Rock and Roll

 

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Rock and Roll

I Misteri di Puka Beach ( 9° episodio ) 

ROCK AND ROLL

 

(COPYRIGHT 2019)

 

Interpreti :

Ellery……………………………..speaker radiofonico

Candy…………………………….. moglie di Ellery

Paul  Westwood………………..produttore

Richard Storky……………………regista

Tecnico luci……………………...William Stein

Tecnico eff.speciali…………….Mark ‘O Mallory

Prima attrice……………………..Olivia Newton John

Primo attore………………………John Newborn

Agente di Olivia…………………Jane Fairchy

Agente di John…………………..Jonhatan Moore

PR W.Bros…………………………...James Empty

Scrittore…………………………….Randall Klein

Vice presidente CBS……………Donald Fee

Controfigura………………………John Burke

Tecnico del suono ………………Barry Logan

Capitano di polizia……………….Paul Tody 

Agente di polizia…………………Parker

Agente di polizia………………….Stewart

Generale di polizia……………….Corrigan

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Nuovo episodio dei Misteri di Puka Beach. Si torna in paese dopo l’ultimo episodio che era ambientato ad Aspen.  Una vicenda piena di colpi di scena che si susseguono a ritmo incalzante. Siamo in primavera: una stagione tranquilla, dove la piccola cittadina si sta lentamente risvegliando dall’inverno e preparando per l’estate. Ecco arrivare una troupe cinematografica a portare un po’ di scompiglio. Come sempre questi, e ci tengo a ricordarlo sempre, sono dei piccoli e semplici racconti gialli per ragazzi. Molto elementari e molto descrittivi che non hanno grandi pretese se non quello di farvi passare qualche decina di minuti … in totale svago e spensieratezza. Per me è molto importante che possiate immedesimarvi nei paesaggi e nei personaggi di questi racconti, perché sono persone assolutamente normali (nessun super-eroe) e positive. Nessuna velleità’… ripeto. Nascono dalla mia passione per scrivere e come tale (solo pura passione) avranno anche dei piccoli errori qua e là.  Ma in fondo : nessuno è perfetto ed io non lo sono certamente. Li pubblico sempre sulla solita piattaforma digitale con la quale mi trovo veramente bene. Lo faccio perché volevo che aveste la possibilità di leggerli e appassionarvi con me a queste semplici storielle. Puka Beach esiste … ne sono convinto. E quando a luglio è successo realmente un forte terremoto in California … la prima cosa che ho pensato è stata quella se la cittadina avesse avuto danni (ecco … pensate come son messo …). Un abbraccio forte a tutti coloro che si apprestano a leggere questa nuova storiella e se vi va … contattatemi alla mia mail ufficiale(ellery64@libero.it) che scambierò volentieri qualche chiacchera o parere con voi. W la semplicità … w la sincerità … w la bella gente … quella comune. This book is for Olivia Newton John , her music and my mum.  

