Piece by Piece

 

Tablo reader up chevron

Piece by piece

          I Misteri di Puka Beach (14° episodio)

                                                          

 

 

 

 

 

 

Piece by Piece

(COPYRIGHT 2020 )

 

 

 

_____________________________________________

Interpreti :

 

Ellery………………………………. speaker radiofonico

Candy…………………………….... moglie di Ellery

Mario ……………………………... cugino di Ellery

Jenny……………………………….. amica della band

Betty ……………………………..... speaker radiofonica

Robert ……………………………… ragazzo di Betty

Paul Tody………………………….. capitano di polizia

Frank  ……………………………….cantante e animatore 

J.Luke………………………………. padrone del Surfers

David e Henry ……………………. tecnici del suono

Big David …………………………...presentatore

AJ e David C. ……………………....presentatori

Olga, Maria, Svetlana ………….…ballerine e figuranti

Faber ………………………………direttore marketing

Romy ………………………….….stuntman

Paul Sadler ……………………… ballerino

Funaky, Finlay e Bradshow…...…agenti polizia

Mark……………………………...fotografo

Efry………………………………compagno di scena di Frank

Becker, Wines…………………..agenti polizia

Signor Al Palmer…………….....padrone del Cine Park

J.Jade ……………………………..figlia di Ellery

 

______________________________________________

 

Quattordicesimo episodio dei Misteri di Puka Beach. Si aggiunge una nuova location con una conseguente varietà delle situazioni. Il tutto ha comunque come perno centrale, la cittadina di Puka Beach … nel suo semplice e umano scorrere della sua vita quotidiana. Torna il cugino di Ellery, Mario e per una frazione di secondo si vede anche Jupiter Jones dei Tre Investigatori (la famosa serie di gialli per ragazzi molto famosa tra i settanta e gli ottanta). Si cerca sempre di variare le trame … i luoghi di svolgimento e qualche personaggio. Io vi ricordo sempre che scrivo solo per pura passione e basta. Pubblico i racconti su questa piattaforma digitale solo affinché’ possiate fruirne in qualche modo . Non sono pubblicati in cartaceo. Errori? Certo: nonostante le varie revisioni che ho fatto … qualche errore ci sarà. Ma l’imperfezione fa parte di me … ci sta. Mi piace immaginare di un mondo che comprenda anche Puka Beach perché considero questo paese un posto con un ottimo micro clima fatto di brave persone e di buoni e sani principi. California si (verso la quale ho una grande passione ) ma California minore … di periferia … mai smaccatamente pacchiana o incasinata. Perché? Perché a me piacerebbe vivere in questo stato ma non in una metropoli come Los Angeles, ma proprio in quei piccoli paesi costieri tipo quella Rocky Beach raccontata nei gialli dei Tre Investigatori dove i grattacieli e il caos metropolitano, sono assenti. Vorrei che possiate veramente apprezzare i miei sforzi per cercare di raccontare un qualcosa di assolutamente credibile e alla stessa maniera … rilassante. Quindi io vi auguro una buona lettura .. riposante e avvincente. 

PS Dedico questo libro ai miei due maestri Dean martin (RIP) e Roger Moore (RIP), a Olivia Newton John, Elton John e David Cassidy (RIP) e a tutte quelle strutture con le quali in qualche modo collaboro attivamente. 

 

______________________________________________

 

Le estati di Marine Beach erano di norma famose per i tornei di surf, per le belle spiagge … e per le piacevoli brezze serali, che rendevano gradevoli le altrimenti calde serate californiane. Il paese risultava in una posizione fortunata, dove i venti si incrociavano armonicamente sia durante il giorno, tanto da permettere a tante tavole di cavalcare le onde, sia la sera, offrendo un tonificante e fresco ristoro. Le estati erano anche un’occasione per vedere il paese al pieno della sua capienza, con la pacifica invasione di turisti e sportivi che andavano ad animare tutte le arterie del paese. I ristoranti lavoravano a pieno regime e gli hotel avevano il tutto esaurito con il 5 Stars di Neil Girato in testa a tutti. Anche il fiume Blue River era in pieno fermento e le varie attività che aveva sulle proprie rive , erano pienamente operative e in grande spolvero. La zona collinare era molto ambita per tutti coloro che cercavano un ambiente fresco e rilassante e anche qua il periodo aveva portato tanta gente . Insomma l’economia era florida e fiorente.    Da qualche tempo, l’alternativa allo sport nazionale della California, il surf, era un resort molto interessante : il Cine Park, un parco tematico dedicato al mondo della celluloide , ed un Acqua Park con diverse piscine e scivoli. Specie nei weekend, Ellery e Candy avevano preso l’abitudine di frequentare il Cine Park, un luogo lontano anni luce dai caos assurdi di altri posti simili piu’ titolati. Si trattava di un piccolo parco in crescita e con un ampio bacino di utenza ancora da sfruttare e fare crescere . Era un paio di anni che era aperto e si trovava non tanto distante dal vecchio faro. 

 “Il delitto del torneo di tennis ” esclamò Ellery.

“Il delitto del torneo di tennis ? “ ripete’ Candy “ Ma come ti viene in mente?”

“Beh, sai, in mezzo a tanti set e spettacoli a tema , improvvisamente mi è tornata in mente la nostra ultima avventura. Saranno passati almeno …”

“Una manciata di mesi !” esclamò il robusto capitano Tody che era di pattuglia al parco . Non si erano fissati un appuntamento ed El, come sempre assorto nei suoi pensieri, non si era accorto del suo arrivo. “Ehilà! E’ passato così poco tempo? Mi sembra un’ eternità!”. “Già !” disse Candy “ E mi ricordo pure che ne eravamo usciti non male, vero capitano ?”. “ Esattamente “ rispose l’interpellato “ Ve l’eravate cavata in maniera piu’ che soddisfacente ottenendo lusinghieri risultati ! Ma ora vi lascio al divertimento. Io continuo il mio giro di pattuglia. Buon divertimento.” E se ne andò.    “Il corpulento ufficiale è sempre sulla cresta dell’onda. I suoi superiori sono molto contenti del lavoro che svolge. “disse lo speaker . “Se lo merita veramente, perché è una bravissima persona! “ aggiunse Candy “ A proposito ... ci facciamo un giro su quei mega camion? “ . “Certo che ce lo facciamo : forza andiamo  !” disse El, che aveva passato la cinquantina  e oltre agli anni aveva acquistato anche qualche chilo in piu’. Candy invece non era poi molto cambiata da una decina di anni a questa sta parte: rimaneva sempre una bella ragazza … classica bellezza acqua e sapone. El sorseggiò un energy drink e si fece una bella panoramica visiva del parco. Davanti a lui si estendeva l’arteria principale della struttura: ai lati i diversi padiglioni che ospitavano vari spettacoli. La strada confluiva in una piazzetta, morendo temporaneamente in essa, per poi riprendere vita e vigore alla sua sinistra e terminare infine pochissime centinaia di metri a valle.

“Ciao Frank!” escalmo’ lo speaker “ Come ti butta?”.

La citazione era tratta dallo show che eseguiva all’interno del park, ossia quello dedicato ai due fratelli blues …. i mitici Blues Brothers.

“Ciao : tutto bene. Ti aspetto allo show, non mancare! Ciao Candy.” Rispose lui.  Oramai la nostra coppia conosceva bene buona parte dello staff, ma con alcuni, come Frank, erano diventati ottimi amici. El era un grande appassionato dei Blues Brothers e anche se aveva visto quello show decine di volte, non se ne perdeva mai uno! Il confinante acqua park era sì bello e … rinfrescante, ma il fascino e il divertimento del parco tematico erano come una calamita per lui.

Lo speaker oggi non aveva in programma nessuna apparizione radiofonica.  L’emittente Puka Shell Radio rappresentava costantemente un punto fermo della sua vita, ma si era tenuto libera la giornata di domenica per potersi godere la sua bella e brava moglie. Per un periodo era stato anche socio in minoranza della struttura: adesso si limitava a prestare saltuariamente la sua opera per il solo gusto di farlo e a dare una mano quando occorreva con la pubblicità. Voleva divertirsi e divertire e devo dire che ci riusciva ancora bene. Durante il giorno invece prestava servizio nella stessa azienda, dove una volta lavorava il suo fido regista Moonlight, oramai trasferitosi in un altro stato. La somma delle due entrate finanziarie, permetteva a Ellery di condurre una vita normale e di potere offrire alla sua famiglia un accettabile tenore di vita. “Ciao Candy ! “ Chi aveva parlato era Jenny , una ragazza appassionatissima del parco, con la quale tutta la famiglia aveva stretto una bella amicizia. Mora, capelli lunghi e un’altezza sul metro e sessanta, aveva poco piu’ di vent’anni ed era una presenza quasi costante nel parco: conosceva tutto e tutti. “Ciao Jenny!” rispose Candy “ Ovviamente non potevi mancare, vero? “. “ Eh già, e poi : guarda che bella giornata! Ci divertiremo sicuramente. “ . “ Sì sì! “ esclamò la coppia ,  che si accodò alla ragazza , svoltando a sinistra in fondo alla piazza. Sia la famiglia di El che Jenny avevano l’abbonamento per entrambi i parchi, sia il cinematografico sia l’acquatico.  La giornata trascorse piacevolmente ed erano appena passate le diciannove quando salirono in macchina per fare ritorno a casa. In questo mese era arrivato per un breve periodo di vacanze anche suo cugino Mario che nel frattempo aveva messo su famiglia con Rosa una mora ragazza europea.   Erano appena partiti che squillò il cellulare di Candy : “ Ciao, sono Mario. Siamo arrivati da poco. Vi va se verso le 21 ci ritroviamo al Surfers per una pizza? ”.

“ Siamo appena usciti dal parco , dacci il tempo di arrivare a casa e farci una doccia e poi penso che non ci siano problemi. ”. “Va bene “ rispose Mario “ Noi siamo nel mio vecchio appartamento . Al limite facciamo anche una ventina di minuti piu’ tardi, così ce la prendiamo comoda.”.“ Sono d’accordo “ esclamo’ la ragazza “Già il mondo è di una velocità incredibile ….. una volta tanto facciamo le cose senza correre . Ci vediamo al Surfers e saluta Rosa ”. “ Sarà fatto !” e chiuse la conversazione.

Era domenica e, quindi il traffico era abbastanza sostenuto e nonostante il parco distasse solo una decina di miglia dal centro di Puka Beach, impiegarono oltre quarantacinque minuti per arrivare a destinazione.

