorni!. Non penso che alla fine avremo grossi problemi. In caso ci penserà Donati a intervenire dopo che li avremo cortesemente e doverosamente avvertiti del fatto. Io direi di aspettare. Se il mistero non si risolverà entro le nostre prime ferie, allora resteremo qua a indagare. In caso contrario, partiremo e torneremo: avremo un perfetto pretesto per fare una bella gita. Ma in caso … torniamo in piena estate … che forse farà piu’ caldo!”. 

Tornarono in camera e trovarono una chiamata di Donati che diceva semplicemente di ricontattarlo. Chiamarono all’istante!

“Ciao ragazzi, tra poco dovreste ricevere un plico con dentro tutto quello che desideravate. Ho fatto dei fax a una mia consociata di Londra, con l’ordine tassativo di spedirvi il tutto, tramite corriere, appena possibile: che sappia io è già in viaggio. Martina, da quello che mi dice la dottoressa Sutton … che fra parentesi vi saluta, non è né migliorata ne peggiorata, e quindi non ci sono segnalazioni particolarmente rilevanti. E’ permanentemente piantonata, e non dovrebbe correre rischi. Adesso ha anche i genitori che vigilano su di lei. Ho saputo da ‘O Caffey che avete avuto un bonus per il salvataggio: bene per voi. Io comunque continuo a coprirvi e non ho rivelato la conoscenza. Adesso vi saluto, ma teniamoci in contatto!”. Si concessero una nuotata in piscina che li rilassò ulteriormente, quindi si incamminarono verso il paese. Il panettiere Clayton era intento ad aggiustare la sua insegna di legno: li riconobbe e li salutò. Vicino alla casa di Martina non vi erano piu’ persone e intorno alla costruzione aleggiava una triste atmosfera, quasi spettrale. Affittarono una macchina e si spinsero verso Kirkwall: avevano assoluto bisogno di svago e relax. Il paese era nettamente piu’ grande di Joshburg e vi erano un paio di centri commerciali veramente ottimi, dove la coppia fece parecchie compere. Anche i semplici negozi di souvenir erano una spalla sopra a quelli di Joshburg . Vi era anche un piccolo Luna Park, niente a che vedere con quelli enormi tipici americani, ma era bello e organizzato. Salirono su delle piccole rollercoaster e poi sugli auto-scontri. Conclusero con una camminata nella stanza delle paure, e all’uscita … il loro passaggio, pestando un piccolo bottone semi nascosto, causò un violento getto d’aria che fece gonfiare tutti i giubbotti, provocando una risata generale. Si stava facendo buio e rientrarono a Joshburg, felici del pomeriggio passato all’insegna del divertimento. Il tremolio delle foglie si rifletteva sull’asfalto, e aveva un non so che di tetro, ma non ci badarono. Al loro rientro in camera trovarono il pacco che tanto attendevano : Paul Bushmill o Jonathan Walker lo avevano depositato nella stanza di Ellery. C’era anche un pacchetto di Tody con le informazioni richieste. Alle ventuno cominciarono a esaminare i documenti, sia quelli relativi alla perquisizione a casa di Martina, sia quelli relativi alla storia della città! “Mmmhhh! Partiamo da questa!” disse lo speaker “Qui dice che la polizia ha trovato la porta non chiusa a chiave. Non vi erano segni di colluttazione, ma solo due leggere strisce nella moquette. Ecco: vi è anche una foto. L’articolo non aggiunge molto altro. I soldi erano al loro posto ed anche un paio di collane di un certo valore erano nel portagioie! Quindi a questo punto, escluderei il furto, e propenderei per il fatto che se qualcosa è avvenuto in quella casa, Martina conosceva perfettamente chi è entrato” disse Ellery “Ma…proseguiamo pure! Anche se mi sembra che non ci sia molto altro. ”. “No…non c’è altro” disse la moglie “ Aspetta che prendo il fascicolo relativo al paese. Qua dice che Joshburg è un paese tranquillo. L’ultimo omicidio risale a trent’anni prima, e l’attuale tasso di criminalità risultava essere molto basso. Si sospettava un giro di scommesse clandestine, ma le informazioni in proposito erano confuse e opache. Tempo fa era stato spedito un agente di Scotland Yard, ma era sparito nel nulla. La gente locale aveva dato la colpa a certi riti satanici che venivano effettuati in un vecchio casolare, tre miglia a nord del paese. E  il resto non dice molto a parte che qui la gente è gentile ed accogliente!”. “Allora aveva ragione Elly: esiste veramente questo giro di bische e scommesse!” disse lui. 

“Io direi di andare da lei e di chiedergli qualcosa anche su quella casa!” propose Candy . “Aggiudicato!” disse Ellery “Però adesso è tardi per gli autobus. Chiederemo a Keeble se può accompagnarci. Per il ritorno ci affideremo ad Elly!”. Dopo trenta minuti erano da lei : “ Ciao ragazzi, bene arrivati. Vi spillo subito una mezza pinta !”. “Ciao Elly, vorremmo che ci parlassi un po’ di quel giro di scommesse che ci dicevi, e di un certo vecchio casolare tre miglia a nord, del quale abbiamo sentito parlare!”. “Brrrr, quel posto mette i brividi. So solo che nessuno vuole avvicinarsi e che chi l’ha fatto ha sempre rimediato strani incidenti. Sembra che laggiù pratichino messe nere: sapete, qua la gente è superstiziosa, e non ci mette piede. Io non lo sono, ma reputo piu’ sano evitare contatti. Per le bische clandestine non so molto: si dice che siano locali fuori paese dove a volte si gioca molto forte, e chi non paga ... braccia rotte e cose simili! Non so altro! Chi ne è vittima non parla e tutta le gente del paese è restia a dire quel poco che magari sa.”. “Mi sembra che tu sia stata comunque utile ” disse  Candy.