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Quando Paul  Westwood, noto produttore cinematografico di Hollywood, ricevette il manoscritto di “Rock and Roll”, aveva la propria agenda, stranamente libera da impegni. Era reduce da un paio di produzioni di enorme successo, e aveva deciso di riprendere fiato, almeno per un buon periodo di tempo. I dollari piovuti dal box office, gli garantivano una buona rendita, e avrebbe potuto non lavorare per molti anni; ma un copione di un musical era sempre un qualcosa di curioso ed  allo stesso tempo anche un po’ fuori dal tempo. Il filone si era chiuso con gli anni 70, e quindi investirci denaro, poteva riservare spiacevoli sorprese. “Jane!” esclamò schiacciando l’interfono “Annullami per favore tutti gli impegni odierni. Sarò occupato a visionare una nuova sceneggiatura. Verso le 13 portami qualcosa da mangiare. Grazie mille!”. Da buon produttore di successo, Paul aveva fiutato qualcosa: non sapeva di preciso cosa, ma aveva la sensazione che un enorme potenziale si potesse nascondere dietro a quel manoscritto . Toccava a lui girare l’angolo e vedere cosa la strada offriva. Le pagine scorrevano lente ma inesorabili, come i minuti che scandivano la luminosa giornata primaverile: fuori, infatti, le iridescenti fluorescenze tipiche della stagione, erano uno spettacolo per l’occhio umano! Anche Puka Beach in questo periodo dell’anno era assolutamente unica : si stava svegliando dal torpore invernale e tutta la flora presente nella zona colorava allegramente qualsiasi angolo del paese. Le attività si preparavano a riprendere i ritmi piu’ consoni atti a contrastare il turismo che di lì a poco avrebbe pacificamente invaso la cittadina. Ma Westwood non aveva attenzioni che per la sceneggiatura. Erano le 18,45 del pomeriggio quando alzò gli occhi dalla scrivania con aria soddisfatta: “Produrrò il musical !” Indisse una riunione per il pomeriggio seguente, con i vertici della CBS e della W. Bros, due grosse major dello spettacolo, piu’ alcuni importanti sponsor, che avrebbero garantito gli introiti iniziali. Quindi saluto’ la fedele Jane, e si avvio’ verso l’elegante quartiere residenziale dove abitava. Westwood era single, veleggiava sulla sessantina, ma manteneva un fisico asciutto e tonico. Il capello brizzolato e un savoir faire indubbiamente da maestro, lo rendevano sicuramente appetibile al sesso femminile, ma sino ad ora non era ancora riuscito a trovare l’anima gemella. La riunione del giorno seguente si dimostrò proficua: gli investitori ben conoscevano le enormi potenzialità del produttore, e sapevano che il suo tocco era paragonabile a quello di Re Mida. “A che attori ha pensato ?” chiese Donald Fee, vice presidente della CBS. “Leggendo la sceneggiatura, non ho avuto dubbi per la parte maschile : sembra fatta apposta per John Newborn. E’ reduce dal grosso successo dell’anno scorso con Dancing Fever . Secondo me è perfetto!”. “E per la parte femminile?” chiese James Empty, PR della etichetta musicale Warner Bros  “Qua, caro James , avrai una sorpresa. Ci ho pensato molto, ma credo che Olivia Newton John, che è un alfiere della tua scuderia, risponda ai requisiti richiesti. Ha una bella voce….e in un musical non stona mai. E’ bionda, occhi verdi, fisico asciutto : è perfetta nella parte della eterna teenager!”. “Ma non ha mai recitato!!!” obbiettò timidamente il signor Fee. “Lo so perfettamente, ma se supererà i provini, e sono convinto che lo farà, potrà dare al film quella carica di sensualità innocente che stupirà il pubblico … in positivo si intende! Ovviamente a te James sarà affidato il compito di produrre la colonna sonora, mentre tu Donald dovrai occuparti della produzione del film e del battage pubblicitario conseguente. Se non accettate, amici come prima: proporrò il pacchetto ad altre persone; nessun rancore, ve lo assicuro! Ma prima ho voluto sentire voi che siete conoscenti di vecchia data ”. “Fossi scemo!” disse James “ Non hai mai fatto cilecca; se non accettassimo, perderemmo sicuramente un sacco di soldi!”. “Hai perfettamente ragione” incalzò Empty “ Un solo quesito: dove ambienteremo il film?”.  “Anche qui non ho dubbi: Puka Beach! “ rispose deciso Paul “ A metà maggio inizieranno le riprese. La cittadina possiede un clima invidiabile e un vecchio college stile anni 60 poco lontano dal centro del paese, che ci sarà utilissimo per le riprese. Per gli interni ci affideremo ai teatri di posa di Hollywood la cui distanza non è notevole; ce la faremo. Questo è tutto. La riunione è finita : da domani  ci metteremo in movimento.”. I partecipanti uscirono lentamente dalla porta; finalmente ora il produttore poteva fare ritorno all’elegante quartierino residenziale dove abitava. A parecchie miglia di distanza e dopo parecchi giorni, a Marine Beach la situazione era di una totale tranquillità. I titolari degli stabilimenti balneari stavano riassettando e sistemando tutte le strutture che di lì a poco avrebbero ospitato le tradizionali ondate di turisti. La primavera era stata veramente precoce e generosa, e gli alberi e i fiori erano abbondantemente colorati. Candy era sempre impegnata nel suo lavoro di cameriera presso il ristorante di cucina italiana che si chiamava Da Mario. Era un lavoro impegnativo che lei faceva con passione e tanta energia. Il capitano Tody era sempre occupato a mantenere l’ordine nella cittadina e anche lui come Candy, metteva tanta passione in quel che faceva. Ellery lavorava come sempre nell’azienda di pollame che si trovava nella zona industriale del paese e ovviamente proseguiva la sua attività di speaker radiofonico. E proprio in radio lo stiamo ritrovando in questo momento. Era a condurre uno dei rari notturni che ogni tanto lo vedevano protagonista nelle ore serali … ed esattamente dalle ore 21 alle ore 23. Nella pausa tra un disco e l’altro, Ellery stava curiosando in rete, quando ebbe un sussulto: <<Olivia Newton John sarà nel cast di Rock and Roll. Le riprese inizieranno a giorni a Puka Beach!>>. “ Non è possibile. Conoscerò la mia cantante preferita. Sono anni che cerco di conoscerla: forse questa sarà la volta buona. Non vedo l’ora! Comincerò a stressare Ted Valley affinché mi dia tutti i pass necessari per arrivare sino a lei. Oddio, non sto piu’ nella pelle! “disse tra se e se. Seguiva questa cantante dal lontano 1978 e aveva tutta la sua discografia.  “ Ted “ urlò puoi venire un attimo? Hai letto la notizia? Olivia sarà a Puka Beach per girare un film !” .  “ Si si , l’ho letta “ rispose l’interpellato e stai tranquillo. Se ti agiti così tanto adesso, quando gli darai la mano, gli farai prendere la scossa. Di sicuro avremo tutti i credit necessari per arrivare sino a lei. Ricordati che siamo la radio Numero uno della città : siamo in pole position!”. “Hai ragione, ma l’eccitazione è veramente tanta. Da quello che ho letto, utilizzeranno il vecchio Delta College per buona parte delle riprese. Ottima scelta : rimane defilato nella parte est, fuori dalla calca e dall’invasione dei turisti!”. Il disco nel frattempo era finito: “ Bene , erano gli immortali Beatles con la loro Help. Il prossimo brano è un omaggio alla mia cantante preferita: sembra che in futuro calcherà la stupenda sabbia delle nostre spiagge. Si chiama semplicemente Olivia Newton John: ce la ascoltiamo in Xanadu. Buon ascolto by Ellery!”. Erano le 23.10 quando uscì dalla sede radiofonica per dirigersi verso la sua dimora. Trovò la moglie ancora sveglia e la abbracciò : “ Ciao Amore. Com’è andata  la serata?”. “Ciao : sino ad ora è andata bene. Ho mangiato e fatto qualche lavoretto in casa. Ti vedo ok, segno che anche a te sta andando bene. Ma qua non ho dubbi visto che eri nel tuo habitat naturale . A proposito: ho sentito la notizia del notturno. E’ vero che Olivia Newton John sarà dalle nostre parti?”. “Sembra di si, e non ti nascondo che la notizia mi riempie di gioia. Ho letto il tutto su un’agenzia  di stampa molto seria e attendibile, quindi penso che sia vero. Vedremo : ho già chiesto al boss affinché ci procuri i pass necessari per arrivare a lei.”. Dopo due chiacchere , andarono a letto : la sveglia sarebbe suonata non tanto tardi per loro. In contemporanea Paul Westwood era in pieno movimento per organizzare gli ultimi dettagli. James Empty aveva già provveduto a pianificare la colonna sonora : assieme ad una parte dedicata al revival, ci sarebbero stati una manciata di brani di Olivia e un paio di duetti con Newborn. Westwood aveva coinvolto nell’operazione anche Barry Lees, leader di un famosissimo trio, che avrebbe dovuto scrivere la title track. Donald Fee aveva già noleggiato degli studios per gli interni e il loro arredamento sarebbe terminato entro breve. La sua segretaria, aveva avuto l’ingrato compito di sobbarcarsi di tutte le cose che non riusciva a sbrigare il suo diretto e unico superiore. “Jane” gli disse quest’ultimo “Domani mattina partirò presto e andrò a Marine  Beach. Avverti Ramon, l’autista, che partiremo alle 6,30: per quell’ora dovrà passare a prendermi. Dovrò visionare un po’ di cose, non so se farò in tempo a tornare per la sera. Ti farò sapere!”. E anche lui si tuffò tra le braccia di Morfeo. Il risveglio di Ellery fu scandito dalla precisa sveglia che aveva caricato la sera prima e che lui odiò al momento, con tutte le sue forze. Non lo aiutò neanche il suo fedele muffin con l’american coffee. Il notturno della sera precedente aveva lasciato qualche postumo di stanchezza. Svogliatamente uscì da casa per dirigersi al lavoro. Candy rimase ancora un po’ a letto, quindi si preparò anche lei per andare al locale mercatino. Era un appuntamento che non mancava mai: in questo periodo era anche bello vedere tutte le strutture che erano rimaste chiuse in inverno, cominciare lentamente a sgambettare e a uscire dal letargo. Poi col piccolo mercato si aveva anche l’occasione per salutare un po’ di gente e scambiare due chiacchere. Allungò di un paio di centinaio di metri e andò a salutare il buon Dino Cardoni : “Ciao, come va oggi?”. “Ciao Candy “ rispose il vecchio proprietario del bazar “ Va molto bene. Mi sto organizzando per rinnovare un po’ di oggettistica che vendo e piu’ adatta alla stagione. Via alle cose pesanti e avanti le cose da vestire piu’ leggere. Buona giornata!”. “Grazie Dino, anche a te. Ci vediamo presto” esclamò Candy. Salutò anche David Wilson, il proprietario di un fornitissimo negozio sportivo del paese. Le bancarelle erano come sempre molto colorate ed estremamente fornite e rappresentavano una simpatica alternativa per gli abitanti del paese alle poche cose che erano presenti nei vari negozi di Puka Beach durante il periodo invernale. In questi ultimi c’era tutto e si trovava di tutto, ma una scelta piu’ ampia non faceva mai male. Se in paese c’era un fioraio e basta, al mercato si poteva trovare un paio di bancarelle dedicate a quella tipologia. Idem per gli articoli da regalo: in paese c’erano un paio di negozi di quel genere, mentre al mercato c’erano tre bancarelle dedicate a ciò. E poi era bello vedere questo serpentone di gente che andava in entrambi i sensi e che animava il tutto. A essere un uccello, la visione dall’alto di tutto ciò, doveva essere proprio uno spettacolo. Candy riuscì a trovare molte cosette interessanti. Comprò un orecchino punto luce verde per il marito: da quando seguiva e gestiva una pagina Facebook dedicata allo show Jade Fever, aveva cominciato a prendere oggetti di giada o che ne ricordassero il colore. Alla fine del suo giro si diresse verso il ristorante, dove prestava servizio e fu calorosamente salutata dal proprietario che aveva una gran stima verso di lei e apprezzava molto il suo lavoro e quel senso di convivialità che trasmetteva alla clientela. Nel frattempo Ellery era già alla sua metà giornata lavorativa. In pausa ricevette una telefonata di Ted che gli chiedeva se poteva passare da lui una volta uscito dal lavoro, senza specificarne la ragione. Lo speaker diede il suo assenso. Ogni tanto succedeva di essere chiamato per parlare di qualcosa e non si stupì. Uscito dal lavoro, si diresse verso le colline, dove aveva la sede, la Puka Shell Radio: si fermò 5 minuti a salutare il cast del Green Pine , ossia Elena, Georgia e Daniel … che rimaneva sulla strada per raggiungere la sommità della collina dove si trovava l’emittente. Arrivato, entrò. Fu un’enorme sorpresa per lui, trovarsi davanti al mitico Paul, che stava amabilmente chiacchierando con Ted per assicurarsi il sostegno della radio per un buon locale battage pubblicitario. “Hey Ellery” disse il boss “ Ti presento il mitico produttore Westwood che tu ben conosci di fama . Si appoggerà alla nostra radio per il lancio della produzione del film e la sua lavorazione che sarà proprio nella nostra cittadina !”. “Buonasera! Sono molto onorato di conoscere un personaggio della sua grandezza!”. “Piacere di conoscerti Ellery. Ted mi ha detto che sei un ottimo speaker e che hai una passione smisurata per la Newton John. Bene, domani dovrà venire qua per un piccolo sopralluogo: se mi prometti che nessuno saprà niente, te la porterò qua. Siamo in incognito….mi raccomando!”