Candy andò a casa mentre El fece una telefonata  in radio per vedere se c’erano novità . “Ciao boss ! “ esclamò lo speaker sentendo Ted, il capo della radio.

“ Ciao Ellery : come mai questa telefonata? “.  “ Ho chiamato solamente per sentire se c’era qualche novità!”. “ Niente di rilevante : come sai la domenica è una giornata assolutamente tranquilla. Ora vado nel mio ufficio e do un’occhiata. In caso ti richiamo: dammi il tempo necessario per fare un breve controllo. Sento caldo e vado a bere qualcosa al bar. Torno tra una decina di minuti. “.  Ellery parlò anche con Roby Bear che tra poco avrebbe iniziato il programma. Si fece spulciare un po’ di carte: appunti e contratti, ma tutto era a posto. Prima di andare fece controllare anche la posta elettronica. Vi era solo un messaggio di J.Jade, la figlia dello speaker che viveva in un'altra città  e che ogni tanto  era stata utilissima alla band con le sue ricerche telematiche .   Già … la band! Di fatto non esisteva piu’: erano lontani i tempi in cui il gruppo al gran completo aveva lavorato insieme a braccetto con la polizia.  Questo gruppo aveva un carnet ricco di ricordi: emozioni che spaziavano dall’euforia alle delusioni, dall’azione al lavoro di studio. In fondo a Ellery mancava un po’ tutto cio’ e in cuor suo era convinto che mancasse anche al resto della banda oramai sparsa per tutti gli Stati Uniti. Ora era rimasto solo lui a collaborare con il buon Tody.  Rispose alla mail di J.Jade da casa e raggiunse la moglie nella stanza vicina.   “Ciao El” disse Candy abbracciandolo appena lo vide una volta uscita dalla doccia   “ Ha chiamato Mario e ha detto che ci passerà a prendere alle 21. Hai tempo di farti anche te una bella annaffiata tonificante . “ .  Puntuale come sempre nella sua vita, Mario alle 21.19 suonò il campanello e salì susseguentemente le scale.

“Ciao ragazzi. Come va , è tanto che non ci vediamo , vero  ?” . Indossava dei bermuda blu con una maglietta sulla quale era scritto a caratteri cubitali F.B.I.

“Ciao Mario “ esclamò Candy “ Un po’ stanchi, ma direi tutto bene. E’ stata una bella giornata. E voi come ve la passate ?”. “Noi bene grazie: il lavoro va bene e con Rosa è tutto ok … !” e gli raccontò in una decina di minuti quello che era successo negli ultimi tempi che non si erano piu’ visti.  “ E la serata non è ancora finita” disse El “ Una buona pizza ci sta sempre bene!”

Al Surfers furono accolti da J.Luke , molto calorosamente : “ Ciao ragazzi. Ciao Mario … è tanto tempo che non ti vedevo. Prego : accomodatevi che tra poco arrivo a prendere le ordinazioni!”.  Mangiarono bene e con la consueta qualità che il locale garantiva. Dopo si salutarono e ognuno andò alle rispettive abitazioni. Il risveglio mattutino fu molto duro per la nostra coppia: un po’ per la giornata al parco e un po’ per il poco sonno, Ellery fece molta fatica ad alzarsi al suono della sveglia e gli ci volle una bella tazzona di american coffe prima di cominciare a carburare bene la settimana appena iniziata senza nessun intoppo. Ognuno aveva i propri impegni lavorativi e qualcuno ne aveva addirittura due: Ellery per esempio oltre ad essere impiegato lavorava in radio e ogni tanto faceva delle belle serate revival. L’amico Frank del parco, oltre a lavorare nella struttura, aveva una sua carriera parallela di cantante ed entertainer e, infatti, l’appuntamento con lui era quando capitava, in un piccolo locale dove cantava e faceva karaoke. Per la serata seguente era prevista una visita da lui.   Erano della partita Ellery and family e Mario . Questo ultimo, il miglior guidatore del gruppo, arrivò alle 19.30. Di lì a poco sarebbero andati a prendere delle pizze da asporto al Surfers, che come sempre confezionò dei buoni prodotti. Stapparono una bottiglia di bianco frizzante e delle Pepsi Cola e allegramente chiacchierarono del piu’ e del meno, quindi alle 21.40 partirono alla volta del Picasso. Il locale era accessibile sia dall’interno di un bar chiamato The Garden sia dall’esterno, scendendo una breve rampa di scale.  Nell’immediata sinistra vi era un piccolo ma fornito bancone bar mentre di fianco ma piu’ in fondo verso l’angolo vi era la postazione di Frank. Il resto del perimetro era occupato da tavolini e divanetti. Alle ventidue, puntuale come sempre, fece il suo ingresso, il cantante e iniziò a cantare un po’ di canzoni del suo repertorio d’intrattenitore. Dopo poco toccò al karaoke, una moda che trovava sempre tanti adepti pronti a divertirsi. 

Mario si cimentò in “A tear on the face “, un classico degli anni sessanta. Candy cantò: It will be, because I Love you … mentre El si esibì in un medley dei Blues Brothers con tanto di parlato introduttivo di Everybody needs somebody to love. Verso le 24 cominciarono  i primi segni di cedimento e dopo aver bevuto un analcolico dissetante salutarono Frank che disse : “ Ci vediamo al parco domani? Venite?”.   “ Penso che ci saremo anche noi “ disse El “ Tu Mario sarai della partita? Devo avere delle riduzioni da qualche parte !”

“ Va bene: passo a prendervi alle 9.30!” rispose il cugino.

All’una erano tutti a letto. La prima a svegliarsi fu Candy, seguita da Ellery.  Il traffico all’andata non era mai sostenuto e alle 10,10 erano all’entrata del parco. Il primo spettacolo era alle 10.45 e quindi il quintetto aveva tutto il tempo di fare due passi e salutare un po’ di gente. Frank era vicino alla sua Blues Mobile a scattare foto con i vari avventori e tra una foto e l’altra li salutò.

Alla rinfusa videro il cast artistico del parco che era composto quasi esclusivamente da ragazzi e ragazze dell’est europeo, che anni prima erano venuti in tour in America e avevano poi chiesto asilo politico. Passarono Henry e David, due tecnici del suono. Il primo in particolare curava lo show dedicato agli effetti speciali, il secondo invece le grandi esplosioni. Poco dopo sopraggiunsero anche “Big” David, un presentatore apostrofato così perchè un po’ robusto, e A.J., anch’esso animatore. Salutarono Olga, la figurante che dava vita a vari personaggi, tra cui Lara Croft e Marylin Monroe , e che dava insieme a Maria , fisico e volto a Mary Poppins ed Esperanza di Zorro . In lontananza ecco passare Faber, il direttore marketing della struttura e a seguire l’ennesimo David, un altro presentatore che per comodità chiameremo David C.

La giornata non era bella meteorologicamente parlando: il cielo era grigio e plumbeo e questo non aveva favorito un grosso arrivo di visitatori, né lì, né tantomeno al parco acquatico. Uno dei punti piu’ interessanti era quando in uno show chiamato Magic Moments, uno qualsiasi del pubblico era chiamato per simulare l’effetto <squeeze>: con una pistola caricata a salve veniva fatto sparare verso una figura ferma con di fianco l’animatore (  Big David) . L’arma era consegnata dal suo partner di scena (Cristian) al gentile ospite che sparando colpiva per sbaglio il presentatore e questi cadeva a terra.  La seconda volta la simulazione andava al giusto bersaglio (di solito una mummia).

Generalmente vi erano piu’ spettacoli, durante il giorno, della stessa tipologia ed Ellery conosceva oramai benissimo lo svolgimento dello show e, come ultima attrazione, decisero di andare a vederlo. Sul palco fu chiamato Mario, che tra le altre cose godeva pure di un’ottima mira, essendo proprietario di un regolare porto d’armi, valido solo ed esclusivamente per trasportare la pistola da casa al poligono e viceversa. Dopo aver pronunciato la frase introduttiva, l’esperto pistolero esplose il colpo e Big David si accasciò come da copione, ma con sorpresa di Ellery le luci si spensero e il sipario si chiuse immediatamente. Il tecnico sparò subito musica alta a coprire il trambusto che si era creato. Si sentì solo la voce di Mario che chiamò El. La poca gente presente stava già defluendo ed Ellery saltò sul palco, aprendosi un varco nel sipario. Trovò Mario sotto shock: la pistola era andata a segno colpendo Big David al braccio. Il caos regnava sovrano e lo speaker chiamò immediatamente il capitano Tody : “Pronto capitano, sono El : non chieda il perché ma venga subito al Cine Park, padiglione 5,  e mandi un’ambulanza che c’è stato un attentato! “.

Poi tornò giù da Candy e Rosa e spiegò loro l’accaduto, risalendo immediatamente dopo sul palco dall’incredulo Mario che non si dava pace. Nel frattempo era arrivato anche Frank, che garantì per El, spiegando i suoi contatti con le vicine stazioni di polizia, e permettendogli quindi di stare sulla scena dell’attentato. Il medico della struttura era arrivato e stava cercando di fermare la profonda e sanguinante ferita provocata dalla pallottola.

Quelli della Security avevano provveduto a sigillare il padiglione : nessuno poteva più entrare, tranne la polizia e i medici.

Mario stava sorseggiando un bicchier d’acqua per riaversi, Candy era salita sul palco: quest’ultima, come Ellery, aveva una memoria, fotografica e non, incredibile e sarebbe stata una preziosa fonte d’informazioni se ce ne fosse stato bisogno. Comunque il fatto di essere presenti all’accaduto e di aver avuto Mario direttamente sul palco li metteva in una posizione privilegiata.

Nel frattempo era arrivata l’ambulanza della vicina struttura ospedaliera di Fisher Town che disponeva per l’appunto di un piccolo ma attrezzato ospedale. Big David fu sistemato su di una barella e in seguito sul mezzo di soccorso: un membro della security andò con lui.

“El, è mai possibile che se a Puka Beach succeda qualcosa, tu e la tua band siete nei paraggi?” domandò scherzosamente Tody. “Assolutamente è solo una pura coincidenza!” sorrise El “E’ un piacere rivederla”.