“Non so se sia il caso andare a visitare questa casa, ma al momento mi sembra prematuro!” disse Ellery. “Meno male” sospirò la moglie. “A proposito Elly…” disse lui “ Noi siamo a piedi. Riusciresti anche questa volta ad accompagnarci all’Hotel?”. “Nessun problema: stasera mi sembra una serata tranquilla, quindi quando vorrete andare, fate un fischio!”. La ragazza fu di parola e intorno alle ventiquattro traghettò i ragazzi a destinazione. Alle ore due Ellery non era riuscito ancora a prendere sonno e scese a vedere se alle macchinette poteva trovare qualcosa di caldo.  Percorse il corridoio e scese al piano terra. Trovò quello che cercava, ma al suo ritorno sentì distintamente rumori di catene striscianti ed ululati!. “Ci risiamo!” pensò tra se. Entrò in camera e trovò Candy già sveglia. A questo punto il latte caldo era inutile: ma lo bevve lo stesso.  Si vestì e pensò a cosa potesse fare di utile per le indagini. “Fuori fa molto freddo, ed è inutile raffreddarci tutti. Magari se riesci a preparare un buon caffè per quando torno, non sarebbe male!”, “Ho del solubile!” disse Candy “Ci penso io !”. Lui si coprì ben bene e per l’ennesima volta scese verso l’esterno. Il vento che proveniva dal mare era particolarmente tagliente. Si spinse nel bosco, ma non udì ne notò niente di anomalo o che facesse indurre qualche sospetto. La notte non lo aiutava: era nuvoloso, e la visibilità era pessima. La torcia che si era portato faticava a penetrare l’oscura cortina. Nel frattempo Candy stava dando un’occhiata all’hotel in lungo e in largo, mentre  contemporaneamente un‘ altra camera era stata abbandonata dai relativi occupanti, esasperati dai ripetuti episodi di caos e rumore. Quando la calma era ritornata, si avventurò negli scantinati per poi risalire. Percorse piu’ volte il corridoio che portava a quella piccola porticina che dava sul bosco, e stava per tornare indietro, quando Candy vide luccicare qualcosa : “Cosa sarà mai? E’ meglio non toccare niente con le mani. “ disse tra se e se “ Ora cerco una pinzetta o qualcosa del genere nella mia borsa !”. Prese l’oggetto: ero uno strass piccolo piccolo, che sembrava appartenere ad una spilla o ad un orecchino!. “Mettiamolo in una bustina e torniamo su. Lo mostrerò a mio marito quando torna !”.Dopo una ventina di minuti, un po’ infreddolito e con il muso lungo , questo ultimo fece ritorno alla base : “Non ho sinceramente trovato niente!” disse sconsolato “. Il tutto, mentre gli ululati e i rumori, riprendevano vigore. E a te com’è andata? “.  “ Io ho dato una occhiata in giro e nei pressi della solita porticina che porta all’esterno ho trovato questo !” disse Candy mostrando il piccolo oggetto rinvenuto “Sembra uno strass ; di solito sono su orecchini o spille! Era in terra in mezzo a due mattonelle. L’ho visto per puro caso!”.  “Interessante!” disse il marito “Nient’altro?”. “No, e almeno stavolta non ho fatto rumore” esclamò Candy “L’altra volta pestando una mattonella vuota, ho fatto un riverbero pazzesco!”. “Me lo ricordo benissimo!” disse El “Noi cercavamo di non fare rumore e tu hai fatto un caos incredibile! Ma non è stato il solo intoppo. Hai scoperchiato un portacenere, e spostato una tenda !”. “Si!” disse lei “ Non è stata una delle mie performance migliori, ma inciampare o urtare….sono cose che possono succedere quotidianamente!”.  In quel momento squillò il telefono! Era Donati: “ Salve ragazzi, mi scuso per l’ora, ma vi volevo informare di un qualcosa!”. “Non si preoccupi!” disse Ellery “ Anche stanotte c’è stato caos ed eravamo svegli. Siamo andati fuori in perlustrazione ma non abbiamo notato niente di strano!”. “Domani in mattinata vi arriverà  un dossier sulle attività clandestine di Joshburg … un po’ piu’ dettagliato del precedente. Vi saluta la dottoressa Sutton e mi prega di dirvi che le condizioni di Martina sono stazionarie. Vi saluto, e cercate di dormire!”. Ellery prese la sua tazza di caffè, si mise un giacchetto pesante e andò sul davanzale per rinfrescarsi le idee. Dopo un paio di minuti lo raggiunse Candy. “Forse ho capito cosa sia successo!” esclamò lo speaker.