. A Ellery cascò quasi completamente la parte inferiore della bocca :  “Io … ecco … io non so come ringraziarla. Sono senza parole. Come posso sdebitarmi?”. “Ma figurati. A Olivia farà piacere conoscere un suo fan sfegatato, e  se ti fa piacere porta pure tua moglie che Ted mi ha detto che siete molto uniti e affiatati !”. “Grazie mille! E’ una cosa che apprezzo veramente tantissimo . Ci vedremo domani. Grazie ancora e buona giornata!”. “Altrettanto! Io mi fermerò ancora per una ventina di minuti e poi dovrò andare. Mi aspettano ancora un paio di verifiche prima di rientrare a Fender Hill, dove abito. Buona serata , e mi raccomando : fammi una buona pubblicità!”. “Ci conti!” e così dicendo lo speaker si allontano’. Paul Westwood, una volta uscito dalla sede, si dedicò a visionare ancora alberghi e hotel dove la troupe avrebbe alloggiato. Dopo aver preso visione di una manciata di edifici, decise che gli attori avrebbero alloggiato al 5 Stars di Neil Girato , mentre il resto della troupe avrebbe alloggiato al Double Surf, un buon albergo molto vicino ai luoghi di ripresa. Visionò palestre, locali e tutto quello che era in suo potere per garantire a tutti quanti un buon soggiorno: infine soddisfatto, accompagnato dal fido Ramon, tornò a casa. Il viaggio di ritorno fu piacevole: le highway californiane avevano sempre il loro fascino . Era nel suo letto a dormire che erano passate le ore una e trenta , stanco ma felice di aver messo tanta carne al fuoco.  “Sai Candy ” disse Ellery una volta rientrato all’ovile  “ Oggi ho conosciuto il grande Paul Westwood, uno dei piu’ grandi produttori viventi. Non me lo aspettavo: sono arrivato in radio chiamato da Ted e me lo sono trovato davanti. Si appoggerà alla nostra radio per la locale promozione del making e del lancio del film. Ma non è tutto! Ti chiedo di mantenere il totale segreto su quello che sto per dirti; domani conoscerò Olivia Newton John: il signor Westwood mi ha promesso di portarla in radio. Non ci posso credere: la seguo da quattro decadi e sono anni che cerco di conoscerla, e domani me la vedrò davanti. Spero di non svenire!”. “Eh no!” disse la moglie “Occhio a non fare questa figura! Mi raccomando: tieni  alto l’onore! ”. “Ci puoi scommettere: non vedo l’ora! Sarà sicuramente un momento emozionantissimo. Siamo stati molto fortunati ad avere una troupe di così elevata importanza che girerà a Puka Beach, e come radio, siamo stati fortunati a essere stati scelti come sorta di base di appoggio per il locale battage pubblicitario. Ovviamente quello a livello nazionale sarà tutta un’altra cosa, ma noi nel nostro piccolo, cercheremo di sensibilizzare al massimo i nostri concittadini, anche in fatto di rispetto della privacy verso la troupe. Westwood è un produttore che ha tutta la mia ammirazione e cercherò di onorare al massimo la fiducia che ha riposto in noi!”. “Bel discorso!” lo applaudì Candy “ Quando t’infervori e sali di tono riesci sempre a tirare fuori l’aspetto piu’ teatrale che è in te!” e rise. Ellery la abbracciò e la baciò. Paul che era nel frattempo tornato al suo quartiere residenziale, aveva congedato Ramon e prima di dormire, si era comodamente sprofondato sul divano. Indossava una vestaglia di raso marrone e un paio di ciabatte in spugna. La sua mano sinistra reggeva un bicchiere di brandy, mentre la destra si accingeva a prendere la cornetta del suo cordless per ascoltare la segreteria telefonica che aveva appena trillato per segnalare la presenza di messaggi : “ Signor Westwood, sono Jane . La disturbo? Volevo solo informarla che in ufficio hanno telefonato i signori Empty e Fee; richiameranno domani!”. “Mmmhhh, domani dovrò tornare a Marine Beach con Olivia” pensò tra se e se Westwood che lasciò un messaggio alla fidatissima segretaria : “ Avvisali e digli che li chiamerò appena avrò un attimo. Facile tra due giorni. Oppure domani se riesco a trovare un po’ di tempo libero. Mi farò sentire io in ogni caso : che ci contino ”.  Altro messaggio ”. “Sono sempre io : oggi è stata una giornata impegnativa. È passato dal nostro ufficio Randall Klein: voleva ringraziarla personalmente per aver deciso di produrre il musical e di aver scelto un così ottimo cast! ”. Dette istruzioni : “Richiama il signor Klein e digli che una di queste sere sarò ben lieto di invitarlo a cena e di averlo come ospite fisso a Marine Beach per tutte le riprese! “. La vita di un produttore non aveva orari: era sempre in movimento a 360° per ventiquattro ore al giorno.  Il giorno seguente sarebbe dovuto tornare a Puka Beach e aveva assolutamente bisogno di riposare un po’. Ellery a Candy passarono una notte tranquilla : era una stagione che il sonno non era un problema . Il clima ancora fresco portava una certa facilità nel riposo e questo non era assolutamente male. La zona del Blue River era sempre abbastanza tranquilla: il solo Little Cabbage era aperto come ristorazione e con il suo plateatico esterno che dava sul fiume, era sempre molto coreografico. Piu’ avanti resisteva in questo periodo anche il Two Lakes di Danielle, altro posticino molto carino dove ogni tanto Ellery andava a mangiarsi una ottima pizza. In centro paese invece il numero di locali aperti erano piu’ numerosi. Oltre al Pacific Fishes, di Max e Paula con il maître Celestine, dove la coppia andava almeno una volta al mese a mangiare pesce, c’era ovviamente il Surfers di J.Luke dove Ellery faceva delle interessanti serate musicali revival e che era un po’ la sua base operativa dove trovava sempre il modo di fare anche due chiacchere col padrone. Sulla dorsale che portava alle colline, c’erano anche un paio di Motel che seppure a ritmo ridotto erano aperti tutto l’anno, anche se il classico tutto esaurito lo facevano solo in estate. Adesso con l’arrivo della troupe del film, un po’ tutta l’economia ne avrebbe beneficiato. I due Hotel dove alloggiavano ma anche e sicuramente il settore alimentare: un set aveva sempre bisogno di un buon servizio catering. E poi la pubblicità che ne sarebbe derivata una volta che la notizia delle riprese nel paese sarebbe diventata ufficiale, sarebbe stata come manna piovuta dal cielo. Turisti, curiosi, operatori del settore : tanta gente in arrivo ed economia florida. Non era assolutamente male. Ellery per il meeting pomeridiano aveva dovuto prendere un paio di ore di permesso. L’appuntamento era per le 15.20 in radio: Candy lo avrebbe aspettato al parcheggio.  Erano le 15.19 quando aprì la porta della sede: a quell’ora c’era Roby Bear che stava facendo il suo programma di musica pop (da qui il soprannome che gli aveva affibbiato lo speaker… pop sister). “Entra!” disse Ted “ Siamo nel mio ufficio”. Ellery e Candy entrarono, e si trovarono di fronte Ted Valley , Paul Westwood e naturalmente lei, la divina Olivia: il produttore era stato di parola. Olivia vestiva casual, lontano anni luce dall’immagine volutamente hot data in alcuni album. Il suo abbigliamento era costituito da scarpe da tennis, jeans e una semplicissima t-shirt bianca annodata su di un fianco. Si alzò gli occhiali da sole e oltre a due splendidi occhi verdi mostrò quello che Ellery riteneva essere il sorriso piu’ dolce del mondo : “Ciao! Mi hanno detto che qua c’è uno dei miei piu’ grandi fans che mi vuole conoscere ... e penso che se tu sei Ellery … di averlo trovato!!! Tanto piacere!” e gli porse la mano. Lo  speaker rimase per una frazione di secondo a bocca aperta, quindi riprese totalmente il controllo di se e strinse con entusiasmo la mano: “Miss Olivia, non immagina neanche lontanamente l’emozione che provo in questo momento. Sono veramente orgoglioso di conoscerla!”. “Ma figurati, il piacere è tutto mio. Paul mi ha detto che ci darete una mano nella promozione, e mi ha pure detto che te la cavi bene col microfono. Io ho piacere di conoscere i miei estimatori, ma il più delle volte mi è impossibile; però approfitto volentieri di queste occasioni. E quella bella ragazza chi è?”. “Io sono Candy, sua moglie” esclamò l’interpellata. “Tanto piacere!” e gli porse la mano “E basta con i lei … datemi del tu!”. “Senti Olivia, ti devo chiedere assolutamente due cose!” disse Ellery “ Un autografo su Totally Hot il mio album preferito e un paio di foto ricordo!”. “Non c’è nessun problema. Per la foto, ti dovrai accontentare di come sono vestita!”. “Accontentarmi? Sei in perfetta forma. Vorrei sinceramente vedere tante tue colleghe, senza trucco e vestite così semplicemente, cosa ne verrebbe fuori. E non lo dico perché sei davanti a me, ma perché lo penso realmente!”. “Mi hai detto una cosa veramente carina e ti ringrazio!” e così dicendo gli diede un innocentissimo bacio sulla guancia, strizzando l’occhio a Candy per fargli capire la totale purezza del gesto. “Ellery: hai coronato un sogno! Olivia ti ha baciato!” disse la moglie. Fece l’autografo e scattò qualche foto. Parlarono brevemente per cinque minuti, poi Ellery e la consorte lasciarono Ted e i suoi ospiti alle loro faccende. Ma prima Olivia fece una raccomandazione : “Ellery” disse  “ Mi raccomando : non dire al momento in radio che sono qui. Devo girare in incognito con Paul per vedere alcuni posti, e vorremmo farlo in tutta tranquillità. Mi ha fatto piacere conoscere te e tua moglie. Paul mi ha detto che vi procurerà dei pass per poter sempre essere in stretto contatto col film: quindi ci rivedremo di sicuro. Ciao e a presto!” e sorrise. Nello stesso istante James Empty era nei suoi studi della W. Bros, e stava riascoltando alcuni demo composti da Olivia per il film : “ Ma lo sai che queste canzoni sono una vera bomba?” disse al tecnico del suono Barry Logan! “Sì, quest’operazione nostalgica ci ha portato a recuperare quel suono sporco e molto rock and roll di quasi cinquanta anni fa. Il risultato , tenendo conto che sono ancora allo stato larvale, è stupefacente!” “Si, riprese Empty “ E la sua voce si è perfettamente adattata. D’altronde la sua estensione vocale è tale che potrebbe cantare anche le piu’ tradizionali filastrocche americane … che sarebbe un successo!”. “Hai ragione  James: comunque continuiamo a lavorarci su! Tra un po’ bisognerà passare al missaggio: fra tre mesi uscirà il disco. Intanto Jonathan Moore , l’agente di John Newborn era nel suo ufficio, e stava colloquiando amabilmente con il proprio pupillo John : “Senti , sono contento che tu abbia accettato questa parte. Ho parlato a lungo con Westwood, ed è convinto al 100% che sarà un successo. Tu sei un attore giovane, e hai già al tuo attivo un buon successo al box office. Vedrai che con questo film consoliderai la tua fama.”. “Se devo essere sincero, appena ho letto il copione, è subito scattato un qualcosa dentro di me che mi ha fatto propendere positivamente. Questo film è energia pura, un qualcosa che durerà nel tempo. E poi c’è la garanzia Westwood, è il re Mida cinematografico e di lui come di te, mi fido ciecamente.”. “Tra pochi giorni inizieranno le riprese e devo dire che le location sono proprio in un bel posto, Marine Beach … forse uno dei pochi angoli incontaminati della California!”. “Si, ho letto che è una cittadina tranquilla. Mi fa piacere! Preferisco di gran lunga girare in posti tranquilli .”. “Erano le ore 19 e finalmente la tipica afa della primavera avanzata, stava allontanandosi per lasciare il posto ad una rinfrescante brezza marina. La serata trascorse piacevolmente e alla stessa maniera i giorni passarono velocemente sino ad arrivare al fatidico e tanto atteso primo giorno di riprese. Ellery era iper elettrizzato: si era ripromesso di essere il piu’ utile possibile alla produzione, e limitatamente agli impegni di lavoro, si mise a loro disposizione. Tody aveva il suo bel da fare a controllare e vigilare che tutto andasse per il verso giusto. Era un compito importante e impegnativo che aveva da assolvere, e come sempre ci mise anima e corpo. Non era facile assicurare una capillare presenza e cosa importante poco appariscente e discreta, ma ce la avrebbe messa tutta come sempre. Il fatto di avere Ellery in mezzo al set, lo metteva un po’ piu’ tranquillo e per l’occasione aveva già chiesto dei permessi suppletivi nella ditta, dove lavorava per avere il piu’ tempo possibile, una persona fidata in zona. Era il 20 maggio, quando l’intera troupe si catapultò nella tranquilla cittadina: fu un’invasione pacifica e mai petulante, che non infastidì in nessun modo la popolazione. “Allora!” esclamò Westwood nella attesa conferenza stampa presso la Crown Hall di Puka Beach “Eccoci qua. Vorrei innanzitutto ringraziare la cittadinanza tutta, qui rappresentata dal sindaco Wopat al quale porgiamo i nostri saluti e ringraziamenti per l’ospitalità concessa. Vi presento Randall Klein: è sua la sceneggiatura originale tratta da un suo racconto. Non molti di voi non lo conosceranno perché questo è il suo primo lavoro importante, ma ho subito creduto nel progetto, e sono convinto che porterà fortuna ad entrambi.” e proseguì con le presentazioni di rito dove parlarono un po’ tutte le persone coinvolte nel progetto . Fu una conferenza sempre su toni amichevoli e conciliabili. E riprese : “Ognuno dei vari personaggi che vedete ha ricevuto un allegato con il copione : leggetelo, e mi raccomando : acqua in bocca. Piu’ mistero daremo al pubblico, e piu’ curiosità si creerà attorno all’evento. A questo punto, grazie della gentilezza e buona giornata a tutti.”