“Anche per me: ma cosa è successo?”. El fece un breve riassunto dell’accaduto e, visto che Big David era stato portato via, anche Candy e Rosa si unirono al gruppetto mentre lo speaker continuava il suo racconto. Il capitano ascoltò dettagliatamente il resoconto con i particolari che la band si ricordava, anche i più insignificanti. Dopo che l’agente Wines ebbe trascritto tutto, Tody si rivolse alla security e a tutte le persone presenti per eseguire un breve interrogatorio di prassi.  “Capitano , può fare accompagnare le ragazze a casa? “ disse El “Noi rimarremo qua ancora un po’!”.

“Wines! “ urlò il corpulento ufficiale “ Accompagna le ragazze a Puka Beach : sono sotto la tua responsabilità.”. “ Agli ordini !” rispose l’agente.

Il padiglione era un capannone non grandissimo che poteva contenere circa cinquecento persone. Per chi guarda il palco, vi erano un’entrata sulla destra e un’uscita sulla sinistra appena di fianco alle poltroncine piu’ a ridosso del palco. Dietro di questo vi era una miriade di passaggi e passaggini che aiutavano i vari attori a spostarsi piu’ velocemente all’interno del parco e delle varie strutture sotterranee. Teoricamente per una persona pratica del luogo sarebbe stato uno scherzo apparire e sparire dalla scena del crimine.

“Bene ! “ disse Tody “ Ci troviamo di fronte ad un bell’enigma: tutta la scena è pregna d’impronte digitali e direi pure troppe. Questo stage era peggiore di un porto di mare: gente che andava e veniva quasi di continuo. Le prove … sempre ammesso che ce ne siano, saranno tutte inquinate: un disastro. “.

“ Una cosa che può fare acquisire come prova e’ questa ! “ disse El “ Mia moglie  l’ha raccolto in terra quando è schizzato via dal caricatore. Era in prima fila e l’ha subito prelevato, non sapendo ancora della disgrazia. “ e  gli passò il bossolo della pistola semi automatica.

“Ottimo ! Becker, prendi il bossolo e guarda se trovi delle impronte che non siano di Candida o di Cristian. “ e poi, rivolto a Mario “ Tu, ovviamente, non devi preoccuparti. Sei stato vittima inconsapevole di un becero complotto. Anche se non ti conoscessi la tua innocenza, è manifesta. Cerca di non pensarci piu’, il tipo se la caverà. La ferita e’ brutta ,  ma il colpo non ha leso nessun organo rilevante !”. “Grazie capitano, ma mi creda :  ci sono rimasto malissimo. Pensi se il colpo fosse andato a segno un po’ piu’ a destra anziché dove è andato: avrei potuto ucciderlo. “. “ Con i se non si arriva a niente, caro Mario. “esclamò Tody “ Fortunatamente è andata bene e non pensarci piu’. Il fatto che se la caverà dovrebbe sollevarti e comunque ho ordinato di piantonare la sua stanza di ospedale, perché se di attentato si tratta, non vorrei che ci riprovassero. Il parco non ha ragione di rimanere chiuso: per domani mattina avremo finito tutti i rilevamenti del caso, ma per precauzione sguinzaglierò un po’ di agenti in borghese tra il pubblico per evitare spiacevoli sorprese. Anzi Ellery, che dici di gironzolare anche tu un po’ qua e là nel tuo tempo libero e no? Parlerò io come sempre alla ditta, dove lavori se possono concederti qualche giorno di permesso retribuito. Tu qua conosci parecchia gente e magari puoi raccogliere indizi, confidenze e cose simili! “

“Va bene, non c’è problema: per me sarà un piacere. A proposito, nello spettacolo c’era poca gente e secondo me non hanno ben capito che cosa stesse succedendo. Può raccontare tranquillamente che Big David si è fatto male simulando la caduta … in fondo il copione la prevedeva. Può sempre dire che si è rotto un braccio cadendo male!”.

“ Va bene ! Farò come dici. Andate pure a casa e cercherò sicuramente di blindare l’accaduto. Non so sino a quando ci riuscirò, ma ce la metterò tutta! Ragazzi , grazie per quello che riuscirete a fare e ringrazio Candy per il bossolo.” I ragazzi uscirono dalla struttura.  

Ellery e Mario bevvero qualcosa a un pub appena fuori dal parco e s’incamminarono verso Puka Beach.

El era molto provato dalla giornata trascorsa e appena toccò il letto sprofondò in un sonno ristoratore. La notte, a dispetto del proverbio, non portò alcun consiglio a nessuno, anche perché la brace era ancora calda e per rovistarci dentro si sarebbe dovuto aspettare che si raffreddasse, giusto per non scottarsi. Ellery si presentò puntuale come sempre al lavoro nella sua ditta di pollame e con sua grande sorpresa appurò che la mano lunga della legge aveva già colpito. Il suo capo disse che aveva ricevuto una chiamata di Tody e che non c’era nessun problema. Il periodo era tranquillo e poteva liberamente assentarsi quando voleva per tutta la settimana: la polizia si assumeva l’onere di pagare le assenze.

Ellery disse che allora cercava di sistemare qualche carta e poi sarebbe andato al parco, per tornare in radio in tempo per il suo programma.  Gli avrebbe dato il cambio Candy, con Rosa e Mario. L’importante era che almeno qualcuno della band fosse sempre presente nella struttura per sondare umori e cercare curiosità.  Alle 11.30  a.m. lo speaker si avviò al parco.

All’arrivo cercò di coprire a raggiera varie aree dello stesso.  L’incidente di ieri non aveva avuto eco sul locale giornale e sembrava che Tody fosse riuscito a isolare a mo’ di tenuta stagna la notizia.  La prima persona che vide Ellery fu l’amico Frank che era ancora provato dallo sfortunato evento del giorno antecedente.

La giornata, a differenza di quella di domenica, era soleggiata e calda, ma di quel caldo umido che ti si appiccicava sulla pelle e non ti mollava piu’, proprio come Ellery sapeva, sarebbe successo con questo caso. “ Ciao Frank, come va?”

“Che vuoi che ti dica Ellery, non ho dormito per tutta la notte, pensando e ripensando a ieri. E’ incredibile: non ho nessun’altra spiegazione. Big David è una brava persona e non riesco a capire come possa essere in qualche modo successo tutto ciò! ”.  “ In effetti è strano un po’ tutto lo scenario. Io penso che se qualcuno avesse voluto ucciderlo lo avrebbe potuto fare in mille altri modi: la sera al parcheggio, nei vari tunnel che collegano le strutture, avvelenandolo o tendendogli un’imboscata. Il metodo scelto è sicuramente piu’ spettacolare e scenografico, ma specialmente il modo in cui si è potuto arrivare al tutto mi porta a pensare che l’attentatore provenga dall’interno della struttura. La fortuna è stata che avevamo Mario sul palco e noi seduti in prima fila: un dettaglio da non sottovalutare. “.

“ Beh, visti i tuoi trascorsi , è sicuramente un tassello importante. Come mai da queste parti? Non ti ho mai visto di lunedì al parco! “.

“ Tu di solito in scena, sei in missione per conto di Dio, io stavolta sono in missione per conto di Tody. Come sai siamo una specie di pattuglia non ufficiale che gira, osserva, ascolta e cerca. Stamani abbiamo arruolato anche Mario che ci raggiungerà dopo e in tarda mattinata arriveranno altri componenti ancora , affinché ci sia sempre qualcuno di noi in zona. Ora ti saluto e …..se sai o senti qualcosa di interessante chiamami al cellulare.”.

“ Ok, tra un po’ ho lo show: proverò a sondare gli umori del cast .” E se ne andò. “ Ciao Ellery . Come stai? Dove è finita la tua bella moglie? “. Chi parlava era l’atletica Svetlana, una delle ballerine dello show, dove lavorava Frank. “ Ciao Svety : Candy , con  Rosa  arriveranno piu’ tardi. Io dovevo parlare con Frank ed ho approfittato per venirvi a trovare.”

“ Hai visto cosa è successo a Big David ? Si è rotto il braccio cadendo. Avrà fatto quella scena centinaia di volte! “ disse la ballerina.

“ Bene “ pensò tra sé e sé Ellery “ Svety non sa dell’attentato e quindi Tody deve essere stato moooolto convincente.” ..Poi , a voce normale :  “ Beh, sai che la sfortuna a differenza della fortuna che è cieca … ci vede benissimo. Sono cose che succedono. Buona giornata.”.

“ Grazie e salutami tua moglie ”, e corse allo spettacolo.

“Ciao Ellery, oramai sei di casa qua!”. A parlare era Serjey, un ballerino che lavorava con Frank. “Eh beh….vengo tra amici: sai che torno sempre volentieri.”. Serjey gli raccontò piu’ o meno la stessa cosa di Svety. El salutò alla spicciolata altri membri del cast: Olesya, Julia, Tharas, Artem, Slavik, Aleksey, Kirill, Elena e Alona. Passò Gabriel, un altro presentatore, con Romy, un italo americano che impersonava Sylvester Stallone nello show di Rambo ed era veramente molto simile a lui. Candy, che nel frattempo era arrivata al parco, stava seguendo la parte a sud del parco e riuscì a parlare con un paio di tecnici (Henry e David), col costumista, con Olga e Maria. Cristian era ancora scosso dall’accaduto: lui era presente sul palco e sapeva tutto.  

Alle 13.15 arrivarono Mario e Rosa. El salutò il cugino e la sua compagna e li relazionò sui pochi fatti emersi nella mattinata. Il fatto che si fosse blindato l’accaduto era ottimo da una parte, ma forse impermeabilizzava sulla possibilità di far uscire qualche astio, qualche incomprensione. Mah … intanto mezza giornata se n’era andata e nulla era emerso. Era arrivato per Ellery il momento di organizzare per il giorno seguente una full immersion con la band. La giornata sarebbe stata divisa in questo modo: il giorno al parco e la sera meeting con il gruppo al gran completo. Ellery disse : “ Ciao ragazzi, io ritorno a Puka Beach, passo da Danielle dei Two Lakes  e le chiedo se ha disponibile la mitica saletta che abbiamo usato qualche volta in passato. Mario e Rosa: visto che avete la cinepresa, filmatemi tutto lo show di Big David , passo per passo , così lo rivedremo domani sera.  Candy e Rosa : fate foto , dentro, fuori, insomma ... a tutto e tutti. Mi raccomando! Io faccio un salto in radio, poi passo da Tody a sentire le ultime news. Ci vediamo a casa. “. Erano le 19.30 quando Ellery fece ritorno alla sua dimora e vi trovò Candy che apparecchiava e Mario … che stava scegliendo i vini. Discussero del piu’ e del meno ma soprattutto dell’attentato.