“Lo supponevo. Quando ti isoli così è perché stai macinando pensieri su pensieri!” disse la moglie. “Si, però non ho ancora ben chiara tutta la situazione, e per essere certo almeno di una cosa, dovremmo aspettare che fuori non ci sia nessuno! Ci sono parecchie cose da scoprire. Primo: da cosa dipendono i rumori. Secondo: perché è stata architettata tutta la messa in scena e chi vi è dietro. Terzo: chi ha pestato a sangue Martina e perché. Su di un punto sono quasi sicuro di aver trovato la soluzione! Per il resto, ho qualche mezza idea, ma mi manca ancora il trade union per dare un filo logico all’intera vicenda!”.  Attesero pazientemente che l’hotel ripiombasse nel suo tombale silenzio. “Candy ! “ disse lui “Cerca di ricordare la mattonella dove hai fatto risuonare il tacco: può avere la sua bella importanza!”. “Ok…appena fuori le luci si spegneranno, passeremo all’opera. Tanto oramai la nostra ala ha perso tutti gli occupanti, non dovrebbero esserci intromissioni di nessuna sorta! “. Dopo venti minuti erano all’opera. Nessuna intrusione disturbò l’operato di Ellery mentre Candy cercava di fargli da palo …! . “Ok!” bisbigliò lui facendo attenzione a non premerla eccessivamente “L’ho trovata !”. Arrivò anche la moglie, che confermò che piu’ o meno il posto poteva essere quello. “Bene!” disse Ellery“ Al momento è andata come volevo. Adesso, l’impresa piu’ difficile. Senza fare rumori, dovrei riuscire a estrarla. Devo fare molta attenzione perché potrebbe essere stata fissata di recente! Vado in camera a prendere alcuni attrezzi improvvisati che mi sono procurato. Mi ci vorrà tempo, ma penso di riuscire!”. Trafficò per quasi mezz’ora: doveva lavorare in silenzio, quindi molto lentamente e facendo bene attenzione a non destare sospetti. “Fatto!” esclamò alla fine, madido di sudore. “Perfetto, questo è ciò che volevo trovare!” Sotto i suoi occhi vi era un incavo, perfettamente squadrato, con un sensore attaccato alla mattonella e dei fili che si indirizzavano verso il pavimento!”. “Signori e signore: ecco il vostro fantasma. Questa mattonella che presumibilmente era attivata solo di notte, era stata costruita in modo da fare partire una registrazione a tempo di ululati e rumori ogni volta che si pestava la stessa. Uno passava e dopo un paio di minuti o anche meno si azionavano degli altoparlanti sparsi nella struttura. Il meccanismo era semplice. Si trattava di lasciare una mattonella con un leggero gioco in modo che a una certa ora della sera, chi Vi passasse sopra poteva attivare il meccanismo a pressione e far partire il luna park. Ecco … qua vedo un piccolo pulsante. Premuto questo, partiva tramite un filo, un impulso ai diffusori nascosti sicuramente dietro a qualche pannello, e il gioco era fatto. A questo punto posso solo spiegare il perché del pestaggio di Martina, ma non ho ancora chiari i motivi di questa sceneggiata!”. “Beh, di sicuro il trucco voleva far fuggire la gente. Ma perché!” disse Candy. “Questo lo ignoro, ma non ignoro cosa sia successo con Martina, e penso di non andare molto lontano dalla realtà. Secondo me è andata così: Martina stava facendo le sue pulizie, come ogni giorno, quando si è accorta di questa mattonella semovibile. Secondo me può averla anche aperta per vedere ingenuamente cosa ci fosse sotto. Dopo è andata sicuramente a dirlo a qualcuno, e quel qualcuno probabilmente era colui che aveva organizzato il meccanismo! A questo punto potrebbe essere ‘O Caffey: ricordiamoci che lui aveva personalmente sovrainteso tutti i lavori di ristrutturazione, e avrebbe potuto nascondere tutti i meccanismi, come e quando voleva! Un piano diabolico e messo in pratica con assoluta calma e tranquillità. “E il tutto avrebbe anche funzionato se tu avvicinandoti al fosso, non avessi messo in fuga l’assalitore o gli assalitori!” disse Candy “Si, la ricostruzione calza a pennello, ma manca il movente di tutto il palco messo su per far scappare la gente: non ha nessun senso!” concluse la ragazza. “E’ vero” disse il marito stropicciandosi gli occhi “Ma forse domani approderemo a qualcosa!”. “Ma come ti è venuto in mente di cercare la mattonella?” chiesero Candy. “In primis, una mattonella che suona come vuota in un hotel di tale grandezza e statura è sempre una cosa anomala, e in piu’ ho collegato la mattonella vuota al meccanismo del Luna Park : mi è scoccata una scintilla. Non volevo mai credere alla storia dei fantasmi, e questa mi pareva una soluzione piu’ che accettabile. Ora pero’… dormiamo un po’ e soprattutto adesso cerco di sistemare la piastrella esattamente come era, e comunque guardiamoci da chiunque , io  sospetto di tutti e di nessuno!”. “Ok, dormiamoci su e aspettiamo il plico di Donati” concluse Candy. Dopo essersi svegliati, fecero un’oretta di palestra, si cambiarono e andarono da Elly per fare un’ulteriore ricca colazione. “Ciao ragazzi, è un piacere vedervi. Avete novità su Martina?”. Ellery si era ripromesso di mantenere il segreto su tutta l’operazione e non si sbottonò piu’ del necessario :” No Elly, non ci sono sostanziali novità. Io penso che Martina sia incolpevole vittima di una macchinazione piu’ grande di lei. Diciamo che si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma penso che alla fine i colpevoli verranno puniti!”. La giornata offriva un bel sole e il vento era quasi assente: si potevano fare due passi in tutta tranquillità, senza correre il rischio di venire investiti da forti raffiche e da polvere svolazzante. Ellery aveva un po’ di malinconia delle sue giornate e passeggiate a Puka Beach: con una giornata simile avrebbe senza dubbio fatto una camminata sul boulevard principale , e fatto due chiacchere con Dino Cardoni … un saluto a J.Luke del Surfers e così via. Amava molto vivere in quella piccola cittadina che gli offriva tanto calore e che lui ricambiava con tanto attaccamento e dedizione. Gli mancava lavorare a stretto contatto col capitano Tody in questa situazione così scomoda a Joshburg: era la sua spalla ideale … il supporto che aveva sempre creduto in lui e che se poteva lo aiutava e assecondava. Diciamo che gli mancava molto l’affetto di Puka Beach.  Si trovavano ora molto lontani, in Europa e alle prese con un caso abbastanza complicato. Passò la mattinata ed anche parte del pomeriggio, e finalmente il plico arrivò: alle 15,30! Non aggiungeva molto a quello che si sapeva o si supponeva. Si leggeva che la bisca si trovasse in una costruzione fuori paese, e che certa gente avesse perso parecchi soldi in essa. Erano parecchi mesi che si tentava di scoprire qualcosa, ma la polizia locale non era mai riuscita nell’intento! Non si faceva cenno a una localizzazione precisa e neanche alle eventuali persone coinvolte. A questo punto occorreva agire. “Candy” disse Ellery “ “Svelta, andiamo subito a Kirkwall e cerchiamo di comprare un equipaggiamento degno dei migliori osservatori. Mi servono tute mimetiche e binocoli a raggi infrarossi. Mi spiace dirlo, ma stasera dovrò andare a buttare un’occhiata a quella casa : forse osservando i frequentatori, capiremo maggiormente chi può essere invischiato nel giro!. Vedrò di tenere le distanze necessarie per non correre rischi. Tu Candy potrai rimanere in Hotel a fare da basista, e sbrigare eventuali emergenze che si presentassero. Ma ora voliamo a Kirkwall, ho adocchiato due posti che potrebbero fare al caso nostro!”. Si diressero verso il paese ed effettivamente i due negozi che Ellery aveva visto, si dimostrarono all’altezza, Aveva carta bianca da Donati sulle spese e quindi puntò ad articoli di qualità’, senza approfittarsene eccessivamente. Trovò degli ottimi compromessi come qualità e prezzo. Fu ampiamente soddisfatto. Tornarono in Hotel che erano le diciannove passate, carichi di materiale. “Bene!” disse Ellery “ Facciamo il punto della situazione. Tu Candy rimarrai qua in Hotel: ti piazzerai in un punto dal quale potrai contemplare l’uscita, e mi svolgerai una relazione circa i vari spostamenti in essere. Io cercherò un buon punto di osservazione … vicino, ma non troppo alla costruzione sospetta. In caso di emergenze forse sarà meglio appoggiarsi alla polizia di Kirkwall, perché mi sembra che la polizia locale non sia riuscita a scoprire l’esistenza di questa bisca … quindi secondo me essendone perfettamente a conoscenza, sotto un lauto compenso avrebbe chiuso  un occhio, se non entrambi. Tutto chiaro?”. “Si!” disse la moglie “ Non mi sembra ci siano intoppi al piano !”. “L’importante sarà mantenere una certa distanza per non dare nell’occhio . Ho preso dei microfoni direzionali che dovrebbero essere in grado di catturare le voci sino a un trecento metri almeno dal punto dove verrà puntato. La mimetica mi aiuterà a non essere visto e il resto spero che verrà da se. “C’è solo un neo in tutto questo!” disse Candy.