. Ellery e Candy erano in terza fila: assistettero a tutta la conferenza e la trovarono interessante. Si erano fatte le ore 23, quindi andarono a letto. Il primo ciak era previsto al locale college, e prevedeva una scena molto semplice. “Ok Olivia: prima gireremo con te!” esclamò il regista Storky “ Al mio via ti avvicinerai con aria un po’ dubbiosa all’entrata. Tu vieni da un’ altra scuola e da un altro stato; non conosci nessuno, quindi cerca di essere  moderatamente triste!”. “That’s all right!” esclamò Olivia. Era vestita in puro stile anni 60 : calzino corto, gonna a ruota, camicetta e maglioncino dietro le spalle. Un cerchietto tra i biondi capelli completava l’opera. “Dopo questa scena partirà la base musicale di About You!” concluse Storky. Girarono la scena un paio di volte. Dopo di questo, toccò a John Newborn entrare nel campo di ripresa. “John!” urlò il regista “ Tu sei in compagnia della tua band di amici; ti stacchi da loro e ti avvicini all’entrata del college. Rimani qualche secondo appena fuori dalla soglia e poi entri!”. Ellery e Candy stavano chiacchierando con Olivia che si era fermata a salutarli, quando Ellery si girò di scatto e con tutto il fiato che aveva in gola, urlò: “Attento signor Newborn!”. Il ragazzo fece uno scatto e riuscì’ ad evitare per pochi centimetri un pesante vaso ornamentale proveniente, un paio di piani sopra la loro testa. Su John accorsero subito il regista e il suo agente Moore: “ Tutto bene?” gli chiesero. “Si Si!” rispose un po’ scosso “Ma cosa è successo? Senza quell’urlo Avrei potuto subire danni ben piu’ gravi.”. “Devi ringraziare quel ragazzo là!” disse Moore e indico’ Ellery “Quello vicino a Olivia!”. Andò da lui : “Grazie mille. Non so dirti quanto ti sono grato. Ma come hai fatto?”. “E’ stata fortuna e basta. Stavo chiacchierando con la sua partner che era di spalle alla scena. Siccome Olivia ha degli occhi verdi eccezionali, proprio come la mia moglie, mi stavo soffermando a guardarli!”. Olivia sorrise “ E mentre ero in osservazione, ho visto il vaso piombare giù. Ho urlato con tutto il fiato che avevo … ed è andata bene!”. “Grazie ancora!” e gli strinse la mano. “Parlerò con la security per stabilire cosa sia successo. Nel frattempo tu e tua moglie sarete miei ospiti al party che darò al 5 Stars , e non mancate. Il mio agente vi consegnerà gli inviti. Ho visto che conoscete già Olivia?”. “Si!” rispose la cantante “ Lui è Ellery, ed è uno speaker della radio che localmente ci appoggia nel battage, e lei invece è Candy!”. “Bene, tanto piacere di avervi conosciuto. Ci vediamo stasera!” e John li salutò. “Buona giornata signor Newborn, e buon lavoro!” concluse Ellery. Candy salutò tutti: doveva andare al lavoro. Ellery rimase ancora un poco e avvertì Tody dell’accaduto spiegandogli per filo e per segno quello che era successo. A un certo punto, squillò il cellulare di Ellery. Era Roby Bear : “Ciao! Ho saputo che stamani sei stato protagonista di un episodio curioso: strano, tu di solito stai semprealla larga dai guai!”. “Noto una certa vena sarcastica nella tua voce!” disse lo speaker. Però hai ragione tu!”. “Ma cosa è successo?” disse la ragazza. Lo speaker raccontò brevemente l’accaduto. “Beh!” disse lei “ Stavoltasiamo sicuri. Il college ha i suoi anni e di sicuro avrà ceduto qualcosa!” “Mai dire mai!” esclamò Ellery “ Anzi, uscito di qua potrei andare a verificare se la security ha trovato qualcosa.”. Prima riuscì ad andare a fare tre ore nella ditta dove lavorava e essere in grado così in qualche modo di limitare l’arretrato. Verso le 18,25 era al college e appena fuori incontrò il robusto capitano Tody: “ Ciao Ellery, è un piacere vederti!”. “Buonasera capitano , come mai da queste parti? “ chiese lo speaker ridendo , già intuendo la risposta. “Buongiorno anche a te . Stamani è successo un piccolo incidente e ovviamente, tu Ellery eri presente! A parte gli scherzi, complimenti per la prontezza. Ci hanno chiamato per un sopralluogo, ed eccomi qua. Anzi, visto che hai assistito alla scena, vieni con me, potresti essermi utile.”. Entrarono e si diressero verso il luogo dell’incidente, dove lo speaker raccontò l’accaduto, aggiungendo : “Senta capitano , ho l’impressione che il pesante vaso possa essere caduto da quella finestra là … al terzo piano! ”Mmmhhh, interessante. Andiamo a fare una visitina” rispose l’ufficiale. Entrarono nel balcone: c’erano altri tre vasi messi nella stessa posizione e tutti parevano saldamente cementati alla balaustra! “Strano che se ne sia staccato solo uno” si domandò Tody. “Sergente: venga qua” disse Ellery “ Vede perché si è staccato?”. “Bingo!” rispose Tody “Qualcuno ha corroso la malta con dell’acido, per fiaccare la resistenza. Dopo , deve essere stato un gioco da ragazzi spingere giù il vaso.”. “Si” disse Ellery “ Infatti non ci metterei la mano sul fuoco, ma mi è sinceramente parso di vedere un ombra sgusciare via; forse è meglio procedere alle consuete rilevazioni!”. “A questo punto: si tratta di un attentato!” disse il capitano, e le sue parole risuonarono pesanti come macigni. Il dubbio era: l’attentato era realmente rivolto a Newborn, oppure a qualcuno che gli stava vicino? A un metro da lui c’erano i suoi amici della banda, poco più in là, appena fuori dalle riprese, un paio di assistenti e ancora piu’ in là qualche tecnico. Chi era il destinatario?”. “La security ha scoperto qualcosa? “ chiese Ellery. “Non molto” rispose il capitano “ Si sono preoccupati di avvertirci subito e di creare un cordone isolante sui terrazzi di tutti i piani. Posso dire che non escludo che qualcuno abbia potuto mettere piede qua dentro dopo l’attentato. Gli agenti della security non sono tanti, e hanno fatto il loro dovere: di piu’ non potevamo pretendere! ”. Uscirono e incrociarono Jonathan Moore, proprio all’entrata del set: era un uomo sulla sessantina suonata, con un glorioso passato di agente. Con l’età aveva rallentato i ritmi, e John Newborn rappresentava la sua unica punta di diamante. All’apparenza sembrava una persona sincera e ineccepibile. Prima di fare l’agente, in passato aveva avuto anche una rispettabile carriera di produttore, specie nell’oscuro sotterraneo dei B-movie. Di tutt’altra pasta era invece Jane Fairchy, una cinquantenne tutta grinta ed energia. Aveva sotto contratto molti attori e attrici e questo la rendeva praticamente sempre immersa nel lavoro. Era un abile manager e non aveva avuto problemi a ottenere sia per lei sia per Olivia, un lauto compenso. Entrambi erano presenti al party organizzato da Newborn: la hall dell’Hotel era zampillante di cotillon, e i cocktail formavano variopinte figure sui tavoli. Ellery e Candy non erano abituati a questi appuntamenti , e cercarono di proporsi con un abbigliamento che non sfigurasse con i mega ospiti. Essendo un party a tema, ed essendo quest’ultimo, gli anni sessanta, riuscirono a trovare un abbigliamento adeguato. La serata trascorse senza intoppi e il pericolo scampato di poche ore prima, era solo un brutto ricordo, già dimenticato da parte di John. Ellery però sapeva che non era stato un incidente: quindi raddoppiò la vigilanza e setacciò con lo sguardo, stanza e invitati. Verso le ventiquattro lasciarono l’Hotel e fecero ritorno alla loro abitazione. Il risveglio fu particolarmente duro: le piccole ore e un paio di drink, avevano piegato la resistenza di Ellery, che comunque seppur recalcitrante, si alzò e dopo un po’ si diresse al lavoro, verso le colline. Lasciò Candy a dormire ancora un pochetto, poiché lei aveva altri orari di lavoro rispetto a lui: avrebbe preso servizio alle undici di mattina. Era sempre bello percorrere la dorsale che portava verso le colline a quell’ora, specie in questa stagione: l’aria era ancora fresca e pungente e un peletto di aria tiepida nell’abitacolo della macchina, non era per niente male. E poi il paesaggio … unico nel suo genere che in poche miglia ti portava dalle onde del Pacifico alle colline verdi e profumate. Nell’intervallo Ellery volle sentire il capitano Tody chiedendogli se c’erano novità.  “Buongiorno Ellery. Abbiamo rilevato diverse orme e un discreto numero d’impronte digitali, ma non nei pressi della balaustra. Si vede che chi ha compiuto l’attentato, ha usato dei guanti. Ho sguinzagliato qualche agente in borghese per tenere d’occhio la situazione, ma non vogliamo creare panico per niente. Paul Westwood sa di queste discretissime presenze e ne è d’accordo. Gli altri pensano ad un incidente e alla fin fine è meglio così!”. Lo speaker lo ringraziò di averlo relazionato e dopo averlo salutato, riattaccò. Le varie impronte erano frutto del fatto di essere su un set cinematografico: il mondo passava da ogni angolo lasciando il proprio ricordo, chiamiamolo così. Il fatto che sul terrazzo fosse stato trovato così poco . significava che chi aveva compiuto l’attentato, aveva usato le debite precauzioni. Per il tardo pomeriggio era prevista una ripresa interessante, ed Ellery non voleva mancare. Quindi a tempo debito si recò su set per vedere cosa succedeva. Il pomeriggio riservava una scena, dove era impegnato il solo John Newborn, la sua controfigura e brevemente Olivia! Si girava in esterni verso le colline dietro Puka Beach, e quindi Ellery non aveva impiegato molto tempo per arrivare. Dopo avere esibito il pass, si diresse verso il luogo delle riprese, mantenendosi sempre a una rispettosa distanza. La scena prevedeva che John baciasse Olivia e si dirigesse a tutta velocità verso una teleferica che dava verso la valle. Doveva ballare, saltare su di un appiglio, quindi su di un carrello e gettarsi a valle. Un paio di cineprese nei boschi avrebbero ripreso la folle discesa. John era un ragazzo atletico e muscoloso, e poteva benissimo fare tutta la scena da solo senza nessun aiuto, e sarebbe stato così se Paul Westwood, visti i recenti avvenimenti, non avesse insistito col regista per fare eseguire la scena alla controfigura! Richard Storky spiegò la scena a John e partì il ciack. John baciò Olivia e quindi partì la base musicale: ballò e saltò sul carrello. “Stop!” urlò il regista “ Ok , bravissimo. Adesso tocca alla controfigura. Siamo pronti? Si gira!!! Dacci dentro Burke!”. John Burke salì agilmente sul carrello e con una spinta si lanciò verso la valle. Non immaginava che in realtà stava correndo ad abbracciare la morte: dopo neanche 150 metri il carrello si staccò dal cavo e precipitò per parecchi metri. La sua sfortunata corsa finì contro un grosso sasso: per lui non vi era piu’ scampo. “Cristo!” esclamò Storky “ Che cosa è successo: che disgrazia!”. Immediatamente giunse il dottore della produzione: il terreno era molto scosceso e impiegò qualche minuto per arrivare giù. Vi trovò già il cameramen con aria affranta, che piangeva con la sua troupe, che stava riprendendo poco piu’ in là la triste discesa di Burke. Un rivolo di sangue scendeva al lato destro della sua bocca: probabilmente la botta sul sasso era stata letale. John Newborn era pallidissimo: “Avrei ….dovuto essere al suo posto!” balbettò. Dopo dieci minuti arrivò Tody: “Che nessuno tocchi niente!”. Olivia, sconvolta, si era ritirata nel suo camper e piangeva istericamente. Il capitano esclamò: “Ellery, cosa è successo?”. “Buongiorno Paul ! Eravamo là per vedere quella scena, ma evidentemente qualcosa è andato storto!” e gli raccontò tutto ciò che aveva visto nei minimi dettagli. “Sembra veramente un incidente!” sentenziò l’ufficiale “ Ma non voglio lasciare niente di insoluto. Parker!!!” urlò rivolto ad un poliziotto con una valigetta in mano “Vieni , andiamo a dare un’occhiata al carrello che è precipitato. Vieni anche tu Ellery.” e si incamminarono. Nel frattempo era arrivata anche Candy che venne subito relazionata di quanto era successo . “E’ meglio che tu non venga “ disse Tody rivolto a lei “ Non è mai bello vedere un morto e non so neanche in che condizioni sia! Aspettaci qua in zona !”. In quel mentre si affacciò dal suo camper Olivia e riconobbe subito la ragazza : “Ciao, tu sei la moglie di Ellery, giusto? “. “Ciao Olivia: si. Adesso lui, con la polizia, è andato a fare un sopralluogo. Sembra che sia stata una disgrazia e che il carrello si sia staccato. E’ stata una vera fortuna che John si sia salvato!”. “Già!” Sembra che sia sfortunato in questo periodo; prima il vaso e oggi il carrello. Scampato due volte alla morte. Dai, vieni dentro il camper che ti offro da bere. Jeremy!” disse rivolto ad un bodyguard “ Se qualcuno cerca questa ragazza, è dentro da me!”