“ Sono passato da Tody prima ma non è emerso niente di particolare . Per domani sera mi farà avere un dossier con tutto quello che hanno trovato, così potremo passarlo al setaccio durante la serata. Domani mattina saremo al parco al gran completo: penso che qualcosa d’interessante emergerà. “. 

“ A proposito El “ disse Candy “ Ieri ho fatto un paio di filmatini con la fotocamera del mio telefonino: sono solo pochi secondi ma potrebbero essere utili “.

“ Ottimo ! Consegna il materiale a Mario che è un mago  del download : provvederà subito a farne un duplicato digitale !”.

“ E noi abbiamo fatto delle foto !” dissero Mario e Rosa.

“ Perfetto. “ esclamò El “ Per le analogiche … caro cugino: prova a passare, prima di venire al parco, da Mark Tommy e chiedigli se riesce a stamparle per la serata e magari fatti fare degli ingrandimenti dello show incriminato in particolare.”. “ Ok, e poiché domani sarà una giornata dura, ci avviamo  a casa. Buonanotte a tutti! “disse Mario.  “ Buona notte!” risposero in coro gli amici.

Riassettarono la cucina e se ne andarono tutti a letto anch’essi.

La sveglia era fissata per le 7.30. Doccia, colazione (con american coffee e muffin per lui e caffè espresso e brioche alla crema per lei) e partenza per le ore 9.00, in modo da essere presenti all’apertura del parco. La band al completo era sempre un qualcosa di emozionante: appena ventenni avevano cominciato a entrare in questo simpatico vortice e avevano condiviso a stretto contatto gioie e dolori. Ritrovarsi di nuovo quasi tutti uniti era una cosa che li elettrizzava. La giornata era veramente bella: cielo terso e gradevole brezza avevano invogliato la gente ad affluire numerosa. Il parco come abbiamo già detto era un’ottima alternativa alla spiaggia del paese e anche se non era proprio attaccato al paese era facilmente raggiungibile e comunque la sua posizione non intasava ulteriormente la viabilità di Puka Beach, già di per se … ridotta. “ Bene” esclamò Ellery “ In mezzo alla gente ci sono piu’ possibilità di confondersi meglio e di non dare nell’occhio!”.

“ Dobbiamo riprendere ancora lo show di Big David ? “ domandò Rosa .

“ Io direi di sì. Se riusciamo, riprendiamo ogni show integralmente e vediamo se riusciamo poi a scovare qualcosa d’interessante. Certe volte alcuni particolari scappati la prima volta, con una nuova visione sono piu’ evidenti e marcati !” disse Ellery.

“ E non dimentichiamoci anche di fare qualche ripresa nelle streets , insomma ... dappertutto ! “ rimarcò Candy.

“ Prenderemo anche diversi appunti “ disse Mario . 

“Diamoci da fare ! “ esclamarono tutti  “ Ritroviamoci per le 13.30, così mangiamo un boccone insieme e facciamo il punto della situazione.”. 

Cominciarono a mescolarsi tra il pubblico in ordine sparso. El cominciò a passeggiare per le streets che animavano e componevano il parco. La famiglia di Mario si diresse invece verso la parte piu’ a sud e il resto…. qua e là.  Candy incrociò Olga e si fermò a fare due chiacchiere con lei per vedere se si riusciva a sapere qualche cosa d’interessante, ma non emerse molto. Anche Olga sapeva di un incidente occorso a Big David, ma solo di una brutta caduta. Andando avanti incontrò Maria, ma anche lei non snocciolò nulla che potesse essere realmente utile alle indagini.

Il primo show che videro era proprio quello incriminato. Al posto di Big David c’era A.J., il suo sostituto naturale che eseguiva lo spettacolo  quando l’altro era in ferie.

Mario tenne l’obiettivo della cinepresa puntato sul palco per tutto il tempo dello spettacolo, ossia una trentina di minuti scarsi. Ellery riprese tutto lo show dei Blues Brothers e grazie all’intercessione di Frank a fine spettacolo riuscì ad accedere nel back stage per sondare umori e situazioni .

Il cast dello show era molto numeroso e ammontava a una quindicina di persone in tutto. David C. pareva ancora provato per la situazione di trambusto che si era creata.

Ufficialmente sembrava non sapesse dello sparo, ma pareva comunque non a proprio agio, né sul palco né fuori. Ellery pregò Frank di provare a sentire se riusciva a capire il perché di questa sua situazione di disagio.

Uscito dallo stage otto che ospitava lo show, El incrociò l’agente Finlay e al riparo da occhi e orecchie indiscrete scambiarono due veloci chiacchiere: venne a sapere che Big David stava meglio e che nella giornata di domani lo avrebbero dimesso, ma che al momento non sarebbe ritornato a lavorare nel parco. Il suo rientro sarebbe avvenuto piu’ avanti e nel frattempo sarebbe stato affiancato da un agente in borghese per tutelarlo contro eventuali attentati, perché in fondo non era escluso che il o l’attentatrice avrebbe comunque ritentato a ucciderlo.

Intanto era arrivata l’ora del ritrovo per pranzare e l’appuntamento era nella Fazenda, un ristorante ispirato come ambientazione ai punti di ristoro di metà ottocento tra il Messico e la bassa California.  Anche all’interno della fazenda si svolgeva uno show che allietava i gentili ospiti; Rosa e Candy si occuparono, tra un boccone e l’altro, delle riprese. Nel frattempo Mario aveva setacciato e immortalato tutta l’area sud anche dall’alto, approfittando di una piccola teleferica panoramica che perimetrava quella zona. In basso a destra, appena partiti, si potevano notare quelle che erano le basi di cio’ che sarebbe diventata una nuova attrazione che avrebbe visto la luce nell’anno successivo. 

Passeggiarono un po’ e metà della band andò a visionare uno show che spiegava come nasceva un cartone animato: era uno spettacolo espressamente dedicato ai piu’ piccoli. El, Moon e andarono nella stanza degli orrori dedicata agli over quattordici. Era un percorso molto buio e tetro e non avrebbero cavato molto, ma siccome dovevano fare tutto, anzi di piu’, percorsero anche quello. All’uscita di show e attrazioni, la pattuglia si ricompose per fare un giro negli inarrestabili camion alla scoperta di una finta centrale geotermica. Anche se lentamente si stava avvicinando l’orario di chiusura del parco. Rimanevano ancora da fare lo show dedicato ai Cybers e lo spettacolo principe del parco, dedicato alle gesta di vari eroi portati al successo da Sylvester Stallone. Lo show dei Cybers era anch’esso abbastanza cupo, ma qualcosa riuscirono comunque a riprendere . L’area che ospitava l’ultimo show era un’arena che conteneva circa duemila posti grazie a delle gradinate posizionate dinanzi ad un bacino idrico di buona portata che nella parte posteriore ospitava varie e affascinanti scenografie .

La star dello spettacolo era Romy, l’italo americano sosia di Sly: era solo un po’ piu’ alto e un po’ piu’ magro dell’originale, ma la somiglianza era veramente impressionante.

A fine show El e Candy, che oramai lo conoscevano, attesero pazientemente che tutta la folla attorno a lui per una foto ricordo scemasse lentamente, per scambiare due chiacchiere con lui.

“Ciao Ellery, ciao Candy ! “ esclamò, salutando ognuno in maniera personalizzata : a El una vigorosa stretta di mano, a Candy un baciamano .  Anche lui sembrava ignorare le reali cause dell’assenza di Big David.  La chiacchierata fu come sempre piacevole anche se breve, in quanto Romy doveva  andare a cambiarsi per essere pronto per la passerella finale, dove la maggior parte del cast salutava il pubblico del parco. Erano le ore 18 quando uscirono in gruppo.

L’appuntamento era per le 21.30 ai Two Lakes: Danielle aveva dato, com’era prevedibile, la sua piena disponibilità nell’ospitare tutta la band al completo.

“ Ciao ragazzi!” esclamo’ appena li vide “ Che  bello rivedervi dopo un po’ di  tempo . Vedo con piacere anche Mario. !”

“ Sì Danielle.  Intanto volevo dirti che è sempre un grande piacere anche per noi essere qui. El e Candy mi hanno parlato molto di te e della tua cortesia “. 

 Sei gentile: grazie. Ma adesso accomodatevi: la stanza e’ sempre al solito posto. Tra poco vi manderò Mickey e July per prendere le ordinazioni! “. Sempre gentile e impareggiabile” disse Ellery  “ A proposito, è riuscita a prepararmi quello che le avevo chiesto ? “. “ Certo : avete un televisore con videoregistratore-lettore dvd  e una postazione internet. “

“ Grande !” disse Candy“ Forza andiamo, non vedo l’ora di iniziare”.

Il ritrovarsi tutti insieme era una procedura oramai consolidata per la band , L’avevano già sperimentata piu’ volte in passato e aveva sempre dato ottimi risultati . “ Cominciamo a vedere se J.Jade è collegata !” disse lo speaker  “L’avevo avvertita se questa sera poteva connettersi alla rete : potrebbe quindi già esserci !”. Infatti, la ragazza era on line.

“ Candy, prova a fornirle una lista di nomi del cast e vediamo se esce qualcosa.” disse Ellery.

Mario nel frattempo stava eseguendo tutti i collegamenti necessari per ottenere una buona visione. In aggiunta Rosa aveva portato il suo notebook che si andava ad aggiungere al PC fisso offerto in dotazione da Danielle.

La prima operazione fu quella del download di tutte le foto fatte al parco dal giorno dell’attentato alla giornata stessa. Poi fu la volta dei due brevi filmatini che Rosa aveva ripreso con il suo telefonino. Si divisero quindi a turno il dossier che Tody aveva loro preparato e lo lessero avidamente. Nel frattempo stavano arrivando ciò che avevano ordinato  : pizza ,  bevande e stuzzichini a volontà … e subito cominciarono a fare onore alla cena . “ Ho letto una cosa interessante sul dossier , che potrebbe essere un buon punto di partenza!” disse Ellery “ C’è scritto che nella scatola che ospita le pallottole dello show c’era solo il primo strato di quelle vere e non a salve. Sotto c’erano quelle innocue !”

“ E come mai Cristian non se ne è accorto ? “ chiese Candy.