“E cioè?” domandò il marito. “Come farai a tornare in hotel?” chiese la moglie. “Domanda piu’ che legittima. Di sicuro non sappiamo sino a che ora le cose andranno avanti, e quindi non possiamo fare previsioni. Io pensavo che potrò chiedere ad Elly un passaggio: non occorrerà che gli dica tutto , penso che capirà la situazione!”.  Dopo aver fatto il punto della situazione, andarono a mangiare e fu un pranzo di ottima qualità : Atty era una garanzia. Alle ore 21 Ellery uscì dall’hotel e prese l’ultimo autobus. Candy si sistemò nell’angolo di una torretta.Prese visione del posto e come poteva sistemarsi ; come da piano, vi avrebbe fatto ritorno alle 22,30. Ellery sbarcò con un paio di borsoni al Darts: per non dare nell’occhio entrò dalla porta di servizio. Con un piccolo cenno, Ellery riuscì ad attirare l’attenzione della ragazza, che disse: “ Ciao ragazzo, ma che ci fai nel ripostiglio?”. “Elly!” disse lui “Stasera ho avuto la malsana idea di dare un’occhiata alla casa che voi definite maledetta. Forse è una pazzia, ma oramai ho deciso. Non credo agli spiriti e alle messe nere: secondo me c’è qualcosa sotto ed io per natura sono curioso. Non farne assolutamente parola con nessuno. Ti chiedo solo un unico grande favore: quando tornerò dalla perlustrazione, potresti riaccompagnarmi in Hotel? E mi raccomando ancora di non fare parola con nessuno di questa gitarella. È essenziale che nessuno e sottolineo nessuno, si aspetti una mia personale incursione. Se c’è qualcosa di strano, lo scopriremo. Potrebbe essere legato a quello che è successo a Martina … ma non saprei! . “Va bene “ rispose lei “ Stai attento Ellery : non c’è niente da scherzare. Non ti preoccupare per il passaggio : come se tu fossi già in hotel!”. “Grazie mille, sei gentilissima . Ora vado!”. Si incamminò per i campi . Doveva percorrere un paio di miglia per arrivare vicino al casolare, e impiegò una buona mezz’ora piena per raggiungere la meta. In questi paesini nordici la caratteristica è che appena esci dal seminato, t’imbatti in una realtà assolutamente diversa. I pochi sprazzi di comunità rurale s’interrompevano di colpo e già dopo un miglio fuori dal paese, le atmosfere erano tetre e lugubri. Il nulla lo stava aspettando. I casolari erano quasi totalmente assenti, salvo rare eccezioni e questo lo rendeva sicuramente un posto adatto per una bisca clandestina. La prima postazione che intravide fu su di un albero. Era totalmente fuori dalla visuale della strada e anche della casa. E poi … in mezzo a quelle fronde, e di notte, avrebbe sfidato chiunque a trovarlo! Ma una volta posizionato decise che era ancora troppo lontano dal casolare e aveva paura che i microfoni direzionali non sarebbero riusciti a fare il proprio dovere. Scese e si mise alla ricerca di una nuova postazione. La trovò a circa duecento metri dal casolare, a est della casa, dietro una serie di alti cespugli che lo tutelavano dal fatto di essere intercettato da qualcuno. Infilò l’auricolare della ricetrasmittente e si posizionò! , Ricevette una comunicazione della moglie : “Alle 23 circa è uscito dall’Hotel Atty Mac Allister. Alle 23,12 Stuart Richards l’ha imitato e pochi istanti dopo anche Trevor Keeble.”. “Ricevuto forte e chiaro !” disse lui “ Qua al momento non è ancora arrivato nessuno. Qua fa un freddo cane e al momento non noto movimenti strani. Di Mac Allister nessuna traccia!”. Le lancette avanzarono velocemente ed erano già le 00,38 quando la moglie lo richiamò: “ Ciao, è uscito ‘O Caffey, e pochi minuti dopo Brian Taupin!”