. Nel frattempo il robusto capitano e la troupe al suo seguito, erano faticosamente arrivati al punto dell’incidente. Lo sfortunato Burke era coperto da un asettico lenzuolo: il suo corpo era immobile, con lo sguardo vitreo fisso nel vuoto. Il dottore della produzione era sempre in zona, e a lui si affiancò il coroner del paese per sapere cosa avesse scoperto esaminando il cadavere. “Guardi capitano” disse  Ellery “Piu’ avanti c’è il carrello. Andiamo a dare un’occhiata!”. “Si, ma facciamo attenzione a non toccare niente. Parker vai avanti tu e fai tutte le rilevazioni del caso!”. Il pesante gancio che reggeva la piccola cabina al cavo, era irregolarmente spezzato e sembrava veramente impossibile che un attrezzo così massiccio e taurino avesse potuto rompersi. Esaminarono anche la roccia ai piedi della quale giaceva esanime il cadavere. “Deve essere andata in questo modo!” disse Tody “ Ad un certo punto della corsa ci deve essere stato un primo grosso cedimento del gancio. Il conseguente sbilanciamento dovrebbe avere proiettato il povero Burke fuori dalla piccola cabina, la quale oramai priva di punti di attacco, si sarebbe sganciata pochi metri dopo”. “Capitano! Venga qua per favore!” esclamò l’agente Parker “ Vede il gancio? Provi ad annusare!”. Tody si avvicinò e annusò, corrucciandosi in fronte: ” Acido solforico, o qualcosa di molto simile!”. “Allora ... non è stato un incidente!” sentenziò lo speaker. “Penso proprio di no !!! Ma ti prego, non fare pubblicità. Qua la faccenda si complica. Dovrò aumentare la sorveglianza: non possiamo rischiare ancora !”. Nel frattempo il coroner aveva finito l’esame del cadavere e anche lui concluse che il decesso era stato causato dall’urto del capo contro la roccia. Tornarono nella zona, dove alloggiava il cast. In quel mentre uscì Candy dal camper di Olivia: “Ciao Ellery. Sono stata gentile ospite della tua bionda favorita. E’ stata molto gentile. Mi ha offerto da bere e abbiamo fatto due chiacchere!”. “Ciao , ne sono contento. Purtroppo laggiù non è andata bene. Burke era spacciato e sembra che … non sia stato un incidente. Mi raccomando; acqua in bocca, specie con Olivia. Tody si è raccomandato per il silenzio totale.”. “Non ti preoccupare. Ma chi può avercela con una semplice controfigura? Non mi sembra sensato. Qua c’è qualcosa che ci sfugge!”.  “ Non lo so : il tuo ragionamento non fa una piega. Ho approfittato e ho fatto una valanga di foto durante le mie calate sul set. Penso che varrà la pena darci un occhio … magari anche col capitano. L’appuntamento era per le ore 21 alla centrale di polizia. Ellery e Candida ebbero il tempo di tornare a casa, riassettarsi un poco e di preparare tutto il materiale delle foto che lo speaker caricò sul suo portatile.Mangiarono un boccone veloce al Surfers : “ Ciao ragazzi “esclamò J.Luke “ State bene? Ci sono voci di un po’ di problemini al set del film!”. “ E purtroppo hai ragione caro boss. Ma al momento il capitano preferisce che non sia ufficiale nessuna notizia. Non è in una buona situazione: adesso che c’è scappato anche il morto, le cose si sono complicate. Ma tu non fare parole di niente con nessuno, mi raccomando!” . “Non preoccuparti. Accomodatevi che adesso arrivo a prendere le ordinazioni!”. Mangiarono velocemente e alle 21 erano dal capitano che li fece accomodare : “ Ciao ragazzi e benvenuti. Vediamo di fare un po’ il punto della situazione. Inizi tu Ellery? “. “Volentieri capitano!” rispose lo speaker che continuò … “ La troupe di Rock and roll ha scelto il nostro paese per effettuare le riprese. Tutti i nomi nel progetto sono seri, solidi e famosi, quindi in apparenza nessuno avrebbe una ragione per attentare alla produzione. Primo avvenimento: un pesante vaso si stacca da una balaustra e va a sfiorare John e un paio di altre persone nelle immediate vicinanze della zona. Sembra un banalissimo incidente, invece si è scoperto che la malta era stata corrosa. Passano poche ore e le cose si complicano ulteriormente, e questa volta ci scappa il morto! Ero andato in esterni a vedere la scena incriminata. Non ero proprio vicino, ma ho potuto vedere tutta la preparazione e le prime fasi, almeno nella parte iniziale. Sembrava tutto tranquillo: Olivia e John avevano fatto la loro parte. Poi John ha ceduto l’inquadratura alla controfigura, e qui è successo il fattaccio. A questo punto il dottore è andato a verificare lo stato di Burke ed è emersa la sua morte. Dopo poco è arrivato il capitano e Candy è andata con Olivia nel suo camper! . “ “Ottimo!” disse Tody “A questo punto siamo scesi a valle per fare un sopralluogo. Il coroner ha costatato e confermato la morte dello sfortunato Burke e l’agente Parker ha verificato che il pesante gancio che reggeva il carrello era stato corroso da un acido. E’ tutto! L’insieme della gente che abbiamo osservato pareva sinceramente sconvolta!”. “Avete notato movimenti strani? “ chiese Candy. “No! Ovviamente l’ambiente era convulso. “ disse il marito “ C’era gente che correva da tutte le parti. Ma se intendi se qualcuno ha provato a defilarsi, quello direi di no. O almeno non lo abbiamo notato!”. “Ellery !” esclamò la moglie “Tira  fuori le foto. Penso che sia utile darci un occhio!”. Passarono la seguente mezz’ora a esaminare le foto e diapositive che erano state scattate, ma sfortunatamente non trovarono niente d’interessante. “Secondo voi…” chiese Candy “ Esiste un movente?”. “Guarda!” disse El “ Ci ho pensato e ripensato e devo dire che non ne ho trovato neanche uno. Però è difficile escludere a priori qualche gelosia o rivendicazione! In effetti bisognerebbe essere molto piu’ dentro all’ambiente per capirne di piu’!”. “Si, ne sono convinta ! “ esclamò  la moglie . “Però siamo indubbiamente avvantaggiati rispetto a tutti gli altri delitti e attentati che di solito si svolgono nel mondo!” disse Ellery. “E cioè?“ domandò l’ufficiale . “Questi sono stati filmati dall’inizio alla fine!” sentenziò lo speaker. “Porca miseria!” disse Tody “Era una cosa talmente ovvia che non ci avevo pensato!”. “Tutto ciò” continuò lo speaker “ Ci mette in una posizione privilegiata e dobbiamo sfruttare la situazione nella migliore maniera possibile. Domani mattina parli con qualcuno della produzione e gli chieda di poter visionare la pellicola : tutta quanta, compresi anche i momenti all’apparenza vuoti . “ . “ Lo farò senza ombra di dubbio. Nelle foto non abbiamo, al momento trovato niente d’interessante; moventi apparenti non ne esistono in nessuna maniera, ergo non saprei dove sbattere la testa! Spero che i filmati ci aiuteranno un pochino ”. Si salutarono e la coppia andò dritta a letto. Dovevano alzarsi presto il mattino. Lui doveva andare nella ditta di pollame vicino alle colline e lei al consueto impiego di cameriera al ristorante di cucina italiana chiamato Da Mario, dal nome del proprietario. Mentre Ellery stava andando al lavoro, chiamò il capitano al telefono: Buongiorno Tody! ”Buongiorno!” esclamò con aria assonnata l’ufficiale . “La sua voce non ha un bel suono stamattina .Notte agitata?”. “Si, c’è stato un vertice dei grandi capi. Ovviamente loro vorrebbero che tutto filasse liscio come l’olio, ma purtroppo non abbiamo molto in mano, e ci sarà da lavorare non duro, ma durissimo. A che debbo la tuia chiamata ?”. “Volevo sapere se era possibile poter rivedere le due sequenze incriminate. Abbiamo la fortuna che sia il primo attentato sia il secondo, sono stati filmati. Magari troviamo qualcosa di buono!”. “Certo, hai perfettamente ragione. Ho una copia che mi è stata appena fatta avere dal regista in seguito a una mia richiesta urgentissima. Dirò al nostro tecnico di farvi un duplicato. Passa quando esci dal lavoro o verso le 18 e dovresti trovarla pronta e mi raccomando, se sai qualcosa, chiamami subito! In caso ci vediamo nel set : so che oggi c’è una scena importante ”.  “Ci conti, senza nessun dubbio! E vedrò di venire a vedere la scena”. Per il pomeriggio il capitano si era già mosso e aveva fatto ottenere allo speaker un permesso speciale, che la ditta gli diede senza nessun problema. Alle 14.30 Ellery lasciò il suo lavoro e si diresse verso il set. In programma vi era uno scontro tra bande giovanili, un cliché già visto in molti altri film. La scena era semplice : il capo della banda avversaria doveva sparare due colpi in aria e uno rivolto a John. Il tutto a tempo di musica, che partì immediatamente dopo l’ordine di Storky. I due avversari sgambettavano, il malvagio sparò un colpo in aria e uno verso John. I tre giovani stavano trattenendo il fiato per paura di qualche attentato. Tutto si risolse nella migliore maniera, senza intoppi, almeno per John … perché il regista urlò :”Stoooop! Avevo detto due colpi in aria e non uno. Dieci minuti di pausa  e poi rifacciamo la scena!”. Ellery approfittò per scambiare due chiacchere con Olivia e arrivò anche Candy che era appena uscita dal lavoro. La troupe intanto era rientrata : “Silenzio, si gira! Disse Storky. Fu dato il via alla base musicale. Il primo colpo in aria partì in direzione di un edificio e poco dopo seguì il secondo, sempre sparato verso l’alto. Dopo un secondo Ellery urlò : “Fermo, non spari il terzo colpo a John.”. D’improvviso tutti si fermarono e puntarono gli occhi su Ellery. Fortunatamente per lui nel frattempo era arrivato anche Tody: ” Cosa c’è Ellery, perché hai gridato?”. Il giovane prese il capitano sotto braccio e disse :”Guardi là! I primi due colpi sparati. Solo il primo era a salve, ma il secondo no !” e indicò un foro tutto scheggiato, in una tavola di legno del vicino edificio che fungeva da insegna!”. Tody andò dal regista e parlottò con lui. Storky sentenziò: “Un’ora di pausa per tutti!”. Marito, moglie e ufficiale si ritirarono in un camper : “ Facciamo un riepilogo Ellery ? “ chiese l’ufficiale.  “Bene” rispose l’interpellato “ La scena prevedeva una rissa tra bande a base di rock and roll. Il classico bulletto doveva sparare due colpi in aria e uno a livello corpo di John! . Scena perfetta o quasi. E’ tutto andato bene, solo che l’attore che doveva sparare, ha esploso un solo colpo in aria anziché due e un altro al corpo. E a vedere dal punto dove eravamo ...  la mira era anche giusta. Se la pistola fosse stata carica con pallottole vere, lo avrebbe sicuramente preso! Ma è giusto così : anche se il colpo era finzione e faceva parte del balletto, doveva essere comunque rivolto verso l’attore ”. “Allora che senso ha tutto questo?” chiese Tody. “Lo ha!” disse Ellery “Sfogliando la sceneggiatura la scena doveva andare proprio come abbiamo visto . Quindi chi ha eseguito l’attentato aveva calcolato sin troppo bene il numero di colpi. Aveva caricato la pistola con i primi proiettili, quelli visibili a occhio nudo, a salve. Negli altri spazi ha inserito delle vere pallottole. Fortunatamente l’errore dell’attore ha permesso che potessimo individuare il foro della pallottola. Candy ed io abbiamo istintivamente guardato in direzione del primo e del secondo sparo, e abbiamo notato in quest’ultimo caso il foro: è stata una casualità o se preferisce … istinto. Ma è andata bene così! La sequenza calcolata era due colpi a salve e il resto normali : questo almeno nelle intenzioni dell’attentatore. Solo che alla fine son stati esplosi solo due colpi e tutti a salve nella prima scena. Se fosse andato come sarebbe realmente dovuto andare : il terzo colpo avrebbe colpito John con gravi conseguenze. La fortuna ha voluto che l’attore che doveva sparare due colpi in aria si sia sbagliato e abbia fatto ripetere la scena. Alla ripresa, il primo colpo non ha fatto danni solo perché non ha colpito niente di visibile … mentre il secondo si è conficcato in una tavola di legno. E’ stato un caso che me ne sia accorto. Tra quello e il seguente all’altezza del corpo di John non dovevano passare piu’ di 10 secondi e la tempestività che abbiamo usato è stata basilare per salvargli la vita”. “A questo punto non serve che una cosa!” disse il capitano impugnando la ricetrasmittente “ Agente Stewart, mi porti subito qua l’arma usata in scena!”. Dopo tre minuti l’agente era nel camper. Tody prese il tamburo e lo svuotò. Al suo interno vi erano ancora due pallottole vere: “Ragazzi, a questo punto il mistero si infittisce: interrogherò il tecnico immediatamente. Tu Ellery passa pure dal mio ufficio per prendere il DVD che ti ho fatto preparare e se trovi qualcosa d’interessante, non esitare a chiamarmi! “ . Lo speaker uscì dal camper con Candy e si diressero all’uscita del set. Dopo pochissimi minuti vi entrò il tecnico, Mark ‘O Mallory, un ometto mingherlino , vestito sportivo, che pareva avesse un’esperienza pluri ventennale alla spalle; un uomo di rodata esperienza senza alcun dubbio. Egli respinse con sdegno, tutte le accuse velate e non che lo conducevano come principale indiziato, e alla fin fine il tutto si risolse con un nulla di fatto. Il capitano ovviamente doveva torchiarlo bene in quanto in fondo era lui l’addetto agli effetti speciali e solo lui avrebbe potuto mettere dei proiettili veri nel caricatore … o almeno la logica così diceva. Fu un confronto duro ma necessario. ‘O Mallory sembrava comunque sincero circa le sue dichiarazioni di estraneità. Il capitano gli chiese di non lasciare la città e di rimanere a disposizione. Lo speaker intanto aveva ritirato il supporto video alla centrale. Vista l’ora, proseguirono sino al Green Pine per andare a mangiare una pizza: “ Ciao Ellery, Ciao Candy” esclamò Georgia appena li vide.” Era un po’ che non ci vedevamo” esclamò Elena . “ Avete fatto bene a venirci a trovare” disse Daniel. “Ciao ragazzi” disse lo speaker “ Veniamo direttamente dal set di Rock and Roll. Abbiamo avuto la fortuna di ottenere dei pass per assistere alle riprese. Una bella esperienza!”