“ Mah, secondo me la ragione principale è che il palco è semibuio e l’azione di caricamento è meccanica : un’operazione che avrà fatto almeno un centinaio di volte senza pensarci un attimo. Non penso che Cristian possa in qualche modo avere responsabilità in tutto cio’! “ replicò Ellery “ E inoltre quello che pensavo, era questo: che fine hanno fatto le altre pallottole inutilizzate ? Io sono sempre dell’opinione che l’attentatore sia uno o una del resort e quindi secondo me dovremo cominciare a cercare le pallottole non usate ! “. “ Mi sembra una buona partenza” disse Mario. “ Sono d’accordo  ” rispose il cugino  “ Anche se il parco e’ vero che non è enorme, sarà pur sempre come cercare un ago in un pagliaio.   Cominciamo a visionare le foto, allora!”.

Passarono trenta minuti a setacciare le immagini e anche i due brevi filmatini. 

Poi passarono a visionare i filmati completi: la parte della band presente sulla scena dell’attentato seguì le riprese dello show incriminato, mentre il resto si dedicò ai rimanenti filmati.

Alla fine della visione : “ Allora  “ disse Candy “ Mi sembra che lo show, a parte qualche piccola modifica  dovuta al cambio di conduzione, mi sembra uguale a quello che abbiamo visto ! “.

“ Una piccola variazione c’è stata “ disse Ellery che era un bravo osservatore.

“ Avanti … spara !” disse la moglie . “ Nello show che abbiamo ripreso oggi, la scatola di pallottole è rimasta tutto il tempo sullo scaffale, mentre direi che sono quasi totalmente sicuro che nel giorno dello sparo per un periodo la scatola non ci fosse !”.

“ Bravo  : ottima osservazione! “ disse Rosa .

“ Mario, prova a vedere se nei filmati o nelle foto di quel giorno, anche se poche, troviamo una conferma a quello che ho detto ”. “Ecco qua” esclamò il cugino dopo una decina di minuti “ Nel primo filmato c’è , mentre nel secondo no! E’ importante ?”.

“ Secondo me è molto importante . Io do per scontato che un controllo della scatola delle munizioni venga sicuramente fatto da Cristian poco prima di ogni show, quindi la sostituzione è sicuramente avvenuta mentre la parte dello spettacolo  era incentrata su un altro avvenimento e presumibilmente mentre le luci erano spente per visionare un contributo filmato . Premettendo che a luci accese prima dello show, facilmente Cristian si sarebbe accorto della tipologia diversa delle pallottole, all’attentatore rimaneva solo una possibilità, e per farla doveva obbligatoriamente conoscere bene sia il modo per arrivare senza dare nell’occhio al palco, sia la tempistica giusta per fare  arrivare in canna la pallottola vera!”. 

“Mi sembra un ragionamento che non fa una grinza. ” disse Candy ”. “ Ti posso pure confermare che Cristian controlla la scatola prima dello show per verificare che il numero di pallottole presenti sia sufficiente. Una volta ero dentro con David C. e mi ricordo questo particolare! ”. Disse lo speaker. “Ottimo!” disse Mario “Possiamo affermare con certezza che il colpevole è uno dello staff”.

“Mi sembra che già siamo a un buon punto: prima avevamo solo delle ipotesi e ora direi che siamo certi di questo fatto!” disse Candy. “Adesso “esclamò El“ pensiamo ad un posto dove potrebbero essere finite le pallottole mancanti! Io penso che un posto potrebbe essere il bacino idrico dello spettacolo dedicato a Stallone: è enorme  ed inoltre al suo interno vi confluiscono anche le pallottole a salve  utilizzate per lo show stesso.”

“Sì, penso anch’io che uno dei posti più papabili dovrebbe esser quello” disse Mario. “Noi dall’alto, come puoi vedere dalle riprese fatte, abbiamo notato che c’è un posto dove stanno lavorando per costruire la nuova attrazione: se volessi buttare una cosa o nasconderla, anche quello sarebbe un bel posto” disse Candy. “Sono d’accordo!” esclamò Rosa.

“Sai che facciamo?” propose El “Chiamiamo Tody e cerchiamo di pianificare un rastrellamento della zona.”

Prese la cornetta in mano e compose il numero del capitano: “Pronto sono Ellery, passi qua al Two Lakes  che dobbiamo aggiornarla sugli ultimi eventi. E se possibile venga con un paio di uomini che potrebbe essere necessario, se lo reputa,  andare al parco”.

“Va bene: arrivo subito!” rispose l’ufficiale. 

“Faccia una cosa prima di venire: avverta il padrone del resort , il signor Palmer,  e gli dica di non far parola con nessuno se noi andremo a fare questa ispezione. Se vuole venire anche lui, tanto meglio, ci aiuterà con  luci e simili”

“OK, contaci ” rispose l’ufficiale che dopo dieci minuti era dai ragazzi: ”Eccomi, cosa avete da dirmi?”.

Gli spiegarono della scoperta e il capitano concordò che valeva la pena tentare: “Ho già avvisato  il padrone del parco pre-allertandolo. Finlay, chiamalo e digli che tra venti minuti siamo in loco. Chi viene con noi?”

“Io vado” disse El.

“Vengo anch’io” disse Mario.

“Io rimarrò qui a finire di visionare i filmati con Rosa ” esclamò Candy  “In pochi … darete meno nell’occhio! Ci terremo in contatto col cellulare e ci aggiorneremo!”. “Ok! Allora ragazzi buon lavoro e voi due, forza … in macchina!” esclamò il capitano. Accesero le sirene per fare un viaggio veloce, ma le spensero accuratamente un paio di minuti prima di arrivare al parco per non dare nell’occhio. All’entrata posteriore, come da accordi, trovarono il padrone del resort che li fece entrare. Tody gli spiegò i due posti, dove dovevano cercare e soprattutto cosa dovevano cercare.

“Siete fortunati” disse il proprietario “ Il filtro dello show viene pulito una volta a settimana e domani pomeriggio sarebbe stato già troppo tardi . Avanti, venite.” E li portò nella sala pompe del bacino.

“ Ora accendo anche i fari verso l’acqua e non preoccupatevi che  non è profonda  e , cosa importante , è calda.  Essendo bassa e tutto il giorno al sole, la sera è molto vivibile: approfittatene e rinfrescatevi. Vi porto dei costumi così andrete meglio!”. “ Finlay “ disse Tody “ Tu occupati del bacino e cerca sul fondale le pallottole simili a quelle rinvenute nella scatola. Tu Funaki occupati di visionare gli scavi della nuova attrazione e mi raccomando: fa attenzione! Ellery, tu vieni con me alla sala pompe e tu Mario vai a dare una mano all’altro agente. Io farò due chiacchiere col boss e vi raggiungo”.

Ellery chiamò brevemente Candy rimasta  col resto della band : “ Siamo appena arrivati. Da voi è emerso qualcosa di discretamente interessante? “.

“ Niente di particolare. Aspetta un attimo … è appena arrivata una mail da J.Jade. Ha trovato qualcosa … dunque, fammi vedere. David C. è stato arrestato una decina di anni fa: indovina un po’? Per una sparatoria!”.

“Interessante : c’è dell’altro? “

“ No! Sembra che dopo abbia rigato sempre dritto e da quello che leggo è anche un discreto intrattenitore, anche al di fuori del parco”.

“ Forse per quello era così a disagio : colpevole o non colpevole temeva che la faccenda venisse a galla. Sicuramente può anche non esserci connessione tra le cose, ma … teniamolo d’occhio. Altro? “

“ Faber è uno stimato professionista che collabora anche a varie associazioni, che hanno a che fare sempre con i parchi divertimento. Sul cast artistico non ho trovato moltissimo, mi riferisco ai russi. Ho scoperto che tre anni fa il cast era diverso e vi erano parecchi dancers statunitensi con i quali la direzione aveva avuto alcuni problemi: ordine, puntualità e cose simili. C’era stata una rissa in cui era stato coinvolto Paul Sadler: a seguito di questo era stato licenziato bruscamente. Anche Big David è relativamente nuovo. È qui solo da un paio d’anni, ma ha sempre bazzicato nell’ambiente! Romy e A.J. sono nel parco dall’apertura e anche Cristian. I tecnici David ed Henry sono nell’organico da tre anni. Frank e il suo partner di scena Efry vi sono da due anni, ma questo lo sapevamo già!”

“OK, grazie Candy! Ora raggiungo Tody e cominciamo a cercare. Ci sentiamo dopo.” e riattaccò. 

Nel frattempo Finlay era nel bacino :” Guardi qua capitano: una manciata di pallottole. Ne ho trovate una decina: nove sono a salve, ma una è uguale a quella dell’attentato. Continuo a cercare.”

“Vedi di non beccarti un raffreddore!” disse il capitano.

“Non si preoccupi! L’acqua è tiepida” rispose l’agente.

Nello stesso tempo Ellery aveva fermato le pompe, grazie anche alla consulenza del boss del parco, e aperto il grande filtro. Uno più grossolano era presente nel bacino e uno a maglie più fini all’interno della sala pompe.

“Bingo! Anche qua un paio di pallottole!” esclamò lo speaker.

“Bene!” disse l’ufficiale “Andiamo a vedere cosa stanno combinando gli altri due. Finlay: puoi uscire. Datti un’asciugata e raggiungici al cantiere.”.

La coppia Funaky e Mario stavano scavando in un punto, dove la terra pareva smossa recentemente. Questa settimana i lavori non avevano interessato quella zona in particolare, ma solo qualcosa di muratura e quindi quelle zolle fuori posto erano anomale.

“Ecco la scatola dei proiettili!” dissero Funaky e Mario.

“Bene: il cerchio ha fatto un piccolo passo verso la chiusura!” declamò Tody “Anche questa volta ci avete preso!”

“Ne siamo contenti!” disse El “Prima ho sentito Candy e ci ha aggiornato su qualche piccola scoperta. Tornando al locale  la relazionerò.”

“Direi che possiamo andare. Signor Palmer, la ringrazio della cortesia e, mi raccomando, non faccia parola con nessuno di quanto ritrovato e della nostra perquisizione. La massima discrezione sarà apprezzata ” disse l’ufficiale ,  rivolto al padrone del parco.

“Non preoccupatevi e grazie a voi per la sensibilità dimostrata. Buona notte!”.

Chiuse il cancello e salì in macchina.

Ellery chiamò Candy, mentre erano sulla via del ritorno, e dopo spiegò al capitano quello che la moglie gli aveva detto. Erano le ventiquattro passate da un pezzo quando tornarono al Two Lakes. Ellery e Mario addentarono un panino e bevvero una mezza pinta di birra, mentre spiegarono alla band il ritrovamento delle pallottole e della scatola che le conteneva.