“Perfetto. Tutto ok. Grazie per la precisione. Perfetto “ disse lui “Qua c’è del movimento. Col cannocchiale ho visto qualche luce seppure tenue che si è accesa all’interno del casolare. “ e aggiunse “ Sai una cosa! Sono contento che Donati abbia messo Martina sotto protezione di guardie giurate esterne alla polizia locale: qua c’è qualcosa di losco. Fammi dare un’occhiata alla strada. Hey, sta arrivando una macchina. Guarda: lo stesso meccanismo usato in hotel, devono averlo trapiantato anche qua. Si sentono gli stessi ululati e rumori di catene, e in piu’ le fronde di alcuni alberi si muovono. Evidentemente se uno prosegue, vuol dire che è a conoscenza del trucco. Una persona normale per prima cosa non si spingerebbe in questi posti e in secondo luogo rimarrebbe sicuramente perlomeno spiazzato da questi coreografici avvertimenti. Ma … non riesco ancora a vedere chi guida la Rover che si sta avvicinando! Un momento … ecco lo vedo: è ‘O Caffey” . “Qua all’hotel la situazione si è tranquillizzata. Sono uscite un paio di cameriere e basta!”. “Ricevuto. Ora ti lascio perché sta arrivando all’entrata la persona di prima e devo posizionare meglio il direzionale . In piu’ ne sta arrivando una nuova. A dopo!”. Riuscì a direzionare il prezioso attrezzo nella giusta direzione : la persona nuova però era di spalle e in un punto semibuio! Cominciarono a parlare e lui con le cuffie’ in testa poté’ ascoltare quello che dicevano , registrando il tutto su una chiavetta integrata nell’apparecchio ricevente : “Ciao ‘O Caffey .Cosa mi racconti? “esclamò una voce bassa e tetra. “Niente di rilevante, ma i clienti dell’Hotel sono sempre meno. In un’ala sono rimasti solo quei ragazzi americani, e in tutto avremo una dozzina di stanze!”. “Bene, bene : tra poco avremo raggiunto lo scopo. Ti stai sdebitando bene … sei stato bravo! Sei sulla strada giusta ”. “Posso scendere a giocare adesso?” disse O’ Caffey . “Certo, ma non perdere tutto come il solito!”. Il losco figuro si girò dileguandosi nel buio. A seguire arrivarono a intervalli piu’ o meno regolari altre persone che lui non aveva mai visto ne conosciuto. Dopo una ventina di minuti che non arrivò piu’ nessuno decise che poteva anche levare le tende e rivolto a Candy : “Bene, siamo a posto. Ho visto e ascoltato a sufficienza. Smonto tutto e me ne vado prima che il luogo diventi affollato!”. Facendo sempre molta attenzione a non produrre rumori e che nessuno lo vedesse, si diresse lentamente verso la strada principale. Era infreddolito e stanco e decise di chiamare al cellulare la Elly : “Ciao. Sono su Growlite road e francamente, sono stanco morto. Riesci a passare a prendermi? Sono alla fermata del bus nei pressi del numero trentaquattro. “Tra dieci minuti sono da te ! “ rispose la ragazza. Qualche tempo prima si sarebbe acceso una sigaretta per ingannare l’attesa, ma fortunatamente per lui erano parecchi anni che aveva smesso di fumare e se anche aveva sempre fumato poco era tutta salute guadagnata. Si sedette su una panchina e aspettò. Elly fu puntuale e salì sul furgoncino. Spiegò alla giovane ragazza che secondo lui vi erano fondati motivi di pensare che la bisca fosse proprio sotto quella casa. Non aggiunse altri particolari e pregò vivamente la giovane di mantenere il massimo riserbo. Arrivati in Hotel si ricongiunse con Candy che gli aveva preparato una bella bevanda calda per riscaldarsi un po’e disse : “Ragazzi, è stata una nottata fruttuosa. Adesso ho capito cosa è successo. Ho trovato la risposta che attendevo! Devo dire che è stata dura rimanere al freddo, attento a non fare il benché minimo rumore per non essere scoperto e rischiando chissà cosa se invece mi avessero scoperto ; ma ne è valsa la pena. Adesso ci vedo chiaro. “Sì, una mezza idea ce l’ho anche io” disse la moglie “ O perlomeno il coinvolgimento di ‘O Caffey adesso  è piu’ chiaro!”.