. “Wow “ disse Georgia “ Hai conosciuto gli attori ?”. “Si” rispose lui “ E ho coronato il mio sogno di conoscere anche Olivia Newton John. Sono stati tutti molto cortesi e gentili !”. “Accomodatevi al tavolo “ dissero in coro Elena e Daniel. La serata fu piacevole tra le ottime pizze che il locale proponeva e le chiacchere con lo staff. Non c’era tanta gente: il Green Pine era aperto tutto l’anno ma in questi mesi l’afflusso non era per niente degno di nota. Adesso avrebbe cominciato a cambiare marcia sicuramente. Si salutarono e la coppia si diresse verso casa. Avrebbero visionato il filmato che Tody aveva fatto preparare appositamente. Si accomodarono in poltrona e si misero a visionare il tutto : “Perfetto!” disse lui “Questo è il primo attentato. Fermiamo l’immagine … così … ecco!”. “Purtroppo!” disse la moglie “L’operatore giustamente non doveva inquadrare il terrazzo, ma i protagonisti. Quindi vediamo solo il momento in cui il pesante vaso entra in scena!”. “Effettivamente è così, però se andiamo un qualche frame prima … così, si perfetto … vi è un campo piu’ lungo. OK: qualcuno era sul terrazzo, ma piu’ che un qualcuno, è solo un’ombra! Non approdiamo a niente di nuovo, ma abbiamo la conferma che qualcuno effettivamente era sul terrazzo pochi istanti prima che il vaso cadesse. E’ un dato importante. Passiamo alla seconda scena !” disse lui. Ecco. Qua è la prima parte. Adesso il regista stoppa e fa entrare la controfigura. Burke sembra tranquillo, non da segni d’irrequietezza. Il cambio sta avvenendo con estrema calma. Adesso la camera numero uno da spazio a quelle installate nel bosco per una panoramica . La prima sembra non abbia rilevato alcun problema di sorta! Ecco la seconda camera. Guarda il gancio : non mi sembra che sia in perfette condizioni!”. “Si, hai ragione, però all’inizio della scena non sembrava così. L’ho osservato bene e sembrava ok! “ disse Candy . Può essere che con il peso di Burke, l’acido abbia velocemente fatto il suo effetto!”. “A questo punto” disse lo speaker  rivolto alla moglie “ Se preferisci girarti dall’altra potresti risparmiarti una brutta scena. Adesso la faccio partire!”. Lei scelse di vederla.  “Ok!” Ecco, in slow motion vedremo meglio. Qua è l’attimo che il giovane perde l’equilibrio e cade. Purtroppo il campo è un po’ lungo, ma si vede benissimo che il gancio ha ceduto. Il cameramen ha uno scatto verso il basso e in mezzo agli alberi possiamo vedere il corpo adagiarsi duramente sulla roccia.  Povero ragazzo!” esclamò lui “Ma gli renderemo giustizia: lo prometto! Purtroppo non è emerso molto, sennonché la ricostruzione che avevamo fatto, era molto vicina alla realtà. Ah….ma il cameramen aveva lasciato accesa la cinepresa e ha continuato inconsapevolmente a filmare. Guarda laggiù, saranno un centinaio di metri di distanza. Ora lo blocco. Sembra la solita ombra. Lì, secondo la sceneggiatura non dovrebbe esserci nessuno. Oddio, si vede poco e niente: sembra qualcuno dietro un cespuglio con un binocolo, ma l’immagine è sfocata e anche ingrandendola, avremmo la faccia interamente coperta. Però anche questo inquietante fotogramma ci conferma che qualcuno sta macchinando qualcosa di brutto! Ora chiamo il capitano per ragguagliarlo su ciò che abbiamo visto!” . Furono invece preceduti. “Buonasera Ellery : avete scoperto qualcosa?”. Lo speaker gli spiegò del fatto delle due ombre che testimoniavano che qualcuno aveva tentato di sabotare la produzione, ma a parte quello, mancava un movente solido.  L’ufficiale riprese : “ Mark ‘O Mallory ha negato ogni proprio coinvolgimento nella faccenda. Era ovvio che il principale indiziato fosse lui, ma ha dichiarato che prepara personalmente le armi, le chiude a chiave in una grossa cassapanca, e che una volta tirata fuori, la consegna direttamente in mano all’interessato. Mi ha detto che la pistola era stata caricata con proiettili a salve la sera precedente!”. “Beh, la sera ci sono delle guardie sparse qua e là, ma sinceramente non deve essere difficile intrufolarsi negli studios e compiere un sabotaggio!” disse Ellery. “Purtroppo hai ragione, è impossibile avere il controllo totale su tutta l’area: gli studios e le location esterne sono immense … la vedo dura!”. “Senta capitano . Che decisioni ha preso la produzione?”.  “Beh, solo il produttore ed il regista sanno come stanno realmente le cose. La troupe non sa niente e a questo punto è meglio così. Continueranno a filmare e noi faremo tutto ciò che sarà in nostro potere per garantire maggiore sicurezza. Abbiamo aumentato la sorveglianza ma oggi Storky ha concesso mezza giornata di riposo!”. Gli studi erano pressoché’ deserti: solo qualche tecnico qua e la stava riordinando gli attrezzi. Uno di quelli che stava ancora lavorando, anche se l’ora si era fatta tarda  era proprio ‘O Mallory. Era in un capannone un po’ defilato, e per arrivarci bisognava percorrere un lungo vialone verso est, poi una ventina di metri di soffice prato per giungere all’ingresso. Aveva un paio di cuffie sulle orecchie per ascoltare degli effetti che aveva appena preparato e non si accorse minimamente dell’avvicinamento di una persona. Un pesante colpo di chiave inglese rischiò di spezzare per sempre la sua professionalità indiscussa! Fu ritrovato solo dopo due ore, ancora con le cuffie in testa, macchiate di sangue. Una guardia di pattuglia era stata insospettita dalla luce ancora accesa a quell’ora. Non era morto, anche se aveva un cranio al limite del fracassato . Miracolosamente respirava ancora. Fu portato in tutta fretta in ospedale, dove fu ricoverato in terapia intensiva.  Erano le 7 del mattino quando Tody chiamò Ellery : “ Buongiorno . Cattive notizie. Hanno ritrovato il corpo quasi senza vita di ‘O Mallory ieri sera. Era al lavoro nel suo capannone e gli hanno spaccato il cranio con un colpo di chiave inglese in testa!”. “Passo cinque minuti prima di andare al lavoro!” rispose Ellery , che mise subito a conoscenza la moglie dell’accaduto. Entrò in commissariato: Tody si aggirava col suo passo pesante come un leone in gabbia, e pareva sinceramente preoccupato circa gli ultimi eventi. “Ciao Ellery. Ci vediamo spesso ultimamente , vero?”. “Si!” rispose lui “ Ma le circostanze non sono delle migliori!”. “Si, hai ragione, ma purtroppo non sono io che le scelgo, mi si appiccicano addosso. Ti faccio vedere le foto : un uomo in queste condizioni, ti avverto che non è mai un bello spettacolo!”. Di fianco al corpo avevano trovato l’arma contundente usata per l’attentato: evidentemente il malvivente usando dei guanti, non aveva ritenuto necessario l’occultamento dell’improvvisata arma. L’agente incaricato, come facilmente prevedibile, non riscontrò nessuna impronta digitale. “La chiave inglese dovrebbe provenire da qua!” disse il capitano mostrando una foto di una piccola stanza attigua “Si vede chiaramente lo spazio vuoto. L’assassino era certo di potere trovare qualcosa in zona!”. “Quindi, pensa a qualcuno che abbia a che fare con questo ambiente!” disse lo speaker .“Beh! Effettivamente non farebbe una piega!” esclamò il moro capitano. “Ragazzi … qua la faccenda si complica. Un morto, una persona in fin di vita in così poco tempo: mi sembra già di sentire nelle mie orecchie le urla del generale Corrigan. Ma che ci posso fare : qua manca il movente. Apparentemente questi omicidi non hanno né capo né coda! Che senso ha ammazzare una controfigura e poi un tecnico degli effetti speciali?”. “E’ un autentico mistero!” disse Ellery “ Ma ultimamente i misteri se si ricorda sono la nostra specialità, e chissà che anche questa volta la fortuna ci tenderà una mano. Adesso devo andare al lavoro, ma teniamoci in contatto assolutamente. !” Quando alle 17 uscì dal lavoro passò velocemente in radio a salutare Ted e Roby Bear che erano in sede , quindi si fiondò al set di Rock and Roll per vedere se c’erano novità. Passò davanti al camper di Olivia. Lei lo vide e lo chiamò dentro. Era in compagnia della sua agente, Jane Fairchy, ed erano entrambe visibilmente provate dal recente avvenimento. “Ciao Ellery !” esclamò la bionda cantante . “Ciao Olivia!” rispose lo speaker “ Buonasera anche a lei signorina Fairchy!”. “Ciao !” rispose l’agente “Visto che adesso la mia amica è in buona compagnia, scappo via. Ho un paio di cene di lavoro, e non vorrei arrivare in ritardo!” baciò Olivia sulla guancia sinistra e se ne andò! “Cosa ci fai qui a quest’ora?” chiese Ellery “ Da quello che sapevo oggi il set era chiuso !”. “In effetti non ero qui. Ero in albergo a parlare con la mia agente, e siamo state informate dell’accaduto … ed eccoci qua! Sai che ho preso informazioni? Conosco tutto di voi. So che siete ragazzi dalla condotta irreprensibile, ma so anche che avete risolto già dei casi ingarbugliatissimi. Il capitano mi sembra una brava e capace  persona, ma se uniste i vostri talenti, forse si raggiungerebbe una soluzione!”. “Grazie del complimento!” disse Ellery  “ Ma noi non siamo investiti della cosa , almeno ufficialmente ! Sono una specie di squadra irregolare!” e rise “Però …” continuò lo speaker “Questa volta collaboriamo piu’ strettamente col capitano e penso che arriveremo a qualcosa. Ci sono dei segreti per i quali abbiamo giurato fedeltà, ma ti posso assicurare una cosa della quale sono sicuro al 99,9%!” “Davvero?” domandò Olivia speranzosa !. “Si, sono convinto che tu non correrai nessun pericolo. Il mio istinto mi dice che non sarai tu l’oggetto degli attentati, ne passati ne futuri!”. La cantante parve sinceramente sollevata dalla notizia. Chiacchierarono amabilmente ancora una decina di minuti e poi Ellery  lasciò il camper per tornare da Candy, raccontandogli quello che era successo . “Hai fatto un buon lavoro!” disse lei “L’hai rincuorata e gli hai dato forza con il fatto che non sarà oggetto di attentati. E devo dire che sei stato molto convincente: ogni tanto una piccola bugia a fin di bene fa miracoli!”. “Quale bugia?” esclamò lo speaker strizzando l’occhio “ Ero veramente convinto di quello che ho detto!”. “Spiegati meglio!” disse la moglie. “Il ragionamento è semplice. Sia gli attentati sia il morto sono stati rivolti verso persone maschili. Che sia stato commesso un errore di persona lo posso ammettere, ma escludo un errore col sesso. Io penso che a meno che il nostro attentatore non voglia uccidere tutti, Olivia può dormire tra due guanciali!”. “Sì, penso che tu abbia ragione!” disse la moglie “ E penso anche che forse non tutte le persone coinvolte negli attentati siano quelle che si volevano in realtà colpire !”. “Sicuramente il tecnico degli effetti speciali è stato ucciso perché aveva visto un qualcosa di compromettente. Questo non me lo toglie dalla mente nessuno: l’assassino non voleva correre il rischio di essere accusato di un qualcosa, e l’ha quasi ucciso. Forse il nostro amico non è così preciso come pensiamo, e potrebbe avere tralasciato qualcosa. Mah, sarà il tempo a decidere!”. “Anch’io “ disse Candy “Avevo una mezza idea a proposito, ma aggiungo che il tecnico potrebbe essere stato anche pagato per manomettere la pistola e in un secondo tempo, ritenuto inaffidabile …. ucciso!”. “Giusto “ disse Ellery “Questo è un aspetto che non avevo preso in considerazione, ma che merita ogni attenzione. Comunque non dimentichiamoci che il curriculum di ‘O Mallory era privo di macchie, il che escluderebbe l’ipotesi, ma siccome non si può mai essere certi al 100%,teniamo in piedi anche questa ricostruzione! Quasi quasi scrivo una bell’e-mail a mia figlia e gli chiedo di prendere più informazioni possibili sul film, sui singoli personaggi e sui loro passati. Lei è abilissima su queste cose e si muove in rete con l’agilità di un felino. In piu’ chiederò a Roby di andare in biblioteca e spulciare tutto lo spulciabile: lei se la cava molto bene col cartaceo. “ E così dicendo accese il computer e prese la cornetta! . Appena fatto quello che aveva detto , ricevette una chiamata dal capitano :” Ti confermo ciò che abbiamo visto. Il medico legale ha detto che ‘O Mallory è privo di conoscenza e al momento si trova in coma per le conseguenze della botta che gli è stata sferrata con violenza. Non c’è nessuna traccia di un litigio e non sono state rilevate nessun impronte chiare ed esplicative!”