Mario disse: “ E’ evidente che l’attentatore aveva una gran fretta di sbarazzarsi dello scottante materiale e lo ha fatto in maniera grossolana e pressappochista!”. “Siete stati bravi!” disse Jenny, che nel frattempo era stata reclutata da Candy e Rosa “Ed è incredibile il credito che avete presso la locale polizia!”

“E questo è niente ... dovevi vederli in azione negli ottanta!” disse Candy ridendo “Quando Ellery era persino magro: ah, ah, ah!” concluse.

Per tutta risposta si prese una linguaccia dall’interessato.

“Nessuna news da J.Jade?” chiese Ellery “No, ha appena scritto che non aveva trovato altro, ma che domani avrebbe ritentato. Augura una buona notte a tutti!” disse la moglie. “Buona vecchia J.Jade!” esclamò il marito “Direi che anche noi possiamo andarcene a casa. Domani mattina sono al lavoro: riuscirò a fare solo un breve salto al parco, perché ieri in radio sono stato sostituito da Roby Bear, ma stavolta … tocca a me .”

“Ti manca troppo la radio” concluse sospirando Candy “Fai questo mestiere da quasi trent’anni e non hai perso ancora il gusto di farlo: è ammirabile!”.

“Drumming is my madness, music is my passion!”

“Citazione di Ringo!” esclamò Jenny . 

“Esatto … una citazione del vecchio Ringo Starr: uno che ha saputo sempre prendere la vita dal suo lato più divertente. E ora… ringraziamo Danielle per la sua ospitalità e andiamocene a letto che è stata una giornata lunga e impegnativa! ”.

Erano le una e mezza quando si coricarono tutti quanti, piombando presto in un profondo sonno ristoratore.

L’indomani mattina tutta la band era occupata in varie attività personali.

Al pomeriggio fu compito di Mario, Candy, Rosa  e Jenny pattugliare il parco.  

Nella pausa tra il lavoro e la radio Ellery, si visionò un po’ di filmati della sera precedente. Passò su PC una parte della ripresa e ne estrasse qualche foto. Copiò i file su una chiave USB e li portò a Mark Tommy chiedendogli alcuni ingrandimenti. Poi andò alla radio per condurre il suo programma.

Nel frattempo la pattuglia esterna era al parco. Avevano chiacchierato un po’ con Frank tra uno show e l’altro. Lui disse loro che aveva chiesto a David C. il motivo della sua agitazione e gli aveva confessato quello che la band aveva già scoperto la sera prima : temeva che la cosa sarebbe venuta a galla e che cio’ potesse in qualche modo pregiudicare il suo impiego . “ Gli ho detto che se da allora aveva sempre fatto bene e pulito non avrebbe avuto nulla da tenere. Ognuno fa i propri sbagli nella vita: lui ha sbagliato e ha pagato per quello. Comunque gli ho consigliato di parlarne a Tody prima che lo possa sapere da altre strade!” disse il cantante.

“Mi sa che il capitano lo sa già : lo abbiamo scoperto ieri sera, ma penso che apprezzerà comunque il gesto. Ora chiamo Ellery  e lo avverto del tutto!” disse Mario. “Sei stato un buon consigliere!” disse Candy rivolta a Frank.

“Sì, anche secondo me . “ dissero in coro Rosa e Jenny.

Ellery parlò con Tody e gli chiese di apprezzare la buona volontà di David C: in fondo a tutta la band pareva veramente un bravo ragazzo.  Terminato, il programma passò da Phil per vedere se gli ingrandimenti erano pronti.

“ Non ancora !” rispose l’amico “ Mi spiace , ma ho avuto una giornata terribile. Vedrò quello che riesco a fare per la serata ma, mal che vada, domani mattina saranno pronti! ”.

“ Non preoccuparti : in fondo già ci fai un favore a farci tutte le cose di fretta, quindi prenditi pure il tempo necessario. ”.

La giornata passò tranquilla e senza sussulti.

All’ora di cena il quartetto in esterni  raggiunse Ellery a casa e trovò un interessante pacchetto di pizze fumanti pronto ad aspettarli : “ Stasera non si cucina … pizza per tutti! Mangiamo, beviamo e poi mi relazionerete sul pomeriggio !”.

“ Mah, non c’è comunque molto da dire sai?” esclamò Candy. “ Niente di nuovo !” confermò Mario. “ Io ho provato a fare un paio d’ingrandimenti di qualche foto che mi pareva potesse fornire degli spunti, ma non sono sicuro che ci porterà a qualcosa!” disse El “ Mark non aveva ancora avuto il tempo di stamparli “.

“ Cosa abbiamo in programma questa sera? “ chiese Jenny.

“ Niente in particolare. Oggi possiamo definirla come una giornata di transizione: non è emerso molto. Adesso provo a vedere se J.Jade ha inviato qualcosa  e poi se vi va possiamo giocare a qualcosa !” disse Ellery.

“ Siiiiiii ! “ esclamò Jenny “ Possiamo scegliere  quel gioco del cinema, tanto per rimanere in tema!”.

“ Ok, preparate il gioco, io vado al PC e arrivo tra dieci minuti !”.

Il gioco era molto divertente e tutto sommato semplice nel suo sviluppo : si doveva rispondere a varie domande del genere cinematografico che spaziavano dagli slogan promozionali a scene da indovinare, il tutto inframezzato da carte che potevano o darti una mano oppure affossarti. 

La prima a tirare il dado fu la coppia composta da Candy e Ellery. Jenny fece la domanda, ma prima disse,  rivolta allo speaker : “ Piove sempre sul bagnato…quasi quasi non te la farei neanche…va beh…..  te la faccio : come si chiama la ragazza interpretata da Olivia Newton John nel film record di incassi Grease del 1978? “.

“ Ah ah ah…la divina Olivia. Ti dico nome e pure cognome : Sandy Olsson.”.

“ Beh, se non lo sapevi  tu …..” sbuffò ironicamente la ragazza.

Il gioco proseguì allegramente e si avvicinarono mano a mano col passare dei minuti … alla fine. “ Tocca a te Mario” disse Candy “ Tira i dadi!”.

“Tre!” esclamò lui e mosse la pedina. “Devi pescare una carta!” disse Ellery.

“Allora…fammi leggere!” disse il cugino “ Il vostro produttore si è preso un brutto esaurimento nervoso e dovrà stare assente per cinque mesi … indietreggiate di cinque caselle! Mannaggia!  Vi stiamo consegnando la vittoria su di un piatto d’ argento” concluse Rosa.

“ C’est la vie” disse Jenny “ In fondo è un gioco: pensa agli esaurimenti veri, quelli sì che sono brutti!”.

“ Già!” disse Candy “ Forza … andiamo avanti che ci manca poco . Sei! Abbiamo vinto!”. Si erano fatte le ventitré e si avviarono verso le rispettive camere e abitazioni. Fu un sonno profondo: l’indomani era prevista una mattinata al parco con la band al completo. Nel pomeriggio El sarebbe tornato in radio e la sera avrebbe fatto un meeting per serrare i tempi: in fondo erano sì approdati a qualcosa, ma quel qualcosa era troppo poco. L’appuntamento era per le 9.50 all’entrata del parco. Prima El fece un salto da Tody per sapere se erano emersi dei nuovi particolari.

“Non molto” rispose il capitano “ Sia nella scatola sia sulle pallottole non è stato possibile rilevare nessun tipo d’impronta. Big David è sempre sotto stretta sorveglianza, ma non possiamo tenerlo in questa situazione per tanto tempo ancora!”

“In effetti il panorama generale è  ingarbugliato. E’ il movente che ancora ci sfugge. Ma  sono fiducioso e vedrà capitano che riusciremo a venirne fuori!”.

“Lo spero: i piani alti cominciano già a premere. El, tu lo sai: Puka Beach è una cittadina tranquilla, dove raramente succede qualcosa di grosso e, un avvenimento così, che tutto sommato poteva avere delle conseguenze piu’ gravi, riesce a destabilizzare l’equilibrio della comunità. Il fatto è che questo caso è anomalo…sembrerebbe quasi una vendetta tra club di campus universitari … solo che non siamo in un campus!” .

“Vendetta? Potrebbe incastrarci qualcosa … è una parola che mi ronza nel cervello dall’inizio della faccenda. Adesso la saluto. Questa mattina siamo al parco, ma stasera ci riuniamo, stavolta a casa nostra. Come sempre la terremo informata!” e uscì.

La prima persona che incontrarono al Cine Park fu Frank:”Ciao ragazzi!” esclamò “Ellery ,  oramai state raggiungendo Jenny in fatto di presenze!” e rise “Sai che alla fine David C. è andato da Tody? Si è dimostrato molto comprensivo e ha apprezzato la sua sincerità”.

“Sì, me l’ha detto stamattina. Il fatto Frank è che qua non si approda a niente e non è che Big David possa restare sotto scorta ancora per molto. Sei riuscito a scoprire qualcosa? ”

“Niente di niente. Tieni conto che qua il 99 % sa solo che  lui  si è rotto il braccio cadendo, quindi è difficile anche indagare in qualsiasi altra direzione.”

“Già, lo supponevo. Tu comunque prova a far mente locale su qualche avvenimento strano, che so … arrivi, partenze, assenze, liti e simili.”

“Ci ho già pensato ma non mi è venuto in mente nulla. L’unico che ricordo è Paul Sadler, che era venuto alle mani con qualcuno. Ah, ecco … mi è parso di averlo intravisto ieri al parco. Era con la sua fidanzata: mi è sembrato tranquillo e non mi pare abbia avuto grandi contatti col cast. Tanta gente è cambiata da quando c’era lui e secondo me non conosce neanche la metà della gente che lavora qua dentro!”

“Interessante: dirò a Tody di acquisire notizie su quel Sadler” e si allontanò da Frank per un paio di minuti, anche perché c’era un terzetto di avventori che voleva fare una foto con i due Blues Brothers. Tornò, lo salutò e con la band si avviò verso gli scavi, dove avevano rinvenuto la scatola delle pallottole. Poi gironzolarono qua e là e fecero qualche foto: di preciso non sapevano neanche loro dove sbattere la testa, ma era comunque radicata convinzione che battere il luogo incriminato avrebbe portato a qualcosa d’interessante. Jenny si fermò anche dopo pranzo: sarebbe passato a prenderla Mario dopo  qualche ora . “Perfetto ” disse El “Noi partiamo  allora. Ci vediamo a cena da noi stasera. Mario, ho già avvertito Guido del ristorante messicano di prepararci qualcosa da asporto: di tutto un po’! Per le 20:30 preparerà il materiale”.