“Già “ continuò lo speaker “ La povera Martina di sicuro è  stata prelevata da casa sua con una banalissima scusa, magari tramortita … e ciò spiegherebbe le due strisce sulla moquette che indicherebbero un trascinamento . Già priva di sensi oppure ancora in se, è stata portata nello scantinato dell’hotel con una scusa, dove deve essere stata narcotizzata. In un’ipotetica lotta o semplicemente per caduta naturale, uno strass si è staccato da una spilla o da un orecchino e ci ha fornito l’indizio che Martina era transitata da lì! Dopo, devono averla fatta uscire da quella minuscola porticina che da verso il bosco, chiusa in un sacco. Ricordiamoci che di notte la luce è veramente poca. Dopo avere raggiunto il fosso, deve essere scattato il pestaggio. Volevano sicuramente finire l’opera e non lasciare testimoni ma ‘O Caffey o qualche scagnozzo è stato interrotto dalla mia visita! Lo sbaglio di Martina è stato quello di avvertire il direttore dell’anomalia circa la mattonella, perché di sicuro era lui l’ideatore dei vari tranelli. Tutto chiaro? Si era indebitato sino al collo con la bisca clandestina e per sdebitarsi col padrone, voleva ridurre l’hotel in miseria per essere poi comprato magari a un’asta ma anche privatamente a un prezzo di realizzo. E chi altri poteva avere contemporaneamente interesse a voler l’hotel e a decurtare il debito di ‘O Caffey in cambio del favore?”. “Io penso che sia Bernie Lomax!” esclamò la moglie…! “Esatto, e qua sulla chiavetta è incisa la sua voce che ho intercettato. Basterà farlo ascoltare a un buon tecnico e vedrete che non sarà difficile dimostrarlo! Devo fare subito una copia di questo supporto e consegnarlo a qualcuno di fidato. Ecco….domani mattina lo spedirò in busta chiusa al capitano Tody !”. “Bingo!” esclamò Candy “E adesso che facciamo?”. “Semplice: avvertiamo Donati!” disse Ellery prendendo iltelefono: “ Pronto signor Donati, direi proprio che ci siamo. Abbiamo scoperto l’inghippo, ma penso che non ci sia da fidarsi della polizia locale. Agisca senza passare da loro! “E gli spiegò  tutta la faccenda.