. Chiacchierarono un paio di minuti e riattaccarono. Era ora di andare a letto. Il risveglio fu duro: un po’ per il poco sonno, un po’ per i pensieri che avevano affollato la mente di Ellery durante la notte. Aveva pensato e ripensato, ma non era approdato a niente di tangibile. Era comunque fiducioso che dalla biblioteca e da sua figlia sarebbero arrivate buone notizie, o per lo meno del materiale interessante sul quale lavorare. Ellery chiese al capitano se poteva autorizzare Mark Tommy, il suo fotografo di fiducia a scattare delle foto nelle varie zone del set, compreso quello della teleferica. La risposta fu affermativa: “ Fai passare Mark da me che ci penso io!”. Nel frattempo Donald Fee, il nr.2 della CBS, chiamò Westwood: ”Pronto Paul, come va? Ho saputo che avete avuto un po’ di problemini sul set. Come vanno le cose?”. “Ciao Donald. Purtroppo abbiamo incassato una serie d’incidenti che hanno leggermente rallentato le riprese. Ma non ti preoccupare, avrai il film per la data prestabilita. Ci sentiamo presto, ciao!”. Westwood evitò accuratamente di scendere nei particolari piu’ tristi della vicenda, anche perché su richiesta di Tody, sia lui sia il regista, avevano dato la loro parola che nulla sarebbe trapelato. Le notizie sui giornali riportavano solo della morte della sfortunata controfigura, ma vi era il silenzio assoluto sul resto. Anche Jonathan Moore non sapeva molto, e comunque era molto contento che la sua gallina dalle uova d’oro non avesse subito danni. Il piu’ tranquillo pareva essere James Empty: il soundtrack era stato ultimato. Era una bomba e sicuramente sarebbe schizzato ai primi posti di tutte le charts. Anche Jane Fairchy era tranquilla: gestiva un discreto pacchetto di attori, e questi intoppi non avrebbero intaccato il suo potere. Di contro il regista Storky era giustamente irrequieto; famoso per sapere creare sul set un’armonia perfetta, aveva ora un compito assai difficile, dopo tutte le recenti traversie, ossia ricostruire il giusto equilibrio. Il capitano Tody sentiva sul collo il fiato del generale, e sperava di chiudere la faccenda quanto prima. Aveva richiesto  anche lui informazioni sul cast ed era in attesa di ricevere  altri riscontri più interessanti dei primi. Oggi erano in programma delle riprese secondarie che non vedevano impegnati né Olivia né John. La sorveglianza fu comunque aumentata e furono mescolate guardie private in mezzo al cast delle comparse. Nel frattempo tutti gli incaricati da Ellery di cercare materiale o scattare foto erano all’opera.  L’ambiente nel frattempo agli studios sembrava tranquillo. Le riprese della mattinata erano scivolate via senza intoppi ed anche il pomeriggio prometteva bene. Seppero che era arrivato il nuovo tecnico degli effetti speciali, tale Bob Nerdy, con un curriculum più che trentennale e bianco e pulito come il sole. Nonostante i recenti avvenimenti, Storky aveva fatto un paziente lavoro di collante, e l’atmosfera pareva cordiale e rilassata. Randall Klein si aggirava per il set girovagando ora a destra e ora a sinistra. Jonathan Moore e Jane Fairchy non erano presenti, mentre entro la giornata sarebbe arrivato per una visita lampo Donald Fee.  Ellery a fine lavoro ricevette una telefonata della figlia : “Ciao come stai? Come ti avevo promesso mi sono, messa al lavoro. Ti sto inviando tramite posta elettronica, una tonnellata di materiale. Byte, byte e ancora byte sulle persone coinvolte nella produzione. Guardale con calma perché sono veramente tante e poi … fammi sapere se sei rimasto soddisfatto! Buona serata ” . “Ciao J.Jade sei stata insuperabile. Ti ringrazio moltissimo per la tua opera e spero di poter contraccambiare al piu’ presto. Buona serata anche a te!” e riattaccarono. Cominciò quindi a stampare il materiale previo collegamento al pc. La figlia aveva mandato veramente l’opera omnia circa il presente, il futuro, ma soprattutto il passato dei personaggi coinvolti in questa mega operazione commerciale. Ellery aveva letto da qualche parte che la chiave del futuro era rappresentata dal passato, e specialmente per risolvere questo caso, ne era fermamente convinto. Nel frattempo il capitano Tody era mollemente adagiato sulla sua sedia: davanti a lui, la scrivania in mogano era disseminata di fogli, foglietti, dossier e molte altre cose. Stava sorseggiando l’ennesimo caffè della giornata, quando squillò il telefono; era l’agente Parker : “ Salve capo, abbiamo completato gli interrogatori di tutta la gente presente nell’arco di due miglia intorno ai luoghi dove sono stati compiuti gli attentati. Per ciò che è avvenuto sul set, la confusione che regna in queste situazioni, è talmente notevole che nessuno, e sottolineo nessuno, ha notato niente di anomalo. Per l’attentato di ‘O Mallory, la guardia all’entrata ha diligentemente annotato tutti i nomi in entrata e in uscita, ma a parte il fatto che nella lista ci sono un centinaio di nomi, sarebbe stato un gioco da ragazzi per chiunque poter entrare dal retro e arrivare in tutta tranquillità nel capannone in fondo. Abbiamo già fatto un sopralluogo intorno al posto, e abbiamo trovato un minuscolo brandello di tela rossa attaccato alla rete di recinzione. Ma la nota piu’ interessante è arrivata dal boschetto dove è morto Burke. Ci sono un paio di persone che hanno visto camminare una persona dalle parti dell’attentato. Purtroppo nessuno ha saputo darmi un identikit dettagliato del soggetto, ma insisteremo!”. “Bene, ottimo lavoro! Prenditi su l’agente Paul Merchandise e proseguite con le indagini !”. Non si poteva certo dire che Ellery e la sua band stessero riposando sugli allori dei successi precedenti. Era perfettamente attiva, ma era altrettanto vero che i mezzi che avevano a disposizione, a parte una grande volontà, non erano molti, anzi a essere sinceri, erano proprio miserini. Dalla sua aveva la sfrontatezza di chi non aveva assolutamente nulla da perdere, e una gran voglia di divertirsi. Unendo l’utile al dilettevole aveva già risolto diversi casi, e si era guadagnato la giusta ammirazione della polizia locale: la mano vincente sarebbe stata vicina o lontana in questo intricatissimo caso? Doveva assolutamente fare in fretta: la produzione doveva andare avanti. Jonathan Moore, sotto la sua scorza serena e tranquillizzante, nascondeva un notevole nervosismo: era la prima volta in tanti anni di onorata carriera, che gli capitava una cosa simile. Proprio a lui, che aveva vissuto sempre in pace con tutti! Oddio, qualche piccolo contrasto a inizio carriera lo aveva avuto anche lui, ma piccole cose, piccole scaramucce che facevano parte della quotidianità. Questo almeno era quello che era riuscito a sapere Ellery. Olivia era nel suo Hotel con Jane e stava cercando di riposare un poco per riprendere la giusta concentrazione e il giusto ritmo. Questo per lei, che era principalmente una cantante, era il suo primo film veramente importante, e doveva dare assolutamente il meglio di se! Ellery stava scaricando e stampando il monumentale file che J.Jade gli aveva inviato, quando arrivò una telefonata: “ Pronto, sono la dottoressa Jane Sutton!”. “Jane, che sorpresa! Sono Candy. Ellery è impegnato e diviso tra il suo pc e la stampante!” . “Scommetto che state indagando su qualcosa!” . “Ah ah … hai indovinato . Ma cosa ci racconti di bello?”. “La notizia che volevo darvi è questa: nei prossimi  giorni arriverò a Marine Beach. Vi darò dettagli piu’ precisi in seguito. Mi hanno concesso qualche giorno di ferie e così ho pensato di sfruttarli al meglio per ritrovare quella bella armonia che si era instaurata ad Aspen!”. “Contaci! La ricreeremo! Facci sapere quando verrai, di preciso: organizzeremo qualcosa di veramente speciale.”. “Ne sono certa. Manda un bacione a tutti! E riattaccò.  La moglie informò subito il consorte della notizia e ne fu molto contento. Avrebbe rivisto molto volentieri Jane, con la quale si era instaurato un bel rapporto di amicizia quando si trovavano solo pochissimi mesi fa ad Aspen in Colorado dove erano stati coinvolti nel caso Donati … caso che avevano brillantemente risolto. Si erano ripromessi di tenersi in contatto e così fu. E anche se la mente dello speaker era occupata dal mistero del film Rock and Roll, adesso doveva trovare uno spazio per rendere il soggiorno di Jane, speciale. E il modo migliore per farlo era quello di serrare i tempi sulle loro attuali indagini. Ellery fece un veloce salto sul set: sembrava che tutto procedesse nel migliore dei modi. Le riprese attuali non avevano dato il benché minimo problema, e sembrava incredibile ma l’attentato a ‘O Mallory sembrava lontano anni luce. Qui incontrò Tody che lo portò a fare un sopralluogo dove era stato rinvenuto il brandello segnalato dall’agente Parker : “Purtroppo non abbiamo molto.” Disse l’ufficiale “ Il brandello può essere stato lasciato da chiunque, ma  essendo notoriamente una zona scarsamente frequentata, possiamo dedurre che sia stato lasciato dall’attentatore . Altre tracce non ne abbiamo trovate!”. “E il piccolo pezzo di stoffa che fine ha fatto?” chiese Ellery. “Eccolo qua” rispose il sergente “Sembra  che faccia parte di una polo : una maglietta che portano a decine qua negli studios. Lo abbiamo rinvenuto proprio qui!” e indicò la parte esterna della rete a circa un metro e settanta di altezza. “Mmmhhh!” bofonchiò lo speaker “Ipotizzando che si sia impigliato mentre si tirava su, ci troviamo di fronte ad una persona non eccessivamente alta, ma questo in definitiva non ci aiuta molto, e rimane pur sempre una supposizione!”. Scattò comunque qualche foto anche di questo scenario. Cercava un qualcosa che a occhio nudo potesse sfuggire. L’appuntamento per fare il punto della situazione era per le ore 21: in commissariato…per analizzare tutto il materiale che avevano scoperto e/o fotografato lui e Mark Tommy. . Nel frattempo anche la Bear aveva scandagliato a fondo la biblioteca e aveva portato un bel dossier anche lei.  Ellery ne approfittò per riposare una mezzora e ricaricare la mente, che doveva essere bene ossigenata per l’imminente meeting. Mangiarono un veloce boccone al Pacific Fishes, dove furono come sempre accolti da Max e Paula e seguiti in sala dal maître Celestine. Mangiarono bene: la qualità era di casa in quel ristorante. All’orario prestabilito erano da Tody, armati di pazienza per spulciare tutto il materiale che avevano a loro disposizione.  “Buona serata capitano. Eccoci qua. Ho portato i vari dossier che mi hanno mandato mia figlia e la Roby e nel portatile ci sono tutte le foto scattate recentemente da me o dal fotografo del paese !”. “Accomodatevi ragazzi . Ho chiamato J.Luke che tra un’oretta ci porterà un piccolo rinfresco. Vedo che avete tantissimo materiale : anche io ho qualcosa e speriamo che la scintilla ci illumini!”. “Mi connetto subito in Wi-Fi col pc che magari potrà esserci utile “ disse Ellery. “Bene ragazzi” disse proseguendo “Siamo ritornati al nostro metodo piu’ congeniale. Ad Aspen abbiamo risolto il caso in maniera diversa. Qua abbiamo molto meno in mano, e dobbiamo tornare al nostro metodo, ossia armarci di pazienza e spulciare tutto quello che ci sarà da spulciare!”. Sul tavolo furono disposti tutti i supporti in loro possesso e iniziarono a esaminare e a trabattare, tutto il materiale a loro disposizione. Ellery si stava sorseggiando una Bud quando disse : ” Hey , guardate qui, c’è un trafiletto minuscolo dove dice che J.Moore in passato ha avuto dei guai con la giustizia!!! Ahhh … no, mi sono lasciato prendere dall’entusiasmo. Ha sparato a una persona, ma per legittima difesa, e poi è stato definitivamente prosciolto da ogni accusa. La persona si chiamava … fatemi vedere ... Tommy Wont! Un nome che non mi dice niente di niente! Voi segnalate comunque tutto quello che ritenete utile!” disse Ellery.  “ In questo “ disse Candy c’è scritto che in gioventù James Empty era stato pizzicato un paio di volte in possesso di una modica quantità di marjuana!”