“Va bene, non c’è problema!” rispose il cugino “ Passo a prendere anche un paio di pizze al Surfers che così siamo a posto.  Il gruppo si separò da Jenny e tornò alle rispettive occupazioni. Ellery fece un salto in ufficio per sbrigare un po’ di arretrato e poi andò in radio per un’ora di diretta: iniziò il suo programma con Everybody needs somebody e salutò il Jake Blues del Cine Park. Frank, che era stato avvertito, era con la radiolina all’orecchio e si fece una grande risata. Uscito dalla radio, passò da Mark e prese gli ingrandimenti. Non aprì pero’ la busta: voleva visionare il tutto in compagnia della band, che, puntuale come un orologio svizzero, alle 20.30 era da loro. 

 Ellery si era anche fermato al locale supermarket e aveva fatto incetta di birre e stuzzichini, mentre Mario arrivò con in mano una bottiglia  di Olmeca, un’ottima tequila: “Serata messicana al 100 per 100!” esclamo’ ,  entrando con la preziosa bevanda. “E ho pure la tonica per fare la boom boom !” disse Candy. “ Bene! Mangiamo e dopo mettiamoci al lavoro!” disse Ellery “ Intanto, Jenny: hai qualcosa di nuovo da segnalare dal parco? Ti sei divertita ?”. 

“Tantissimo!” rispose la ragazza “ E mi sono pure sparata un bel Hot Dog per merenda! Ma non ho però scoperto niente : ho tenuto spalancati gli occhi, ma al parco tutto sembra tranquillo!” disse lei. Mangiarono e chiacchierarono del piu’ e del meno. La conversazione fu assolutamente piacevole e scorrevole. E poi ad un certo punto : “Forza: al lavoro!” disse El “ Prepariamo PC, videoregistratori e tutto cio’ che ci serve. Ho detto a Tody di rimanere in centrale sino alle ventiquattro e visto che era di turno, ci sarà! Non dobbiamo deluderlo. Stasera  è serata libera di Frank  e ho chiesto anche a lui di fare un salto da noi: la sua cronologia di avvenimenti e fatti potrebbe esserci utile.”.

“Buon vecchio Frank!” disse Mario “ Mi diverto sempre quando andiamo a cantare da lui!”. “Dobbiamo tornarci quanto prima!” dissero Candy e Jenny.

“Cercheremo di venire anche noi!” esclamò Rosa . “Caro cugino : tutti i collegamenti sono a posto ? “ chiese Ellery. L’interpellato alzò il pollice verso l’alto.

“Cominciamo con i fatti !” disse lo speaker “ Mio cugino viene chiamato a sparare , per una gag che è stata fatta e rifatta centinaia di volte. Nessun avvenimento diverso dal solito. Lo show va avanti da anni due volte al di’ al parco … una cosa rodata. Parte il colpo ma non è a salve e Big David è ferito. Il sipario cala subito e, a parte la gente sul palco, nessuno si accorge di niente. Tody blinda e sigilla l’accaduto e cominciano le indagini. Entriamo in scena anche noi e dopo pochi giorni vengono trovate le pallottole e la scatola che le conteneva .”. “Tutto porta a pensare che il criminale sia uno del parco” proseguì Candy “ Il modo in cui è stato eseguito l’attentato e come il colpevole si sia sbarazzato delle pallottole, portano a ciò!”. “Già!” disse Jenny “ E non dimentichiamoci che il parco è disseminato di passaggi e cunicoli, per facilitare tutti i veloci spostamenti che deve fare lo staff!”. “Quello che però ancora ci sfugge è il movente e non è una cosa da poco “disse Mario, che aggiunse: “Questo caso ci farà dannare... me lo sento!” e sorseggiò un bicchiere di buon vino italiano da meditazione. “Cosa c’è la dentro?” chiese Candy indicando un bustone. “Brava, me ne ero scordato : ci sono un paio di ingrandimenti che avevo chiesto a Mark perché volevo verificare una cosa dello show. Ne ho estratti un po’ dal filmato, li ho portati  su pc , ne ho messo qualcuno su un paio di floppy ed … eccoli nella busta!”.

“ Mi sa che hai sbagliato a consegnarne uno” disse Candy “ Questo non fa parte sicuramente dello show!”. “Non è che avevi già fatto fuori un po’ di questo buon vino?” disse Mario ridendo.

“Può essere ” rispose il cugino prendendo la foto incriminata “ Pero’ non tutto il male viene per nuocere: guardate qua !” e passò la foto alla band.

“E’ un’immagine di persone nel parco: gente che va e gente che viene, gente che ride e gente che sbadiglia … di tutto un po’!” disse Jenny.

“La zona mi sembra l’entrata della fazenda, piu’o meno la parte sinistra appena saliti gli scalini “ disse Candy.

“Già, spesso ci vanno quelli del cast a fare una pausa tra uno show e l’altro, per scambiare due chiacchiere e fumare una sigaretta lontano dagli occhi del pubblico, perché non sarebbe educativo verso gli avventori fumare tra di loro o sul palco!” disse Jenny.

“La trovo una cosa corretta” disse Mario.

“ OK, penso che siamo tutti quanti d’accordo su questo fatto, ma provate a guardare chi c’è in lontananza proprio qua!” disse Ellery.

“ Non si vede benissimo al cento per cento, ma pare A.J. che ha in mano una boccetta, sembra di medicinali “ esclamò Candy.

“ Sì ” disse Ellery “ E ne sta ingurgitando un paio : il gesto dell’altra mano è inequivocabile . Mario: chiama Mark e chiedigli con la massima urgenza se riesce a fare il maggior dettaglio possibile della foto per vedere se si arriva a capire che tipo di medicinale sia. Potrebbe voler dire molto come potrebbe volere dire niente, ma se ne uscirà quello che penso … chissà !” e alzò gli occhi. “ Tu, Candy  ,  senti J.Jade e chiedile notizie su A.J. : cosa ha fatto, dove lavora quando non è al parco, insomma, quello che riesce a trovare ! Ora chiamo Frank e gli chiedo se tra un’ora può venire da noi: so che aveva una pre-serata al Picasso , ma se la doveva cavare presto !”.

“ OK cugino! Mark è in negozio a fare qualche straordinario. Vado e torno in mezz’ora!” e uscì. Si accodò anche Jenny, che si fermò al Surfers di J.Luke a fare provviste di pizza e focaccia : aveva la netta sensazione che la serata sarebbe stata piuttosto lunga.

Mario dopo venti minuti la prelevò e fecero ritorno dalla banda. Salirono, con la busta contenente l’ingrandimento e con il vettovagliamento.

“ Questo è il meglio che Mark sia riuscito a fare senza perdere troppa qualità. Tieni conto che già la figura era lontana e in piu’ doveva ingrandire pure la piccola boccetta di medicinali! Comunque : ecco qua!” disse Mario aprendo la busta.

“ In effetti si vede un po’ sgranato. Proviamo con una lente….Mmmhhh…. ecco: io leggo Metril o comunque qualcosa che ci assomiglia molto.  Vi dice niente? “chiese lo speaker.  “ A me no !” ammise Mario.“ Prova a sentire J.Jade “ suggerì Candy.

“Lo faccio subito “ disse Jenny, che era vicina al PC. Nel frattempo suonò il campanello: era Frank. “ Sali : sei giusto in tempo per farti uno spuntino” disse Candy . “ Meno male : ho mangiato solo un  mezzo tramezzino tre ore fa. Sto proprio morendo di fame !” disse una volta entrato “ Allora ragazzi, come vanno le indagini? “ . “ Siamo in attesa di una risposta circa un medicinale che abbiamo visto usare da un membro del cast: dopo ti diremo chi! Intanto mangia un boccone e beviti una buona birra!” disse Candy.

“ E’ arrivata la risposta da J.Jade “ disse Moon “ Ecco, il Metril e’ un medicinale che si può comperare ed usare solo sotto stretto controllo medico e viene prescritto a chi è stato vittima di un esaurimento nervoso o di violente crisi di nervi “. “ Ringraziala tantissimo da parte di tutti noi . A questo punto Frank entri in campo tu. Prova a farmi una cronistoria di quello show : tutto quello che sai!”. “ Va bene. Io so che quando il parco aprì lo show era basilarmente uguale a quello di adesso. C’era già Cristian, ma non Big David. Lo show lo presentava  , e anche bene ,    il buon AJ , rimpiazzato poi dall’attuale conduttore “. “ Che tu sappia , come prese la notizia del cambio l’interessato?“ chiese Mario.  “ Mah, direi che fece buon viso a cattivo gioco, ma so che ci rimase parecchio male e alla fine della stagione, a parco chiuso, se ne persero le tracce per un paio di mesi ; ma che  io sappia non chiese espressamente Big David  di andare in quello show : fu una decisione della direzione. Qua lo fanno già da tanto, di variegare le occupazioni di tutti in modo di avere sempre dei validi sostituti all’occorrenza! Ma non penserete mica che A.J. ci incastri in qualche modo?”. “L’astio è una brutta cosa. I rancori accumulati possono esplodere da un momento all’altro e il fatto che prenda quella medicina non depone a suo favore” disse El “Adesso chiamo Tody” e compose il numero “Pronto capitano: forse è possibile che abbiamo l’uomo. Ma prima mi controlli se è stato prescritto del Metril ad A.J. e se nello scorso inverno risultano dei ricoveri in qualche ospedale psichiatrico o in qualche reparto di neurologia della zona: in caso di riscontri positivi è possibile che sia lui il nostro uomo. Fossi in lei, manderei un agente in borghese a controllarlo. Appena sa qualcosa mi chiami: siamo a casa, ma se preferisce venga direttamente da noi, ci farà piacere salutarla”

“Va bene Ellery: l’agente Bradshow è un autentico esperto delle banche dati dei vari enti e se esiste una qualsiasi registrazione elettronica, e al giorno d’oggi sono convinto che sia così, lui la troverà. Ci vediamo dopo.”

“Non posso credere” disse Frank “che abbia architettato tutto quanto lui, per una cosa alquanto banale”.