“Mi piange il cuore dover constatare che qualcuno degli uomini che stipendio, possa centrare in qualche modo con l’attacco a Martina, ma non ho motivo di non credere a tutti voi. Il capitano Tody mi ha ribadito di avere totale fiducia in voi e la avrò! Innanzitutto farò raddoppiare la vigilanza alla ragazza, quindi partirò subito per Joshburg per una visita lampo. Contatterò Scotland Yard e gli spiegherò tutto : mi raccomando, conservate le prove audio, e state attenti!”.Dopo Donati chiamarono Tody e gli spiegarono tutto. Il capitano fu molto contento di sentirli e di sapere che anche questa volta Ellery aveva potuto essere utile per dipanare un caso che pareva complicato.  “Adesso … dormiamo!” disse Ellery “ Ne abbiamo proprio di bisogno!”. Il loro fu un sonno dettato esclusivamente dalla stanchezza. Ellery si era messo sul letto una leggera copertina aggiuntiva perché ancora non era riuscito a riscaldarsi bene. Il clima autunnale di Joshburg non era paragonabile a quello di Puka Beach e di questo lo speaker se ne era reso subito conto cocciandoci sopra come un frontale. Si svegliarono stanchissimi e svuotati di ogni energia, ma mentalmente erano attivissimi e soddisfatti del lavoro svolto. Si concessero una mezz’ora abbondante di idromassaggio che li rivitalizzò : oramai la strada era tutta in discesa. Dopo pranzo li chiamò Donati: “ Sono a Wick, e per le 17 conto di essere in zona. Prima di tutto vorrei parlarvi di persona: vediamoci a  Kirkwall al Farland caffè’!”. Alle 17.30 circa erano all’appuntamento. “Capitano Tody: che sorpresa!” esclamò Candy. “Ero sicuro che vi avrebbe fatto piacere vederlo” esclamò l’imprenditore “ Ciao ragazzi, è sempre un piacere ed un onore salutare chi mi ha salvato la vita”. “Acqua passata” si schernì Ellery “ Com’è andato il viaggio?”. “Bene: sono arrivato col mio jet privato. Ho pregato il capitano di raggiungermi ad Aspen … ed eccoci qua. Allora, facciamo il punto. Ho già contattato Scotland Yard e stasera tenderanno una trappola a Lomax e ‘O Caffey; le accuse per loro sono veramente notevoli, da tentato omicidio colposo a truffa aggravata. Se mi consegni il supporto con la voce di Lomax, il capitano Tody si metterà in contatto con la polizia per fare esaminare il tutto. Scotland Yard aveva già dei sospetti sui poliziotti locali, quindi anche loro avranno alla fine ciò che si meritano. La sorveglianza a Martina è già raddoppiata e la dottoressa Sutton vi porta i suoi saluti!”. “Ci piacerebbe veramente tanto poterla riabbracciare!” disse Candy. “Va bene, allora vieni pure avanti !” disse una voce da dietro una pianta. “Jane! Donati, lei si è superato” esclamò Candy. “Veramente una bella reunion “ e la abbracciò “ Ma adesso che facciamo? . “Assolutamente niente!” disse l’imprenditore “Adesso sarà compito dei miei uomini e di Scotland Yard, completare ciò che avete iniziato, e che non per incapacità vostra, ma solo per mancanza di mezzi nonpotete finire. Adesso tornate pure all’hotel! Per la dottoressa ho già fatto prenotare una camera . Io e il capitano arriveremo tra un po’ : giusto per non dare nell’occhio”. Chiacchierarono allegramente per tutto il tragitto, e quando arrivarono a destinazione, non poterono fare a meno di notare l’espressione di ‘O Caffey di fronte ad un nuovo arrivo in un primo momento e alla coppia formata da Donati e da Tody in un secondo momento. Si era fermato nella hall proprio per vedere la reazione. La sera dopo cena portarono  Jane da Elly, la quale fu felicissima di conoscerla. Ellery stava sorseggiando un ottimo whiskey , quando squillò il suo cellulare : erano le 23,50: “Pronto Ellery, qua sta partendo l’operazione <bisca clandestina>. Avevi ragione tu, la casa nasconde un bel segreto, ma siccome vorremmo prendere tutti con le mani nel sacco, aspetteremo ancora. Tu tieniti a disposizione per ogni evenienza. Ti terrò informato! “e   Steve Donati riattaccò. Ellery riferì ai ragazzi ciò che gli era stato detto, e continuarono ad assaggiare tutti gli stuzzichini che erano loro serviti dalla bionda amica. All’una e venti squillò nuovamente il cellulare : “Pronto Ellery, sono Tody. C’è ‘O Caffey che è riuscito a sfuggire: sta venendo a tutta birra verso di voi in paese .Guida una Buick verde !”. 

“Svelti ragazzi, c’è un’emergenza. Tutti fuori. Anche te Elly. Cerchiamo di bloccare ‘O Caffey … se la sta svignando alla grande!”. Penso di poterci riuscire, e nella maniera piu’ semplice. Voi andate piu’ a monte e ditemi quando transiterà la macchina, una Buick verde, così mi ha detto Tody … o almeno fatemi un cenno!”.  Corse fuori e si diresse verso Uptown Road. Se il fuggitivo passava di li, lo avrebbero sicuramente intercettato. Andò in un’aiuola, e ne estrasse due bei sassi di media taglia. Li infilò nel golf e si nascose. Una trentina di metri avanti Candy con Elly urlò: “Sta arrivando!”.  Ellery uscì dal nascondiglio e fiondò i due sassi sul parabrezza dell’auto che andò in frantumi. ‘O Caffey uscì di strada ed andò a sbattere su di un muretto poco distante. Dopo pochi istanti arrivò il capitano con Donati: “Bel lavoro ragazzi!”. Il malcapitato era frastornato dalla botta e non fu difficile immobilizzarlo. “Tutto a posto ragazzi!” disse Tody “ E’ andato tutto liscio come l’olio. Lomax ha confessato, mentre la fuga di ‘O Caffey è un’ammissione di colpevolezza; comunque la chiavetta che ci avete fornito, combaciava perfettamente con la voce dei due! Ma adesso … andiamo in ospedale: Martina si è risvegliata dal coma!”. “Aspettate!” disse Candy “C’è una ragazza che vorrà venire sicuramente anche lei : è Elly. Ci è stata d’aiuto e se lo merita!”. “E’ fidata ?” chiese Donati. “Sì, non ci ha mai tradito!”. A Elly non parve vero poter riabbracciare Martina, e tutta la band fu commossa nel rivederla, ancora debole ma viva e vegeta. “Il dottore ha detto che se la caverà!” esclamò la Sutton. I genitori, che dal suo capezzale non si erano mai mossi, avevano gli occhi colmi di lacrime e ringraziarono all’infinito Ellery, Candy, Tody e Donati.   Il giorno successivo arrivarono le confessioni scritte di Lomax e ‘O Caffey: si prospettava per loro un lungo soggiorno nelle prigioni scozzesi. Alle 11 furono raggiunti da Donati : “ Bene ragazzi, ci siete riusciti ancora, e sinceramente non so come ringraziarvi. Qua potete rimanere quanto vi pare. Già oggi arriverà il nuovo direttore: è in gamba e farà sicuramente rifiorire l’hotel. Di voi sa che dovrà trattarvi con i guanti e che godrete di credito illimitato. Ah … non vi preoccupate per i vostri capi : ho già parlato con loro e , vi hanno concesso un'altra settimana, e questo è un pensierino per voi!” e staccò loro un assegno di 5000 dollari.