. Erano le 22,45 quando avevano terminato la prima scrematura. Sul tavolo erano rimasti una trentina di articoli e una ventina di foto che sinceramente non dicevano molto. A turno lessero tutti e trenta gli articoli, considerando il turn over, una tattica molto importante. “Esco a prendere una boccata d’aria!” disse Ellery “ In realtà strizzò l’occhio a Candy che lo seguì. Era stato attratto da un articolo di per se insignificante, ma una scintilla gli era balenata nel cervello. Prese il cellulare : “Pronto Roby, scusa l’ora, ma è di estrema importanza che tu mi faccia un approfondimento sul trafiletto del New York Times, si si, quello del 1975. Prova a vedere se trovi qualcosa di piu’, magari consultando i giorni seguenti, e altre testate nella zona! Siamo riuniti dal commissario e abbiamo il portatile acceso : manda il tutto all’indirizzo che ti dico! Ti richiamo a breve”. “Ciao Ellery, non ti preoccupare : non stavo dormendo. Qua da me c’è caldo e non ho sonno. Farò subito la ricerca: avrai mie notizie fresche quanto prima. Salutami tutti. Ciao!” e riattaccò. Rientrarono e si rituffarono ancora una volta su tutti gli articoli che erano stati scartati alla prima setacciatura. La scrematura andò avanti ancora per una trentina di minuti. Si tenne solamente un fascicolo che raggruppava l’anno 1975. Disse a Tody che aveva una mezza idea e che voleva chiamare la sua collega Roby per dirle di fare una ulteriore ricerca: “Ciao signorina Bear, vorrei sapere tutto di un certo….!” e bisbigliò un nome. Passarono pochi minuti e sul pc di portatile cominciarono ad arrivare dei file. Il primo riguardava la famosa sparatoria di Moore: << Ieri sera sull’East River si è svolta una sparatoria tra il produttore Jonathan Moore e un certo Tommy Wont. Alla presenza di un capannello di testimoni, il dilettantistico scrittore Wont, in preda a sostanze stupefacenti, estraeva una pistola, minacciando il Moore. Quest’ultimo per difesa, sparò due colpi verso di lui, ferendolo gravemente. Il Wont si era trascinato verso l’argine del vicino fiume e di lui si erano perse le tracce>>. Questo era in sintesi quanto emergeva dall’articolo. Altro trafiletto. <<Qualche giorno dopo alla scomparsa, veniva celebrato il funerale del Wont. Era stato ritrovato un corpo mutilato e in stato di decomposizione, ed era stato ricondotto a quello dello scrittore. Una nota curiosa era che al funerale non era presente nessun parente>>. Un altro articolo ancora riportava una breve biografia che aveva lavorato piu’ che altro in produzioni di terza categoria per non dire di quarta. Secondo il parere di tutti, il cinema non aveva perso molto come sceneggiatore! “Bene!” disse Ellery “Siamo sulla strada giusta….le notizie stanno arrivando!”. Dopo venti minuti arrivarono altri articoli sul Wont, ma non aggiungevano molto ai precedenti, anche perché il personaggio era una figura minore dello star business, e quindi anche una grande ricercatrice come Roby aveva avuto difficoltà a reperire ulteriori news. Wont aveva un grade talento, che veniva però offuscato da alcol e droghe Lo speaker comunque trovò una piccola perla anche in quel marasma di notizie. Chiamò sua figlia e chiese prima di tutto se era sveglia : “ Ciao J.Jade : siamo dal capitano Tody e abbiamo spulciato tutto il materiale che mi hai mandato. Ti chiedo un ultimo sforzo : dovresti ricercarmi tutto quello che sai su….!” e bisbigliò un nome. Riattaccò.  “Se tutto va come penso, entro una trentina di minuti arriverà un dossier. Sarà quello relativo alla persona che cerchiamo!” Le sue parole risuonarono pesanti come macigni, ma avevano un elevato tono di sicurezza. Riprese : “Allora, innanzitutto il lavoro di ricerca che è stato eseguito è stato basilare. Senza di quello non avrei avuto nessun tipo d’illuminazione. Gli elementi ci sono tutti e una cosa è certa, e cioè che sono molto slegati tra loro, come in una specie di dislessia investigativa. Comunque ci sono ancora alcuni minuti prima che J.Jade a sua insaputa, ci mandi il nome del colpevole, quindi … beviamoci su !”. L’attesa sembrava interminabile: quando si aspetta un qualcosa d’importante, il tempo non passa mai e nella clessidra i granelli superiori sembrano non abbassarsi mai di livello. Era stata una serata seriamente impegnativa a livello mentale e tutti erano molto stanchi. A un certo punto il pc aveva ricevuto posta. Il messaggio iniziava così : “Ciao papà . Mi spiace ma della persona che mi chiedi, non ho trovato che solo articoli riguardanti un solo lavoro e oltretutto recentissimi. Le note biografiche erano scarne e abbastanza contraddittorie : sembra quasi che il personaggio abbia avuto un passato nebuloso. Clicca sul file e troverai quello che mi hai chiesto. Buonanotte e a presto!” . Ellery con mano tremante cliccò: ci fu’ un segnale di assenso da parte di tutti. “ A questo punto “ disse Ellery “Avrei questo piano “ e lo espose al gruppetto. “Sei proprio sicuro del tutto?” disse l’ufficiale . “Senta, se abbiamo fatto un buco nell’acqua, non succederà niente … al massimo avremo svegliato qualcuno, ma se abbiamo visto giusto, beh … il film potrà proseguire tranquillamente e noi avremo assicurato alla giustizia un malfattore!”. “Ok: visto che siamo in ballo … balliamo. Parker, controlla la telefonata che faremo a breve e prepara subito una pattuglia in incognito per proteggere Ellery dagli sviluppi!”. Ellery compose il numero di telefono che si erano procurati, lentamente : “Pronto? Lei non sa chi sono io. Volevo solo dirle che ho scoperto tutto sul suo passato. E’ lei che ha fatto gli attentati. Non parlerò, ma voglio dei soldi : 20.000 dollari   e in contanti: banconote in piccolo taglio!”. “Pagherò’. Vediamoci tra quaranta minuti nei pressi della teleferica, dove è successo l’incidente. Li c’è una piccola cabina dei comandi: io sarò li!” un click suggellò il termine della conversazione. “Svelti!” urlò Tody “ Fiondatevi alla teleferica e rendete il posto ultra sicuro. Avete pochissimo tempo: lui non dovrà assolutamente accorgersi di niente circa la vostra presenza. Stewart, porta qua un giubbetto anti proiettili e posiziona la radio addosso a Ellery . Procurate una macchina blindata, e mi raccomando seguitela sempre. Piazzate un chip che segnali costantemente la sua posizione”. Quando lo speaker arrivò, la luna illuminava a malapena la collinetta. In lontananza si potevano ammirare le luci del piccolo porticciolo turistico di Puka Beach. Lo speaker opportunamente era alle spalle della cabina, un centinaio di metri dietro. “C’è qualcuno? “ urlò. “Certo, sono di parola io!” fu la risposta . “Hai portato i soldi?” lo incalzò El . “Si eccoli!” e agitò una valigetta “Ma come hai fatto a scoprirmi?”. “E’ stato difficile ma alla fin fine ce l’ho fatta. Ma perché ha tentato di uccidere ‘o Mallory ?”. “Mi aveva visto armeggiare intorno alla pistola e al set : non potevo correre rischi. Ma adesso vieni a prendere i soldi!”. “Tu appoggia la valigetta fuori dalla cabina e arretra di una decina di metri!”. Il resto della band seguiva le operazioni col capitano Tody a debita distanza. Il campo era libero: Ellery si avvicinò. Il rumore era quasi impercettibile a una decina di metri, ma il quasi totale silenzio della zona non era una buona copertura! Era il tipico click di una pistola. Lo speaker bisbigliò verso la ricetrasmittente: “Sta per sparare!” e si gettò nei cespugli alla sua destra. Dalla canna del malvivente partì un colpo: solo uno e per giunta a vuoto. Ne seguì un altro, preciso come un cerchio di Giotto: Randall Klein piombò a terra tramortito! Dopo una quarantina di secondi arrivarono Tody e la band: Candy si precipitò subito da Ellery. Seppure un po’ ammaccato era in ottima forma e stava prendendo fiato , lentamente, respirando a pieni polmoni. Lei lo abbracciò :”Bingo! Avevi ragione, ma razza di zuccone, hai corso un bel rischio!”. “Tutto calcolato! La zona era protetta e avevo cieca fiducia nella polizia ... anche se un po’ di paura l’avevo!”. “Come va Ellery?” chiese Tody “ Adesso, però spiegaci tutto!”. “Certamente. Noi brancolavamo nel buio. Mi hanno illuminato alcuni articoli. Tanti anni fa c’è stata una sparatoria che aveva coinvolto Jonathan Moore. Era stato assalito da un folle, un certo Tommy Wont. Moore aveva risposto al fuoco e lo aveva ferito. Quest’ultimo si era trascinato sino alla riva dell’East River e si era buttato dentro!”. “Dopo un po’ di giorni” continuò lo speaker “ Fu ritrovato un cadavere nel fiume, che seppur malconcio fu ricondotto a quello di Wont. Il funerale fu quindi celebrato. Poi ho trovato tra gli altri, un minuscolo trafiletto che segnalava che un chirurgo plastico era stato trovato morto a Tulsa. S’ignoravano le ragioni. Come ciliegina sulla torta ecco apparire dal nulla Randall Klein dal passato irrilevante e con nessuna nota biografica!”. “Tenete conto “ disse Ellery “ Che Randall intendeva vendicarsi di Moore per parecchie cose. Torniamo all’attentato di anni fa. Moore era stato anche produttore di numerosi B-movie, e Wont bazzicava questo mondo. Moore aveva stroncato parecchi suoi manoscritti, in pratica spezzando la sua carriera ancora prima del nascere, e detto tra noi aveva le sue ragioni. In preda ad alcol e droga, Randall voleva vendicarsi. È ferito ma non muore. Riesce a curarsi e dopo un paio di anni si sottopone a plastica facciale. Uccide il dottore per non lasciare tracce. A questo punto decide di attivare il suo folle piano. Lavora duramente, si disintossica e riesce dopo parecchi anni a partorire un buon manoscritto. Notate che conosce bene i propri polli, e scodella una parte che calza a pennello per Newborn. E’ lui il suo vero obiettivo. Moore è vecchio e praticamente John era il suo unico sostentamento. Eliminando John, Moore avrebbe avuto vita difficile. All’occorrenza forse lo avrebbe ucciso direttamente, ma in questo caso Wont, che aveva assunto l’identità di Klein, voleva una sofferenza lunga e agonizzante. Un errore l’ha fatto però col secondo attentato. Il bersaglio non era Burke. Il manoscritto del copione consegnato ai vari giornalisti, PR e allo stesso scrittore, non conteneva gli inserti relativi ai cambiamenti dell’ultim’ora che, badate bene, vengono consegnati solo al cast  e basta : me lo ha confermato Olivia. Ricordiamoci che Storky aveva deciso all’ultimo momento, per motivi di sicurezza, di sostituire John con Burke, e Klein di questa variazione non ne sapeva assolutamente nulla. Il resto della storia lo abbiamo ricavato dai giornali … sommando a fatica uno più uno. Circa ‘O Mallory….l’ha confermato Klein prima di morire: non voleva avere tracce che lo riconducessero a lui. .“Comunque , avete fatto un bel lavoro” disse Candy rivolto a Skeeny “Il vostro pronto intervento ha evitato danni peggiori! Anche se come sempre dove c’è Ellery ci sono sempre strani avvenimenti”. “Questo è certo!” disse lui. Erano le quattro di mattina: tutti erano esausti e andarono a dormire. Al cellulare di Ellery che aveva riacceso da poco dopo averlo tenuto spento per quasi tutto il tempo, arrivò un messaggio:<< Sono Jane, arriverò domani alle 19. Ti chiamerò. A presto!”>>. Andarono a letto: stanchissimi.  Fortunatamente Candy aveva il riposo settimanale e poté’ dormire a lungo. Ellery aveva ottenuto un permesso per entrare nel pomeriggio. Quando si svegliarono fecero un salto sul set e vi trovarono Olivia : “ Ciao ragazzi ,il capitano Tody mi ha spiegato tutto. Siete stati fantastici. Caro Ellery ti devo ringraziare per tutto il lavoro svolto. Ora il film potrà riprendere e sarà un successo, almeno lo spero!” e sorrise. Brindarono insieme e si salutarono con una sincera promessa di amicizia. Si sarebbero frequentati saltuariamente per tutta la durate delle riprese per poi inevitabilmente avere le strade divise da due realtà e luoghi differenti. Alle 17.30 lo speaker aveva un’ora di programma alla radio : “Un welcome a tutti quanti e la consueta merry sinthony da parte di Ellery. Avrei una lunga storia da raccontarvi che inizia piu’ o meno qualche giorno fa, e non escludo che prima o poi lo farò, ma adesso non vorrei annoiarvi, quindi vi dirò solo : buon divertimento e buon ascolto. A proposito: non dite che l’erba del vicino è sempre piu’ verde. Quando scavalcate la staccionata, vi accorgerete che è marrone. Accontentatevi di quello che avete e assaporatelo a piccoli sorsi, non vi ubriacherete e la vita vi sorriderà piu’ a lungo! Buon ascolto a tutti voi ”. Uscito, si recò alla stazione degli autobus per accogliere con Candy, la dottoressa Jane Sutton. Era arrivata al piu’ vicino aeroporto e adesso con un bus stava dirigendosi a Puka Beach. L’abbraccio che si diedero quando si incontrarono , fu lungo e molto intenso. “Ciao Jane “ esclamarono Ellery e sua moglie “ Benvenuta e …che piacere rivederti! Sei in splendida forma!”. “Grazie di cuore : è il lavoro che mi tiene in forma. A proposito, vi porto i saluti di Donati: si è completamente rimesso e Vi aspetta per il prossimo inverno per quella settimana di vacanza che vi ha promesso, vita natural durante!!”. “Grande Donati . Mi fa piacere che si ricordi di noi! “ disse Ellery . “ Beh “ riprese la dottoressa “ Gli avete salvato la vita … mi sembra il minimo che si ricordi di voi !” e rise “ A proposito in aereo non ho mangiato niente, conoscete un posticino dove andare ?”. “ Ma certamente : prima ti portiamo dove alloggerai e poi si mangia , andiamo tutti al Surfers … ora prenoto da J.Luke. Sentirai che pizza … e ogni sera ti porteremo in un posto diverso. Domani….fammi pensare …si andrà ai Two Lakes, vedrai che bel posticino anche quello. Ma stasera si va dove di solito faccio le mie serate revival. Ti piacerà! “.  La accompagnarono in Hotel e tornarono a casa. Sarebbero tornati a prenderla tra una mezzora, dandogli il tempo di sistemarsi alla bene e meglio. Un altro capitolo si era appena chiuso e non sapevano cosa il futuro potesse loro riservare : oramai il mistero per loro era sempre dietro l’angolo, pronto a saltargli addosso. “Comunque “ disse Ellery “ La nostra vita non è mai monotona. Ho una moglie stupenda, una collaborazione doc con la locale polizia, le mie serate revival, Olivia come nuova amica e …tanta tanta buona musica. Let’s go Candy: il mondo ci aspetta e siamo maledettamente pronti. 

The end.

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