“La psiche umana è totalmente inspiegabile e, cosa importante, diversa da ognuno di noi” disse Ellery.

“Quello che per me può essere normale, per un altro invece può essere causa di mille difficoltà” disse Moon.

“Esatto” rincarò Mario “Magari aggiungi di trovare conforto nell’alcool e in qualche pasticchetta … e il gioco è fatto!”. “A.J.!? Ha dell’incredibile ! ” esclamò Jenny. “Io penso che se Tody riuscirà a scoprire  qualcosa di quello che gli ho chiesto … ” disse El “potremmo essere ad una svolta delle indagini: una persona così fragile emotivamente non dovrebbe essere un osso particolarmente duro negli interrogatori! Ripeto: il rancore è una brutta gatta da pelare e per me la gelosia, la depressione, la rabbia e la voglia di vendetta covata lo possono aver portato sicuramente a un gesto estremo, ma questo ovviamente perché già in possesso di una psiche minata. Una persona normale sicuramente non avrebbe reagito così.”. “Sono d’accordo” disse Frank. Alle 23.35 arrivò Tody: “Buonasera a tutti. Vedo che avete anche Jake Blues con voi!”.  “Sì, ci è stato utile circa il movente” disse Candy. “Bene” rispose lui “ Allora direi che siamo ad un buon punto, per lo meno al 50%. Già, perché Bradshow ha trovato subito le prescrizioni del Metril: le ha fornite la locale farmacia in Stampleton Blvd, ma sta incontrando difficoltà col ricovero. Avete qualche altro indizio che possa restringere il campo?” chiese il capitano.

“Io ce l’ho” disse Frank “So che A.J. ha una zia a Chicago, Illinois. Lui non ha più i genitori e nei casi di necessità ricorre sempre a lei: mi pare che si chiami Alice, ma non so di più.”. “Bravo Frank!” esclamò El, che rivolto al capitano, disse “Io penso che il suo agente dovrebbe battere gli ospedali di Chicago. Lo chiami e in attesa di ricevere notizie venga a mangiare un boccone con noi.”.

Dopo trenta minuti il cellulare di Tody squillò: “Buonasera capitano, abbiamo trovato qualcosa :  A.J. è stato ricoverato per due mesi all’ospedale psichiatrico in Newport Street a Chicago . Vi è andato per un forte esaurimento nervoso: lo descrivono come una persona entrata con una personalità notevolmente disturbata. La zia andava sempre a trovarlo ogni giorno e gli ha pagato tutte le cure del caso. Il Metril lo avevano prescritto loro, con la precisa indicazione di continuare la cura per almeno diciotto mesi. È stato dimesso dopo cinquantacinque giorno di ricovero … non poco direi .”

“Va bene Bradshow: ottimo lavoro. Manda una pattuglia a prelevare A.J. e fallo portare in centrale.” e riattaccò; poi si rivolse ai ragazzi:”Venite anche voi, potrete seguire l’interrogatorio da dietro il vetro: non vi vedrà in nessun modo”

“OK, vada pure avanti: noi la raggiungiamo subito … il tempo di sistemarci al bene e meglio .” disse Ellery. Il capitano uscì e i ragazzi cominciarono a prepararsi. “Beh… direi che è quasi fatta” esclamò Mario.

“Potremmo esserci” disse Ellery “La direzione dovrebbe essere quella giusta. Vedremo! Frank, vieni con noi?”. “Certo che sì!” esclamò. “Una storia strana, veramente” disse Candy “Dai contorni anomali, sfumati e che fa capire realmente quanto la psiche faccia presto a cambiare e a diventare malvagia e cupa”. “A questo punto” disse Ellery “ riepilogando velocemente il tutto , le cose possono essere andate così. A.J. non accetta l’esautorazione decisa dalla direzione del parco e macina delusione e rancori che sfociano in un esaurimento e conseguente psiche un po’ minata. Esce dall’ospedale, comincia a ideare un piano per vendicarsi e decide di colpire un incolpevole Big David. 

Durante lo show riesce ad allungare la mano passando da sotto il bancone: ci sono più momenti in cui tutti gli attori e i tecnici sono impegnati in altre direzioni, aggiungi le luci soffuse e il gioco è fatto! Questo spiega perché per qualche attimo la scatola delle munizioni non è presente sul palco. Mette velocemente uno strato di pallottole vere e in un secondo momento si libera delle eccedenti e della scatola stessa , quindi torna alla sua vita normale.”

“Le indagini non evidenziano molto” continuò Mario “e lui si sente in una botte di ferro. Prosegue il suo lavoro e non lascia trapelare niente di niente”.

“Sennonché” disse Candy “lo prendiamo in castagna mentre ingurgita il Metril e lì cominciamo a scavare … scavare …”.

“Per arrivare ad una conclusione che, per quanto assurda possa essere , sembra la più papabile” disse lo speaker . “Ragazzi” disse il Jake Blues del parco“Siete fantastici. Mi avevate raccontato dei vostri trascorsi, ma non immaginavo tutto ciò!”

“Grazie Frank” disse lo speaker “Però ci sei stato molto utile anche tu”. “E non dimentichiamoci del grandissimo aiuto di J.Jade!” esclamò Jenny.

“Certo” rispose Moon “Ci è stato prezioso…come sempre!”. “E adesso che succederà ad A.J.?” chiese il cantante. 

“Io penso che dovrà trascorrere qualche tempo in galera, ma  credo che la pena potrà essere commutata in un lungo periodo di riabilitazioni e cure mentali in qualche istituto preposto.” disse El “ Sicuramente ha sbagliato e dovrà pagare per cio’ che ha fatto e che avrebbe potuto avere conseguenze ben piu’ gravi. In fondo il danno piu’ grosso non è stato quello che sicuramente voleva provocare, ma cio’ non toglie comunque la gravità del fatto!” concluse lo speaker. “E’ giusto che paghi per cio’ che ha combinato!” disse Jenny “ Ma spero che alla fine riesca a ritrovare il suo equilibrio!”

“Direi di andare adesso “ esclamò El “Tody ci starà aspettando!”.

“ E sia , andiamo! “ disse Mario “ Sono proprio curioso di vedere come va a finire !”. AJ abitava una ventina di miglia fuori di Marine Beach, poco prima di Rocky Beach, e non impiegarono molto tempo a rintracciarlo: una pattuglia del paese dove abitava lo prelevò e lo portò a sirene spiegate da Tody.

I ragazzi non avrebbero dimenticato il suo sguardo quando scese dalla macchina: forse aveva capitalizzato quello che aveva fatto o forse … non era semplicemente così. Fatto sta che il suo sguardo era di un vitreo terrificante. Gli agenti lo avevano trovato nel suo bilocale, a letto e con una bottiglia di gin in mano … mezza vuota. Lo avevano rimesso in piedi con due tazze di caffè e quindi lo avevano caricato sul cellulare. Non aveva opposto resistenza e comunque non sarebbe stato  neanche in grado di farlo. La banda era seduta dietro allo spesso vetro che divideva la sala interrogatori e Frank era con loro: non aveva voluto mancare all’evento. E, in effetti, situazioni del genere non capitano spesso nella vita o almeno nella ordinaria vita di gente normale. 

Tody non impiegò molto a far crollare AJ, che già dopo solo pochi minuti aveva perso subito la minima parvenza di difesa che aveva assunto all’inizio dell’interrogatorio. Firmò la confessione senza battere ciglio e spiegò passo per passo tutte le fasi che lo avevano portato a compiere il gesto e a quelle susseguenti allo stesso. La sua ammissione confermò tutto cio’ che la banda aveva detto e ipotizzato. Portarono via AJ in manette : avrebbe trascorso la notte in cella e probabilmente già il giorno seguente sarebbe stato trasferito in una struttura dove oltre a scontare la giusta condanna, avrebbe potuto essere curato adeguatamente. Tody li raggiunse nella stanza e li ringraziò uno a uno quindi li salutò e promise che li avrebbe tenuti informati circa il processo, la condanna e tutto ciò che ne fosse stato attinente. La banda decise di passare al Surfers per vedere se era ancora aperto … per festeggiare l’avvenimento. Passarono davanti al Pacific Fishes e al 5 Stars e quindi arrivarono a destinazione. Con la coda dell’occhio videro e salutarono David Wilson, il proprietario del negozio sportivo di Puka Beach … o almeno l’unico che fosse aperto anche in Inverno. C’era anche Jupiter Jones dei Tre Investigatori, che si era spostato direttamente da Rocky Beach per una buona pizza. Fecero due veloci chiacchere.   Il locale quindi era ancora in piena attività; J.Luke li accolse a braccia aperte e fu veramente contento di sapere che erano riusciti a risolvere l’ennesimo caso. Erano le due di notte quando il gruppo si divise. Frank avrebbe dovuto alzarsi alle 8.30 di mattina, per essere al parco un po’ prima dell’apertura. Della band … tutti avevano ottenuto la mattinata libera e quindi un lungo sonno li attendeva. Frank abbracciò tutti, salì sulla sua utilitaria e si diresse verso la sua abitazione. . Mario andò con Ellery, Candy, Rosa e Jenny per le ultime chiacchere e considerazioni, quindi se ne andò nel suo appartamento in compagnia della sua fidanzata. L’indomani Jenny avrebbe fatto ritorno a casa sua : era stata una buona compagnia e a tutti spiaceva di non averla piu’ con loro. “Non preoccupatevi: tornerò. Sono stata benissimo qui  e sinceramente mi ricorderò di questi giorni per tanto e tanto tempo!” disse lei.

“Ci fa piacere che tu sia stata bene con noi: anche tutta la band lo è stata con te” disse Candy. Si abbracciarono e si diressero verso le proprie stanze da letto. Ellery piombò in un sonno profondo che fu interrotto solo dopo molte ore da Candy che molto dolcemente gli disse : “ El sveglia…è tardi! Bisogna mangiare e poi devi andare a lavorare: la pacchia è finita! E anch’io tra non molto devo andare a lavorare da Mario. Hai dormito veramente tanto sai? ”. 

El stavolta, a differenza della precedente avventura, si diede un pizzicotto: in quest’occasione non aveva sognato … era tutto vero. Abbracciò la moglie e si diresse verso il bagno, dove lo attendeva una doccia tonificante.

Intonò Rawhide e si buttò sotto il getto: “ Rollin’ Rollin’ Rollin’… !”.

 

The end

 

Comment Log in or Join Tablo to comment on this chapter...
~

You might like Ellery Sinclair's other books...