“Signor  Donati!” esclamò Ellery “ Lei è una persona estremamente gentile, ma non ci deve niente. Lei ci ha già offerto viaggio, soggiorno ed extra, mi sembra già molto!”. “Non se ne parla neanche “ rispose l’imprenditore “ Vi ho chiesto io di fare questo lavoro e vi ho strappato alla solare California per mandarvi nella piu’ fresca Scozia. E’ giusto che abbiate una ricompensa. Adesso sarà dura riportare l’Hotel ai vecchi fasti ma visto che tra poco la verità verrà a galla, conto che la gente ricominci ad affollarlo come già faceva prima di questo pasticcio. Odio che ci sia andata di mezzo una ragazza innocente come Martina ma mi conforta il fatto che alla fine lei sia ancora viva  e se la cavi e questo per merito di Ellery che l’ha ritrovata in quel piccolo fosso agonizzante. Sicuramente non avrebbe passato la notte, semi immersa nell’acqua gelida. Quindi non accetto no : accettate questo piccolo riconoscimento e spero che se ancora avrò bisogno di voi, possa ancora chiamarvi!” . “ Grazie ancora Donati “ disse lo speaker “ Visto che la mette così, accettiamo e con estremo onore e ci chiami pure quando avrà bisogno … vero Candy ?”. “ Assolutamente si. E’ stato un piacere e oramai mi sto abituando a queste incursioni investigative. Sarà sempre una felicità , collaborare con lei e a Puka Beach col mitico capitano Tody !”. Il corpulento ufficiale rise e ringraziò sentitamente la coppia per i loro attestati di stima : “Siete molto gentili : la cosa è reciproca. Domani mattina ripartirò per il nostro bel paese. Vi saluterò tutti e ci vediamo tra una settimana. !”. La sera erano da Elly al Darts :” Insomma ragazzi, eravate quasi delle celebrità e non mi avete mai detto niente?”. “Vede signorina!” disse Tody “ Lei è davanti a delle persone speciali. Sono tutti ragazzi con la testa sulle spalle che non si vanterebbero mai delle loro imprese. Sono persone semplici, come ce ne vorrebbero tante!”. “Grazie capitano !” disse El “ Le sue parole ci fanno piacere e sia io che Candy la ringraziamo, come del resto ringraziamo il signor Donati della gentile offerta. Io penso che anche questa volta ci sia andata bene. Abbiamo salvato una vita umana, un hotel dal fallimento e forse ... tanti matrimoni, se è vero che parecchi capofamiglia perdevano cifre ingenti nella bisca clandestina e tutto ciò non può che farci solo del piacere !”. “E il piacere ... è una cosa che si paga da sola!” concluse Candy. Anche la dottoressa Jane approvò, che era anche lei in loro compagnia e sarebbe ripartita per Aspen la mattinata seguente! I giorni a venire passarono spensieratamente. Poterono dedicarsi a visitare qualche paese nei dintorni e a godersi un po’ le comodità dell’Hotel a tempo pieno. Il nuovo direttore, tale Maurice Silvester, si dimostrò capace e super attivo. L’Hotel si stava già riprendendo e in questo dimostrò grande capacità imprenditoriale. Trattò Ellery e Candy come due persone speciali così com’erano nei desideri di Donati. A breve Ellery e Candy avrebbero riabbracciato il paese che tanto amavano ma nel frattempo si godevano questi momento di svago e relax , che non era mai una cosa sbagliata, anzi. E arrivò la vigilia della partenza. La sera prima si recarono da Elly  per i saluti, che non erano solo di rito, ma che per loro rappresentavano sempre un momento triste e malinconico. “Ciao ragazzi, spero di rivedervi presto. Ho saputo che anche la nostra locale stazione di polizia era implicata, non nell’aggressione di Martina, ma nel coprire la bisca. Che vergogna, non ci si può fidare neanche dei poliziotti !”.“Non ti preoccupare! “ disse El “Le mele marcie ci sono dappertutto, ma non dobbiamo basarci sui pochi e coinvolgere il resto nell’ammasso di corruzione: bisogna avere fiducia nelle forze dell’ordine. Noi abbiamo il capitano Tody che ne è un fulgido esempio!”. “Avete ragione! Ma…mi mancherete!”. “Anche tu a noi” disse Candy. Si abbracciarono e si diressero verso l’Hotel. Dovevano partire la mattina seguente e si diressero verso le relative stanze.

Candy era abbracciata a suo marito e gli domandò: ” Pensi che prima o poi finirà che ci troviamo sempre invischiati in mezzo ai guai?”. “Finirà solo quando verrà a mancare il divertimento. Ma sino ad allora … let’s go party!” e la baciò! 

 

the end

 

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